Destra di Popolo.net

SONDAGGIO CNN ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM: CONSENSO PER TRUMP SCESO AL 39%, CONTRO IL 55%

Novembre 5th, 2018 Riccardo Fucile

IL 42% DEGLI INTERVISTATI SOSTIENE CHE IL SUO VOTO SARA’ CONTRO IL TYCOON, IL 28% A SUO SOSTEGNO

Il consenso nei confronti del presidente Donald Trump è sceso al 39%, con il 55% che disapprova il suo operato.
A restituire questa fotografia, alla vigilia delle elezioni di Midterm, è l’ultimo sondaggio della Cnn. All’inizio di ottobre il Tycoon era al 41%, con il 52% del campione che bocciava la sua ‘performance’.
Il voto per la maggior parte degli americani sarà  un modo per esprimere una valutazione sull’operato del presidente Usa.
Circa 7 persone su 10 del campione dell’ultimo sondaggio della Cnn per le elezioni di Midterm affermano che alle urne manderanno un messaggio a Donald Trump, confermando così che le consultazioni elettorali sono percepite come un referendum sul presidente.
Il 42% sostiene che il suo voto sarà  contro il tycoon, il 28% a suo sostegno. Un altro 28% dice che il suo voto non sarà  influenzato dall’opinione che ha del presidente.

(da “Huffingtonpost”)

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ORGOGLIO NAZIONALE: BOCELLI E’ PRIMO NELLA CLASSIFICA USA, UN ITALIANO MANCAVA DAI TEMPI DI MODUGNO

Novembre 5th, 2018 Riccardo Fucile

CON L’ALBUM SI’, IL TENORE ITALIANO CONQUISTA LA VETTA PER LA PRIMA VOLTA NELLA SUA LUNGA CARRIERA

Andrea Bocelli conquista il primo posto della classifica degli album più venduti negli USA, la Billboard200, con Sì, pubblicato da Sugar.
Il disco più acquistato nell’ambito del mercato statunitense si trova davanti a titoli come la colonna sonora di A Star is born di Lady Gaga.
È la prima volta che accade nella sua lunga carriera che ottiene un risultato così importante, per il momento l’album ha venduto 123.000 copie, segnando il miglior incasso dai tempi di My Christmas che aveva venduto 284.000 copie la settimana di Natale del 2009.
L’ultimo lavoro include collaborazioni con Josh Groban, Dua Lipa, la soprano russa Aida Garifullina, Ed Sheeran e il figlio Matteo Bocelli.
Un traguardo memorabile che si somma al primato raggiunto dall’artista qualche giorno fa con il n.1 anche nella classifica inglese.
Una doppietta storica, la prima in assoluto per un cantante italiano.
Gli Stati Uniti amano Andrea Bocelli sin dai suoi esordi con l’album Romanza, entrato nel 1997 nella Billboard200.
Un apprezzamento poi proseguito con grandi attestati di affetto e di partecipazione: dal concerto di Central Park nel 2011 con oltre 75 mila presenze, all’apertura del Nasdaq nel 2017, fino alle celebrazioni per i Presidenti Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama alla Casa Bianca.
Sono ben 8 album della carriera del tenore sono entrati nella top10 americana, considerata la ‘bibbia’ della musica mondiale, con due secondi posti, ottenuti con My Christmas (2009) e Passione (2013).
Era dai tempi di Domenico Modugno, che aveva conquistato nell’agosto del ’58 la vetta con il singolo Nel blu dipinto di blu, che un italiano non arrivava a questo risultato.

