IN SICILIA, CANDIDATO AL SENATO MIRO CRISAFULLI
IL BACIO TRA IL CANDIDATO DI VELTRONI E IL CAPOMANDAMENTO DI ENNA, FEDELISSIMO DEL BOSS PROVENZANO…
Giuseppe Lumia, vicepresidente della Commissione Antimafia, esponente del Partito Democratico, il 4 marzo era stato netto: ” Trovo sconcertante la presenza di alcune candidature nel PD in Sicilia, da tempo mi batto contro la candidatura di Vladimiro Crisafulli. Ritengo che la sua presenza non sia compatibile con l’obiettivo di dare fiducia e forza alla Sicilia che vuole il cambiamento”. Lumia era stato escluso dalle liste siciliane del PD, dopo la sua denuncia e le proteste contro la sua emarginazione, ma soprattutto per la risonanza mediatica che avevano avuto le sue parole, a liste ormai chiuse, stranamente viene ripescato in extremis ( da escluso alla Camera a capolista al Senato). Crisafulli invece rimane al quinto posto tra i candidati al Senato, nonostante sia stato intercettato e filmato dalla polizia mentre in un noto albergo di Enna parla affettuosamente con il boss Raffaele Bevilacqua, capomandamento della città e fedelissimo di Provenzano. L’incontro, filmato, culmina con una bacio tra i due che ha ricordato agli investigatori il più celebre, e mai dimostrato, bacio tra Andreotti e Totò Riina.
Inizialmente non dimentichiamo che Veltroni aveva fatto finta di nulla, di fronte alla denuncia di Lumia dichiarando: ” Io sono refrattario all’idea che ciascuno consideri se stesso l’Antimafia. L’Antimafia è una pratica e non una persona”. Chi aveva imposto la candidatura di Crisafulli in Sicilia? La avevano caldeggiata e difesa Luciano Violante e Massimo D’Alema tanto per essere chiari. Tra l’altro Crisafulli era stato indagato un anno fa con Cuffaro per la gestione di “Messina Ambiente”, che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sullo Stretto.
Lumia insiste: ” Il mio partito doveva essere più severo, non dovevano candidarlo. Anche se i magistrati hanno escluso sue responsabilità , certe frequentazioni vanno sanzionate, i partiti dovrebbero darsi codici etici e regole certe per la selezione dei propri dirigenti”.
Ci saremmo aspettati una puntata speciale di Anno Zero di Santoro dedicato all’argomento o un dibattito da Ballarò…funziona così da anni, no? Travaglio non ha nulla da dire in questo caso? Lui che è così sensibile agli stallieri di Arcore, alle amicizie di Dell’Utri e ai cannoli di Cuffaro, non denuncia un caso di questo genere? Ma se della lotta con le collusioni mafiose sono i propugnatori, come mai tale silenzio? Forse perchè riguarda la Sinistra e non i berluscones, cari giornalisti integerrimi?
Vi diamo noi qualche ragguaglio, suvvia.
Ore 13.45 del 19 dicembre 2001, l’allora vicepresidente diessino Miro Crisafulli viene immortalato in un video all’hotel Garden di Pergusa, mentre parla di finanziamenti e appoggi elettorali col boss Bevilacqua. Indagato per associazione mafiosa, si giustificherà parlando di “incontro casuale”. L’allora procuratore di Caltanissetta, Francesco Messineo spiega che i rapporti tra il politico e il mafioso “sono diretti, personali, intrattenuti in circostanze non trasparenti. I contenuti della conversazione non lasciano dubbi sulle intenzioni di Bevilacqua di esercitare interferenze illecite negli appalti pubblici, avvalendosi della collaborazione di Crisafulli “. Ribadisce il Gip ” Il rapporto tra i due è estremamente fiduciario, il Bevilacqua chiama tre volte il politico al cellulare facendosi chiamare col falso nome di Totuccio. Il Crisafulli nulla eccepisce, dimostrando di operare in piena sintonia con l’esponente di Cosa Nostra. Durante l’incontro, uno dei titolari dell’albergo porta carta e penna, il Crisafulli la rifiuta dicendo ” Non mi serve la carta, tutto a mente, niente tracce” …Dice Bevilacqua a Crisafulli ” Spererei che mi facessi contento questo gruppo. Se sono amici miei sono anche amici tuoi”.
Stranamente non vengono fatte perquisizioni nella sede della Regione per ” timore di scontri istituzionali”. Il 19 febbraio 2004 il pm ottiene l’archiviazione del tutto in quanto ” non risulta che le richieste del Bevilacqua siano state esaudite…anche se il comportamento del Crisafulli è vicino al confine della attività penalmente illecita, non vi sono sufficienti elementi di prova”.
Pensare che in tanti altri casi invece bastavano le dichiarazioni di un solo pentito per montare processi per mafia con le accuse più infamanti, gogna mediatica e anni di processi che troncavano carriere…Francesco Messineo viene promosso procuratore capo a Palermo… Crisafulli candidato al Senato…Lumia stava per essere fatto fuori dalle candidature…Veltroni difendeva ” l’impresentabile “…che bella nuova stagione vero?
Forza Travaglio ti abbiamo dato elementi per uno “speciale”…vai fustigatore dei costumi…siamo già seduti davanti alla TV… pronti a sentire le tue parole sante…
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