A LAMPEDUSA VA IN ONDA IL FILM SULLA IPOCRISIA E SULLA INEFFICIENZA DELL’ITALIA: LA VERITA’ SULLE BUGIE DEL GOVERNO
TRE ANNI FA ABBIAMO ACCOLTO 32.000 PROFUGHI, PERCHE’ ORA NON SAREMMO IN GRADO DI SISTEMARNE 14.000?….A CHI FA COMODO TENERE FERMI 5.000 TUNISINI A LAMPEDUSA, INVECE CHE SMISTARLI ALTROVE?…TRA RICATTI ALL’EUROPA E SPOT ELETTORALI… LA GERMANIA NE ACCOLSE 90.000 SENZA CHIEDERE AIUTO A NESSUNO
Sale la tensione a Lampedusa dopo l’arrivo di altri barconi carichi di immigrati, che hanno portato il totale sull’isola a sfondare il numero dei 4mila. Alcune centinaia, con i vestiti inzuppati dalla pioggia e alcuni in precarie condizioni fisiche, restano sulla banchina del molo bloccati dalla popolazione dell’isola.
Un braccio di ferro tra lampedusani e governo di cui stanno facendo le spese i nordafricani appena sbarcati.
Il problema, ha spiegato il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis, è legato alle tende che si trovavano a bordo del traghetto arrivato domenica mattina da Porto Empedocle: i lampedusani non le vogliono e ne hanno impedito lo sbarco fino a sera perchè chiedono che non sia allestito un campo sull’isola ma che gli immigrati vengano trasferiti.
«Il governo non rispetta la popolazione e sta mettendo in serio pericolo tutti i cittadini di Lampedusa – dice il sindaco De Rubeis – c’è il rischio di uno scontro con le forze dell’ordine e la responsabilità è di Maroni e del prefetto Caruso. Lampedusa ha dimostrato un’accoglienza esagerata mentre il resto dell’Italia dimostra di non volere neanche un immigrato».
In serata c’è stata la mediazione del ministro Alfano che ha parlato con il sindaco e ha assicurato che della questione dell’isola si parlerà al Consiglio dei ministri in programma oggi.
In ballo ci sono una zona franca per Lampedusa, riduzione delle tasse, forse dell’Iva, rimborso dei danni immagine per il turismo, una nave in rada per accogliere i migranti, nessuna tendopoli e soprattutto l’impegno a portare via da martedì 500 clandestini al giorno.
Sono stati fatti sbarcare i tir dal traghetto che aveva fatto scattare l’ultima rivolta ma questi sono rimasti in porto, senza che venisse montata alcuna tenda.
Una beffa finale per le centinaia di migranti, destinati a passare un’altra notte all’addiaccio.
Sul traghetto che riparte con 12 ore di ritardo, sono stati imbarcati 200 migranti.
Il sindaco domenica ha anche rivolto un appello al presidente della Repubblica Napolitano affinchè intervenga nuovamente «per sbloccare la situazione e non fare affondare l’isola».
«L’atteggiamento dello Stato è vergognoso – ha concluso – l’Italia sta consentendo che queste migliaia di immigrati vengano trattati come bestie, obbligate a dormire sotto l’acqua. Tutta l’Italia dovrebbe vergognarsi».
A Lampedusa c’è una situazione «inaccettabile» e serve «una risposta celere» affinchè siano garantite condizioni di vita migliori per gli immigrati.
Lo dice il commissario straordinario della Croce Rose, Francesco Rocca, che è arrivato sull’isola.
«Comincia ad esserci numeri importanti – dice – serve una risposta celere perchè è inaccettabile questa situazione ed è inaccettabile che le persone passino la notte in queste condizioni».
Rocca ha anche assicurato che la Croce Rossa è pronta anche ad aumentare la presenza del personale sia a Lampedusa e sia negli altri centri sparsi in Italia.
Ma è l’ora di esprimere un severo giudizio politico su questa vicenda e capire perchè il governo stia giocando con il fuoco e la propria inefficienza.
Quando sono arrivate le prime barche di tunisini in fuga dal loro Paese, Maroni per giorni si è rifiutato di aprire le porte del Centro di assistenza di Lampedusa, sostenendo che farvi accedere gli immigrati avrebbe rappresentato un segnale pericoloso che avrebbe indotto altri a venire in Italia.
Quindi meglio nasconderli distribuendoli in altri Centri.
Tesi bizzarra, tipicamente leghista, che dopo qualche giorno è stata sconfessata dallo stesso ministro.
A quel punto si è aperto il Centro che può accogliere 800 persone, fino ad un massimo di 2.000, facendo dormire la gente per terra.
Siamo arrivati a quasi 5.000 presenze e il governo non ha più spostato nessuno.
Il motivo ufficiale? Non c’è posto altrove.
Ma qui sta il bluff.
I profughi arrivati ultimamente in Italia sono 14.000 in totale, meno della met�
dei 32.000 arrivati tre anni fa, prima dell’accordo con Gheddafi.
Come mai tre anni fa ne abbiamo accolto 32.000 senza fare tanto casino e ora che sono appena 14.000 non ci sono più posti?
In realtà si vuole forzare la vicenda per due scopi:
1) far vedere alla Comunità europea che non riusciamo a gestire l’esodo e che quindi se li devono prendere in carico anche altri Paesi
2) sfruttare questi poveri profughi per ricreare in Italia la psicosi immigrazione e poterla sfruttare elettoralmente a vantaggio leghista
Se in linea di principio la ripartizione degli immigrati tra i vari Stati europei ha un senso logico, perchè la Germania poco tempo fa si è dovuta fare carico da sola di ben 90.000 profughi dai paesi dell’est senza che nessun altro Stato europeo (in primis l’Italia) muovesse un dito?
La Germania ha accolto 6 volte i profughi di cui stiamo oggi discutendo senza starnazzare come sta facendo il governo italiano.
Maroni e compagni di merende farebbero bene a fissare un tetto di accoglienza perlomeno analogo ai 32.000 di tre anni fa e organizzare strutture adeguate e degne di un Paese civile.
Nel frattempo cercare una soluzione a livello europeo di comune solidarietà .
Altro che pattugliamenti e respingimenti con la forza, come già si cerca di ventilare.
Altro che bloccare 5.000 esseri umani a Lampedusa e farli dormire seminudi sul molo.
Li sfamino le regione ricche della Padania, invece che bloccarli nelle isole povere del Sud.
Questa è solidarietà umana verso chi fugge dalla guerra.
E poi il governo si faccia promotore di inziiative economiche e imprenditoriali nei Paesi del Magreb, attraverso opportuni investimenti che aiutino le nuove democrazie a decollare.
Aiutarli a casa loro, certo.
Peccato che l’Italia sia uno Stato moroso e perennemente in ritardo nei versamenti previsti dagli accordi internazionali di cooperazione che pur abbiamo sottoscritto.
Senza dimenticare che per ottenere aiuti dalla Ue occorre anche avere quella credibilità che purtroppo il governo del “bunga bunga” non ha nel consesso internazionale.
E chi ci rimette come al solito sono i più poveri, costretti a dormire sui moli a Lampedusa, perchè l’Italia ha scordato le parole solidarietà ed efficienza.
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