(da agenzie)

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LE COMARI SOVRANISTE CHE VOGLIONO INCRIMINARE LA ISOARDI PER OLTRAGGIO A CAPITAN SALVINI

Novembre 5th, 2018 Riccardo Fucile

LA FOTO DELL’ADDIO DI ELISA RITENUTA “POCO RISPETTOSA” DEL RUOLO ISTITUZIONALE DI SALVINI: SONO LE STESSE CHE NON SI INDIGNANO SULL’INDECENZA DELLE BATTUTE RAZZISTE E DEI SORRISINI DAVANTI A 12 MORTI DEL LORO CAPORALE DI GIORNATA

Oggi Elisa Isoardi ha deciso di annunciare a tutti la fine della sua relazione con Matteo Salvini. Lo ha fatto con un post su Instagram che segna una delle vette dell’azione di governo del Capitano, notoriamente dedito alla spettacolarizzazione dei drammi.
Una foto romantica e una citazione “colta” molto melensa: «Non è quello che ci siamo dati a mancarmi, ma quello che avremmo dovuto darci ancora».
Sarebbe fantastico se Salvini rispondesse a tono, magari citando i Faith No More, ma per il momento dobbiamo accontentarci delle reazioni indignate dei fan del Capitano che su Instagram le stanno cantando alla conduttrice de La prova del cuoco.
Il post della Isoardi ha colpito nel segno e soprattutto nel cuore delle ammiratrici di Salvini. Sono infatti per la maggior parte di donne i commenti più acidi e cattivi nei confronti dell’ex fidanzatina d’Italia.
C’è da capirle, fino a qualche ora fa Elisa Isoardi incarnava il sogno erotico delle sovraniste: la donna che aveva conquistato il cuore del leader della Lega, che stirava per lui camicie e calzini e che era diventata in breve tempo il modello dell’Italia sovranista, dolcemente sottomessa come si confà  ad una donna pronta a dare figli (preferibilmente tre) alla Patria.
Per fortuna che qualche giorno fa Lorella Cuccarini si è esposta a favore del sovranismo e si è ripresa lo scettro di più amata da prima gli italiani.
Improvvisamente invece la Isoardi è diventata una delle donne più odiate d’Italia.
Il motivo non è tanto l’aver lasciato Matteo, quanto l’aver messo a nudo il ministro dell’Interno. Il che è surreale perchè Salvini a nudo in realtà  c’è stato parecchio sui social. C’è Salvini che griglia a petto nudo, Salvini che fa il DJ a pancia fuori, Salvini in spiaggia, Salvini in versione sexy che si mette in posa nudo per la copertina di un noto settimanale.
Ci sono letteralmente decine di foto di Salvini a petto nudo, il che probabilmente fa di lui il politico italiano più spogliato della storia dopo Cicciolina.
Ma come nella famosa favola fino a che qualcuno non ha detto che il re è nudo nessuno se ne è accorto.
C’è anche un’altra componente di questo psicodramma.
Come ben sapete Salvini ama dire che lui agisce, parla, pensa da ministro «e da papà ». Così facendo è diventato un po’ il papà  di tutte le salvinettes.
E la reazione scomposta di queste ore ne è la diretta conseguenza: la maggior parte di noi sa che i nostri genitori, ad un certo punto della loro esistenza, hanno fatto sesso. Ma un conto è saperlo un conto è — per così dire — trovarsi di fronte al fatto compiuto. Ecco infatti che una commentatrice definisce “terribile” la foto, soprattutto per la location.
Ecco che improvvisamente una foto che è assai più casta di tante altre foto postate dallo stesso Salvini sui social diventa la pietra dello scandalo.
Crea imbarazzo alle istituzioni, dicono in molte offese dal gesto della conduttrice che — ricordano casomai qualcuno se lo fosse dimenticato — ricopre una carica istituzionale.
È vero, Salvini ricopre una carica istituzionale. La ricopre anche quando fa battutine sulle barche che portano immigrati o aizza in vario modo i suoi fan e i suoi elettori con post ammiccanti (non sexy, ma xenofobi).
Oppure quando si fa un bel selfie sorridente il giorno in cui sono morte dodici persone.
Per tutto questo non c’è nessun problema, nessun limite alla decenza o al rispetto di un ruolo istituzionale, ruolo che esiste ben al di là  dell’individuo che lo ricopre in quel momento.
Ma a Salvini è concesso farlo, forse in virtù di una distorta concezione della legittimazione popolare che viene garantita a chi viene eletto e che quindi può dire o fare qualsiasi cosa.
La Isoardi invece no, improvvisamente è una che è arrivata in Rai perchè ce l’ha piazzata Salvini.
C’è chi scrive che la Isoardi si è voluta vendicare, altre invece toccano vette assurde di lirismo parlando di “un selfie da 17 enne con un ministro vinto dalla fatica dell’amore” che dovrebbe comportare come minimo la cacciata dalla Rai.
Nessuna pietà  per chi spezza il cuore del Capitano. E dietro l’angolo c’è l’ipotesi di complotto: «qual è l’obiettivo diverso da quello apparente che si persegue con questa pubblicazione composta di questa esatta fotografia e questo esatto “annuncio”?» che ci sia la manina delle agenzie di rating?
Qualcuno ha guardato se questo annuncio, fatto a mercati aperti, ha fatto salire lo spread? Meditate, gente, meditate.

