TRA RENZI E MELONI E’ GUERRA TOTALE: AL CENTRO DELLO SCONTRO C’È IL WEEKEND CHE LA PREMIER HA TRASCORSO A NEW YORK, “IN VISITA PRIVATA”, ASSIEME ALLA FIGLIA GINEVRA
LA PREMIER SOSTIENE DI AVER VIAGGIATO SU “UN VOLO DI LINEA” E PROMETTE “AZIONI LEGALI” CONTRO CHI SOSTIENE CHE ABBIA UTILIZZATO “UN AEREO DI STATO” … ITALIA VIVA BOLLA COME “DELIRANTI” LE ACCUSE CONTRO IL SENATORE BORGHI: “MELONI HA RISPOSTO CELERMENTE, CI ASPETTIAMO LO STESSO METODO PER QUESTIONI RIMASTE SENZA RISPOSTA DA MESI, DAL CASO ALMASRI ALLE INTERCETTAZIONI ILLEGALI CON PARAGON”
“Leggiamo deliranti accuse di Giorgia Meloni contro il senatore Borghi di Italia Viva, colpevole di aver depositato un’interrogazione parlamentare per sapere come mai la Presidente del Consiglio abbia deciso di saltare l’omaggio a Giorgio Armani, la partecipazione a Cernobbio, la missione istituzionale che lei stessa aveva fissato in Corea del Sud, Giappone e Vietnam.
La Presidente del Consiglio ha tutto il diritto di fare quello che vuole nel Suo tempo libero e siamo lieti che abbia avuto del tempo per stare con le persone a lei care. Non accetteremo tuttavia che usi il consueto vittimismo per impedire all’opposizione di fare interrogazioni parlamentari sulle sue scelte. Perchè è un dovere del capo del governo rendere conto delle proprie scelte, sempre. La Premier oggi ha risposto a Borghi celermente. Auspichiamo che usi lo stesso metodo per rispondere a viso aperto in Parlamento sulle questioni da cui scappa da mesi e su cui non si esprime mai, da Al Masri a Paragon, dall’aumento del costo della vita alle vicende dell’auto del suo ex compagno. Quando era all’opposizione, Giorgia Meloni ha massacrato le famiglie degli altri.
Oggi annuncia querele perché qualcuno si permette di chiederle come mai non partecipa a eventi istituzionali. Il suo sogno sarebbe quello di eliminare il diritto alla parola dell’opposizione: non ci fermerà. E se vuole denunciarci per aver chiesto dove fosse e con chi, lo faccia pure. Si chiamano strumenti di democrazia parlamentare e almeno noi non intendiamo rinunciarci
A depositarla è stato il senatore Enrico Borghi, membro del Copasir, che chiede al governo di chiarire «le ragioni per cui la premier non abbia partecipato ad alcuno degli eventi svoltisi tra il 6 e l’8 settembre» e «se abbia preso parte a incontri istituzionali non resi pubblici, in Italia o all’estero, come ventilato da alcune fonti giornalistiche, a New York con un volo di Stato o in Puglia».
Secondo le indiscrezioni smentite da Palazzo Chigi (anche se solo dopo non aver risposto alle domande dei cronisti in merito), Meloni avrebbe infatti utilizzato per raggiungere la Grande Mela un aereo di Stato.
Nel dettaglio quello su cui volava la ministra per il Turismo Daniela Santanché, accreditata come unica rappresentante delle istituzioni italiane a sostegno di Jannik Sinner, in quelle ore in campo contro Carlos Alcaraz per la finale degli Us Open, peraltro sotto gli occhi di Donald Trump.
(da agenzie)
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