LA REGIONE LOMBARDIA CONTINUA A MANDARE NELLE RSA I PAZIENTI EX COVID-19
E C’E’ CHI LI ACCOGLIE PERCHE’ INCASSANO 150 EURO AL GIORNO
Il Fatto Quotidiano racconta oggi che Regione Lombardia sta ancora mandando i pazienti ex-COVID-19 nelle RSA:
Al Santa Margherita di Pavia, istituto di riabilitazione e di cura geriatrica, nelle settimane scorse sono arrivati a contare fino a 20 contagiati, tra i circa 200 anziani ricoverati.
La situazione ora sta piano piano rientrando, ma il telefono dell’istituto continua a squillare. “È l’Ats che chiama tutti i giorni”, racconta Maurizio Niutta, direttore amministrativo del Santa Margherita. “Monitorano le strutture del territorio per verificare se le nostre condizioni, essendo migliorate, sono idonee a ricevere pazienti Covid sulla base della delibera dell’8 marzo. Ma qui noi, voglio chiarirlo subito, non abbiamo avuto nè ordini nè pressioni…”. È Priamo, la piattaforma digitale della Regione che collega ospedali a territorio, che “smista ”il traffico dei pazienti.
“Online è visibile tutto il percorso di un paziente, anche di quelli Covid: da quando è dimissionabile dall’ospedale a quando può tornare a casa”, spiega, a qualche centinaio di chilometri di distanza, nel Bresciano, Luca Magli, presidente della casa di riposo di Orzinuovi, Orzivecchi e Barbariga (tre sedi e 190 anziani).
“I malati Covid noi non li abbiamo presi: mi sono sempre opposto. Ma — racconta —abbiamo dato piena disponibilità ad accogliere i pazienti ex Covid dimessi dagli ospedali, che non possono ancora rientrare a casa. Due giorni fa i militari russi hanno sanificato tutte le Rsa della zona, e così li abbiamo presi: sono già arrivati 4-5 pazienti”.
I pazienti ex Covid dimessi dagli ospedali e che non possono ancora rientrare nelle proprie abitazioni continuano quindi a essere trasferiti nelle Rsa.
Sono i cosiddetti “clinicamente guariti”, come indicati da delibera regionale del 23 marzo.
“Per noi la condizione ovviamente — precisa Magli — è che tali pazienti abbiano il doppio tampone negativo, ma per noi è un dovere etico e morale accoglierli. Li ‘segregheremo ‘in una struttura apposita, ma non possiamo girarci dall’altra parte…”.
(da “NextQuotidiano”)
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