(da “NextQuotidiano“)

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LA GRANDE VITTORIA DEL M5S: CONFERMARE LE LEGGI CHE GIA’ CI SONO E FARLE PASSARE PER PROPRIE

Novembre 5th, 2018 Riccardo Fucile

DI MAIO ANNUNCIA L’OPZIONE DONNA: PECCATO CHE SIA STATA OPERA DI MARONI NEL 2004, DELLA FORNERO NEL 2011 E DI RENZI NEL 2017

La pagina Facebook di Luigi Di Maio ha appena annunciato una Grande Vittoria! Pensate: grazie all’operosità  clamorosa di questi meravijosi ragazzi è stata mantenuta una promessa sull’Opzione Donna per le pensioni: «Adesso ogni donna a 58 anni può andare in pensione dopo aver lavorato per 35 anni. Migliaia di lavoratrici ne potranno godere! La questione della previdenza femminile era un tema urgente da affrontare per l’assurda condanna decretata nei confronti delle donne dalla riforma Fornero e per il successivo immobilismo negli ultimi anni del Governo uscente».
Ma se per caso vi stanno fischiando le orecchie o avete un fastidioso senso di dèjà -vu, beh, c’è un motivo: l’Opzione Donna (uscita anticipata ma pensione ricalcolata con il metodo contributivo) per le donne dipendenti con almeno 58 anni e per quelle autonome con almeno 59 purchè abbiano almeno 35 anni di contributi esiste già  da anni, introdotta dalla Legge Maroni n° 243/04, ripresa successivamente con la Riforma delle Pensioni Fornero del 2011 e prorogata anche dalla Legge di Bilancio 2017.
Esattamente come l’APE Social, il governo Lega-M5S si è limitato a riproporre quello che già  c’era ed era possibile utilizzare negli anni precedenti.
E ora, secondo voi, i Giggetters se ne sono accorti o stanno ringraziando il governo Conte per aver creato quello che già  c’era?
Indovinare non è difficile
Ah, c’è un dettaglio: Giggetto si è dimenticato di ricordare che se si utilizza Opzione Donna l’assegno mensile viene decurtato.
Ma quello, probabilmente, è colpa del governo precedente.

