IL CONSIGLIO DI STATO: “UN RICORSO NON BLOCCA LA DEMOLIZIONE”
IL SINDACO MDI CASTELDACCIA: “CI DESSERO I SOLDI PER PROCEDERE CON LE RUSPE, NOI A BILANCIO NON LI ABBIAMO”… IL MAGISTRATO: “IN ZONA CI SONO 800 IMMOBILI ABUSIVI”
“Non può sostenersi che la semplice presentazione di ricorso sia di per sè sufficiente a bloccare l’efficacia dell’ordine di demolizione. In ogni caso, nel 2011 il giudizio al Tar si è concluso e l’ordinanza di demolizione del sindaco non è stata annullata; nè il Comune si è mai costituito in giudizio. Quindi, in questi anni l’ordinanza di demolizione poteva – e doveva – essere eseguita”.
Lo scrive in una nota il Consiglio di Stato e della Giustizia amministrativa.
“Ogni altra ricostruzione dei fatti, in merito a questa tragedia in cui hanno perso la vita nove persone, è falsa e volta a delegittimare l’istituzione della giustizia amministrativa”, prosegue la nota del Consiglio di Stato.
Ieri il sindaco di Casteldaccia, il paese in cui sabato sono morte 9 persone annegate nella villetta abusiva presa in affitto durante la piena del fiume Milicia, aveva detto di aver dato ordine, nel 2008, di demolire l’immobile fuori legge.
Il primo cittadino ha raccontato di non aver potuto proseguire perchè i proprietari dell’edificio avevano fatto ricorso al Tar e di non aver più avuto notizie della vicenda. Ma i giudici, in una nota, oltre a precisare di non aver mai dato la sospensiva della demolizione, hanno ricostruito il caso sostenendo che il Comune non si è mai costituito in giudizio e che dal 2011 la casa doveva essere abbattuta.
“Io non mi tiro fuori dalle responsabilità – afferma il sindaco -, è chiaro che la mia amministrazione ha fatto nel tempo quello che poteva, con le risorse limitate che ha. Oggi noi siamo un comune in dissesto non possiamo intervenire, oltre all’ordinario, nella straordinarietà “.
Intanto il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, sentito dall’agenzia di stampa Agi dice: “Indaghiamo per disastro colposo e omicidio colposo. Siamo nelle primissime fasi delle indagini e nei prossimi giorni, quindi, potrebbero esserci degli aggiornamenti. Al momento si procede contro ignoti”. “L’abusivismo è il principale colpevole e lo sottolineo”, aggiunge il magistrato.
In un’intervista a Sky Tg24, il magistrato spiega: “Nel circondario di Termini Imerese sono circa 800 gli immobili abusivi dei quali è stata disposta la demolizione giudiziaria, e non solo amministrativa, da molti anni. Davanti a noi abbiamo un’opera immane, ma non ci fermeremo”.
(da agenzie)
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