A FERRARA LE SARDINE OSCURANO SALVINI: UNA CATENA DI LIBRI ABBRACCIA IL CASTELLO
IL LEGHISTA PARLA A 400 PERSONE IN UNA STRETTA GALLERIA, AL CASTELLO SONO IN 1500 A SVENTOLARE UN LIBRO: “SOLO LA CULTURA UNISCE”… ALLE SCORSE ELEZIONI SALVINI PORTAVA IN PIAZZA A FERRARA 3-4.000 PERSONE: QUALCOSA STA CAMBIANDO
Sono tantissime anche oggi le sardine in Piazza Castello. Non arrivano ai numeri del 30 novembre (7.000) ma il movimento è evidentemente vivo e continua a coinvolgere persone sotto lo slogan “Ferrara si sLega, solo la cultura unisce”.
“Oggi eravamo tantissimi — dice Adam Atik su Facebook — grazie a tutti i presenti”.
“Eravamo molti di più dei felpati” si legge in un commento sui social e in piazza Castello (stimati in 1500).
“Eravamo sicuramente — scrive un altro — molti di più di loro, ci vuol poco a riempire il portico dal Mc’Donald” (Salvini dalla piazza del Municipio aveva ripiegato su una stretta galleria alla presenza di 300-400 persone)
Tutti con un libro in mano letteratura, saggi, ma anche manuali, libri di italiano per stranieri tenuti in bella vista per “rimarcare l’importanza della cultura e della conoscenza per non cadere nella propaganda”.
A farla da padrone è stata la Costituzione, in mano a tanti. Non sono mancati poi i libri di Primo Levi come “Se questo è un uomo”, o “La banalità del male” di Hanna Arendt e quelli di Giorgio Bassani.
L’iniziativa che ha spinto ogni partecipante a uscire con un libro in mano è frutto di una provocazione verso la candidata della Lega alla presidenza dell’Emilia-Romagna. Lucia Borgonzoni, infatti, in una intervista al Corriere lo scorso anno aveva candidamente affermato di non leggere un libro da tre anni.
“Siamo qui — dice un gruppo di partecipanti — perchè non vogliamo arrenderci alla propaganda leghista, vogliamo un Italia accogliente e che guardi al futuro”.
Quando scatta l’ora un gigantesco cerchio abbraccia la piazza, “un cerchio dell’abbraccio” lo chiamano perchè vogliono rimarcare l’inclusione, l’accoglienza del loro gesto, non la chiusura.
Piazza Castello è circondata: al rompete le righe, come già successe il 30 novembre, sono in molti quelli che rimangono a chiacchierare con i loro libri e le loro sardine in mano.
Altri invece si spostano davanti al comizio che stanno tenendo Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni alla Galleria Matteotti. Gli animi sono tranquilli, i ragazzi sorridono con il libro in alto per farsi vedere e chiedono sarcasticamente a Salvini “che fine hanno fatto i 49 milioni?”.
Molti ricordano i comizi di Salvini delle scorse elezioni con 3-4000 persone, oggi sono ridotte a un decimo.
Qualcosa sta cambiando
(da agenzie locali)
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