(da “NextQuotidiano”)

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IL CONSIGLIO DI STATO: “UN RICORSO NON BLOCCA LA DEMOLIZIONE”

Novembre 5th, 2018 Riccardo Fucile

IL SINDACO MDI CASTELDACCIA: “CI DESSERO I SOLDI PER PROCEDERE CON LE RUSPE, NOI A BILANCIO NON LI ABBIAMO”… IL MAGISTRATO: “IN ZONA CI SONO 800 IMMOBILI ABUSIVI”

“Non può sostenersi che la semplice presentazione di ricorso sia di per sè sufficiente a bloccare l’efficacia dell’ordine di demolizione. In ogni caso, nel 2011 il giudizio al Tar si è concluso e l’ordinanza di demolizione del sindaco non è stata annullata; nè il Comune si è mai costituito in giudizio. Quindi, in questi anni l’ordinanza di demolizione poteva – e doveva – essere eseguita”.
Lo scrive in una nota il Consiglio di Stato e della Giustizia amministrativa.
“Ogni altra ricostruzione dei fatti, in merito a questa tragedia in cui hanno perso la vita nove persone, è falsa e volta a delegittimare l’istituzione della giustizia amministrativa”, prosegue la nota del Consiglio di Stato.
Ieri il sindaco di Casteldaccia, il paese in cui sabato sono morte 9 persone annegate nella villetta abusiva presa in affitto durante la piena del fiume Milicia, aveva detto di aver dato ordine, nel 2008, di demolire l’immobile fuori legge.
Il primo cittadino ha raccontato di non aver potuto proseguire perchè i proprietari dell’edificio avevano fatto ricorso al Tar e di non aver più avuto notizie della vicenda. Ma i giudici, in una nota, oltre a precisare di non aver mai dato la sospensiva della demolizione, hanno ricostruito il caso sostenendo che il Comune non si è mai costituito in giudizio e che dal 2011 la casa doveva essere abbattuta.
“Io non mi tiro fuori dalle responsabilità  – afferma il sindaco -, è chiaro che la mia amministrazione ha fatto nel tempo quello che poteva, con le risorse limitate che ha. Oggi noi siamo un comune in dissesto non possiamo intervenire, oltre all’ordinario, nella straordinarietà “.
Intanto il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, sentito dall’agenzia di stampa Agi dice: “Indaghiamo per disastro colposo e omicidio colposo. Siamo nelle primissime fasi delle indagini e nei prossimi giorni, quindi, potrebbero esserci degli aggiornamenti. Al momento si procede contro ignoti”. “L’abusivismo è il principale colpevole e lo sottolineo”, aggiunge il magistrato.
In un’intervista a Sky Tg24, il magistrato spiega: “Nel circondario di Termini Imerese sono circa 800 gli immobili abusivi dei quali è stata disposta la demolizione giudiziaria, e non solo amministrativa, da molti anni. Davanti a noi abbiamo un’opera immane, ma non ci fermeremo”.

(da agenzie)

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LA FIGURACCIA DI DI MAIO A LE IENE SUL CONDONO PER GLI ABUSIVI DI ISCHIA

Novembre 5th, 2018 Riccardo Fucile

L’HONESTA’ SECONDO DI MAIO: SE UNO HA COSTRUITO UNA CASA ABUSIVA AD ISCHIA ED E’ CROLLATA CAUSA TERREMOTO, IL PROPRIETARIO DEVE ESSERE RIMBORSATO DALLO STATO DEL VALORE DELLA CASA ANCHE SE SI TRATTA DI UN BENE ILLECITO

D’accordo, non c’è una proposta di legge su un condono a Ischia a prima firma di Luigi Di Maio. C’è invece un decreto legge, attualmente al vaglio del Parlamento, approvato dal Consiglio dei Ministri che porta anche la firma del Capo Politico del MoVimento 5 Stelle.
In quel decreto — il decreto emergenze o decreto Genova — c’è proprio un articolo che riguarda la ricostruzione post terremoto ad Ischia.
E si tratta di un vero e proprio condono edilizio perchè l’articolo 25 del decreto legge numero 109 del 28 settembre 2018 consente di accedere ai fondi per la ricostruzione anche a quei proprietari di case abusive che hanno subito danni durante il terremoto del 2017 ad Ischia.
Il MoVimento 5 Stelle sostiene che quel condono però non ci sia. Però di condono edilizio non hanno parlato solo le opposizioni e Legambiente. Nei giorni scorsi anche la senatrice pentastellata Elena Fattori ha parlato di condono edilizio e tempo fa il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva definito quella per Ischia una sanatoria annunciando di aver dato mandato ai suoi «di opporsi a quella roba lì». In Parlamento però la Lega non si è opposta alla sanatoria.
Questo non significa che non ci sia, perchè il comma 1 dell’articolo 25 non è stato abrogato. Ed è proprio quel comma che reca il riferimento al condono voluto nel 1985 dal governo Craxi e che consentirebbe agli abusivi di poter condonare le proprie abitazioni, anche se costruite in zone a rischio sismico o idrogeologico e poterle ricostruire e riparare grazie ai fondi pubblici.
Questo non significa che tutte le case crollate o danneggiate sono abusive ma semplicemente che quelle oggetto di abusi edilizi, quindi realizzate illegalmente, potranno essere condonate e ricostruite coi soldi dello Stato.
Filippo Roma delle Iene ieri ha cercato di “aiutare” Luigi Di Maio a mantenere una promessa fatta appena due giorni dopo il terremoto del maggio 2017: quella di iscriversi al Partito Democratico.
Ovviamente Di Maio non ha alcuna intenzione di farlo, ma non è tanto la consegna della tessera del PD a fare notizia quanto le risposte date dal vicepremier pentastellato. Risposte e giustificazioni che dimostrano che il Capo Politico del M5S non ha ben chiaro quanto scritto nel decreto.
Certo, non è l’unico, anche la ministra per il Sud Barbara Lezzi quando è stato il momento di rispondere nel merito del condono su Ischia ha preferito dire di non aver letto il decreto Genova.
Di Maio però il testo l’ha letto, solo che preferisce raccontare agli italiani una storia diversa. Ad esempio quando Roma gli chiede se ha firmato il decreto che regolamenta il condono edilizio sull’isola il ministro dello Sviluppo Economico risponde «Ma non lo regolamenta! Noi stiamo parlando di persone terremotate che devono ricostruire la propria casa e basta!».
Oppure «non stai parlando delle case in piedi, stai parlando delle case dei terremotati!»; una frase che lascia intendere che per il ministro le case abusive in piedi, per le quali lo Stato non deve spendere un euro, siano peggio delle case abusive crollate, che invece lo Stato è pronto a condonare e pagare.
Insomma per Di Maio si stanno solo aiutando le persone che hanno perso la propria casa: i terremotati. Poco importa che all’interno di questa categoria ci siano anche furbetti ed abusivi. Secondo il Capo Politico del MoVimento degli onesti invece nel Decreto «stiamo parlando di case di terremotati crollate».
Ma non è vero, perchè l’articolo 25 definisce le procedure di condono quindi non parla di tutti i terremotati ma solo di quei terremotati disonesti che hanno una casa abusiva.
Ma Di Maio insiste e di fatto ammette di aver firmato un decreto di condono che però — spiega — potrà  ancora essere modificato dal Parlamento.
Peccato che al momento gli emendamenti approvati in Parlamento non abbiano cambiato la sostanza del condono per Ischia.
E rimane il fatto che Di Maio ha firmato un decreto che — salvo modificazioni sostanziali in Aula — costituisce un condono per le case abusive danneggiate dal terremoto di Ischia.
Sono terremotati quegli abusivi? Certo. Hanno diritto ai soldi per la ricostruzione? Secondo Di Maio sì, in quanto vittime del terremoto. Ma se quelle case abusive non fossero state costruite probabilmente non ci sarebbero quei terremotati.

(da “nextQuotidiano”)

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IL COMPLOTTO DELLE SCIE CHIMICHE FA PIOVERE CONTRO IL GOVERNO LEGA-M5S

Novembre 5th, 2018 Riccardo Fucile

SOVRANISTI SUI SOCIAL: “E’ UN BOMBARDAMENTO DEI POTERI FORTI CONTRO L’ITALIA”

L’Italia è flagellata dal maltempo, da Nord a Sud, dal Veneto alla Sicilia. Molti si stanno rimboccando le maniche per prestare i primi soccorsi e aiutare le persone colpite da frane, alluvioni e smottamenti.
Altri invece si sono posti la fatidica domanda: «come mai proprio in Italia?» alla quale fa seguito un altro interrogativo inquietante «come mai proprio ora?».
Le risposte non tardano ad arrivare e a darle sono i soliti cretini delle scie chimiche e della geoingegneria clandestina.
Persone che hanno dedicato la propria vita online a trovare le prove del più atroce crimine contro l’umanità : quello della modificazione climatica messa in atto segretamente tramite l’irrorazione dei nostri cieli e l’utilizzo di complicatissime (ma semplici da spiegare) armi a microonde.
La storia è sempre la stessa. Non si tratta di “semplice maltempo” ma di un vero e proprio bombardamento dell’Italia da parte dei soliti poteri forti che ora si sono accorti che gli italiani si sono risvegliati.
La lotta è tra i signori del clima, oscuri figuri che non hanno nome e cognome, e il popolo sovrano, quello che non è disposto a cedere un millimetro della sua presunta sovranità . Non bastavano i mercati, l’Unione Europea, la dittatura dello spread ecco che anche il meteo, argomento sul quale tutti sono esperti per definizione, diventa ostile al governo del cambiamento.
Eccole allora le scie chimiche, le scariche elettromagnetiche che dopo aver causato i terremoti degli anni scorsi continuano a provocare “calamità  naturali” che in realtà  sono il frutto della manipolazione climatica messa in atto nientemeno che da Nasa e Nato grazie ad un fantomatico accordo “della geoingegneria” firmato da Berlusconi.
La situazione è disperata ma non seria. Anche nel caso dei complotti infatti la colpa è sempre dei governi precedenti. Il problema ora è capire come mai proprio in questo periodo le forze che cospirano contro l’Italia si sono messe in moto.
Nessuna coincidenza dunque, l’Italia è sotto l’attacco di una guerra climatica condotta con i mezzi della geoingegneria. Il clima impazzito, le mezze stagioni (che notoriamente sono state abolite da una direttiva europea ratificata da un governo precedente), il dissesto idrogeologico, la poca cura del territorio e l’abusivismo edilizio non c’entrano nulla. La causa sono le scie chimiche. La colpa è di quei poteri occulti che irrorano i nostri cieli.
Ecco che entra in scena una figura particolare: quella del sovranista sciachimicaro che ci spiega che le intense ondate di maltempo, le devastazioni e i morti sono una reazione al nuovo corso impresso al Paese dal governo del Cambiamento.
Bisogna riprendere la sovranità  sul nostro spazio aereo, spiegano sulle loro bacheche Facebook i sovranisti infuriati che sono miracolosamente riusciti a salvarsi grazie ai loro cappellini di stagnola.
Torniamo così alla seconda domanda fondamentale: perchè proprio adesso? La spiegazione è — come sempre — incredibilmente semplice. I vecchi partiti, il sistema, si è accorto che gli italiani credono sempre meno alle loro menzogne. Luigi Di Maio e la Manovra del Popolo vogliono donare il sorriso agli italiani?
Ecco che i poteri forti ci vogliono «depressi, rassegnati, affaticati e divisi». Per fortuna che in molti stanno «riattivando la Pineale» e che quindi anche il gioco geoingegneristico ha i minuti contati.
Ma le spiegazioni spirituali del sovranismo individuale non bastano. Ci deve essere qualcosa di più importante in gioco. E quel qualcosa è proprio il governo gialloverde che per difendere l’Italia e gli Italiani si è messo contro l’Europa. Dal giorno in cui Di Maio, Salvini e Conte hanno iniziato   fare la voce grossa i disastri hanno iniziato ad aumentare.
Ci sono però dei particolari che non tornano: l’Ungheria, scrive un esperto, è molto meno europeista di noi, eppure le scie chimiche la lasciano in pace. E quando c’era Renzi l’Italia veniva “spruzzata” molto di più (è noto infatti che il primo successo del nuovo governo è stata la riduzione delle scie chimiche). Come è possibile quindi che le cose continuino a peggiorare?
L’Italia, spiega un’altra esperta, è senza dubbio molto più ricca e importante dell’Ungheria. «Ci attaccano per il TAP, il MUOS o il Governo?», chiede qualcuno in cerca di informazioni. Dopo le borse ora è il clima a distruggere l’economia del Paese perchè ci vogliono in ginocchio in modo da costringerci ad accettare le loro condizioni. Vogliono impedire al governo del Cambiamento di occuparsi delle cose importanti (l’abolizione della povertà , ad esempio) impegnando la politica e le risorse economiche su fronti di spesa creati ad arte dalle catastrofi geoigegnerizzate.
Sembra assurdo vero? Sembra incredibile che ci siano persone che credono alle scie chimiche come arma di distruzione di massa? Ma in fondo ci sono persone, elettori e personaggi politici, che hanno raccontato e creduto alla storia dell’invasione dei migranti. Cosa volete che sia l’invasione della geoingegneria?

(da “NextQuotidiano”)

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CONDANNATO PER ‘NDRANGHETA TIENE IN OSTAGGIO QUATTRO DONNE IN UN UFFICIO POSTALE : “VOGLIO PARLARE CON SALVINI”

Novembre 5th, 2018 Riccardo Fucile

IL MINISTRO POTREBBE FARSI UN SELFIE CON LUI, COSA ASPETTA A PRESENTARSI OFFRENDOSI IN CAMBIO DEI QUATTRO OSTAGGI?

“Vi ammazzo tutti”. E’ la minaccia con cui Francesco Amato, l’imputato condannato nel processo Aemilia, è entrato nell’ufficio e ha preso in ostaggio cinque donne, quattro impiegate e la direttrice, nella filiale delle Poste di Pieve Modolena (Reggio Emilia). Una di loro ad un certo punto si è sentita male e Amato l’ha fatta uscire perchè fosse soccorsa: si tratta della cassiera Annalisa Coluzzo, 54 anni, che ora sta bene. Restano in ostaggio altre 4 donne.
I contatti sarebbero tenuti con l’uomo dai carabinieri, in particolare da un militare, sulla soglia dell’edificio, che fa da tramite.
Amato, condannato a 19 anni e un mese pochi giorni fa nel maxi-processo di ‘ndrangheta ‘Aemilia’, da allora irreperibile, si è asserragliato dentro l’ufficio postale d con un coltello.
“Sono quello condannato a 19 anni in Aemilia”, avrebbe pronunciato il ricercato entrando nell’ufficio postale.
Dai primi accertamenti avrebbe fatto uscire tutti i clienti, tenendo in ostaggio cinque dipendenti, tra i quali la direttrice. Sul posto le forze dell’ordine che hanno hanno avviato trattative, ma Amato, a quanto si apprende, “non collabora” e si starebbe valutando l’intervento di forze speciali.
La parte della via Emilia dove si trova la filiale delle Poste è stata evacuata, e sono stati creati due punti di sbarramento ai lati.
Il pregiudicato ha chiesto, tra le altre cose, di poter parlare con il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Un’azione dimostrativa contro una condanna ingiusta. Sarebbe questo il motivo che ha spinto Francesco Amato. Lo ha spiegato un fratello di Amato, giunto sul posto, durante le trattative con le forze dell’ordine. Si tratta di un familiare che non è stato imputato nel processo Aemilia. Sono vari i familiari del bandito radunatisi all’esterno delle Poste. “Diciannove anni sono un’ingiustizia – dice la nipote – e lui è questo che vuole dire col suo gesto, del quale non so nulla e che sicuramente è sbagliato. Ma non è andato dentro per far del male”
Amato era cliente dell’ufficio postale, andava a pagare le bollette, lo conoscevano anche a causa di una menomazione fisica che ha a una mano.
Francesco Amato, 55 anni, è stato condannato il 31 ottobre a 19 anni e un mese di reclusione nel processo Aemilia, con l’accusa di essere uno degli organizzatori dell’associazione ‘ndranghetistica.
E’ originario di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Fu arrestato, nell’ambito dell’operazione “Aemilia”, il 28 gennaio del 2015. Assieme al fratello Alfredo, secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Bologna era “costantemente in contatto con gli altri associati (e della famiglia Grande Aracri) in particolare per la commissione su richiesta di delitto di danneggiamento o minaccia a fini estorsivi, commettendo una serie di reati”.
In passato, peraltro, era incappato in analoghe inchieste giudiziarie contro la ‘ndrangheta cutrese in Emilia, come quelle denominate “Grande Drago” e “Edilpiovra”. Insieme ad altri suoi congiunti, tutti originari del Reggino, Amato aveva costituito un sodalizio che veniva considerato il braccio armato della cosca Grande Aracri.

(da agenzie)

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IL PARTITO DI SALVINI HA VOTATO TUTTI I CONDONI EDILIZI, ADESSO PARLA

Novembre 5th, 2018 Riccardo Fucile

SERGIO RIZZO ASFALTA SALVINI: “HA VOTATO OGNI GENERE DI SANATORIA, ABBIA LA DECENZA DI TACERE”

Sergio Rizzo su Repubblica oggi asfalta Giuseppe Conte e Matteo Salvini, che ieri dopo la tragedia di Casteldaccia — che si poteva evitare se si fossero demolite le case abusive — se la sono presa con il cosiddetto ambientalismo da salotto che con i suoi vincoli impedisce di mettere in sicurezza il territorio.
In realtà , spiega Rizzo, l’abusivismo è figlio di chi lo autorizza ex post:
Chi? Per esempio il partito di Matteo Salvini, che quando si chiamava ancora “Lega Nord per l’indipendenza della Padania” ha votato tutti i condoni edilizi dell’epoca di Silvio Berlusconi. Prima prendevano le distanze, poi si lamentavano, quindi sbraitavano, in seguito minacciavano perfino lacerazioni nella maggioranza: alla fine, però votavano. E votavano sì. Sì ai condoni edilizi, sì ai condoni fiscali, sì a ogni genere di sanatoria: sì, nelle Regioni e nei Comuni che amministravano, anche a piani regolatori che divoravano il suolo al ritmo di un campo di calcio al giorno.
Se l’Italia è stata letteralmente allagata dall’abusivismo, se il frammento di territorio più bello e delicato d’Europa è stato consegnato agli orrori edilizi, un contribuito determinante l’ha dato proprio il partito di chi oggi punta il dito contro gli “ambientalisti da salotto”, che porterebbero sulle spalle loro la colpa di tragedie come quella di Casteldaccia.
Stona, e non poco, che in una situazione del genere Giuseppe Conte se ne esca così: «Spesso abbiamo registrato qualche intralcio burocratico per la ripulitura dei corsi d’acqua, ci sono per esempio vincoli paesaggistici per la rimozione di un albero». Arrivando alla conclusione che la tutela della vita umana viene prima dei “vincoli ambientali”.
E lo dice proprio mentre il suo governo, con il sostegno di Salvini, ha appena varato un nuovo indecente condono edilizio di sapore elettorale per l’isola di Ischia. Ci sono circostanze nelle quali certi politici dovrebbero avere la decenza di tacere.
Ma non è questa, purtroppo, la cifra dell’attuale governo.

(da “NextQuotidiano”)

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