A MILANO FESTE E FESTEGGIAMENTI IN BARBA ALLE REGOLE
IL COMPLEANNO DI UNA INFUENCER IN UN NOTO ALBERGO MENEGHINO
Questa mattina sul cellulare arriva l’ennesimo messaggio — disagio di un mio caro amico ristoratore: «Gabriele, la vedo davvero dura, questa volta ho paura».
Il mio amico, a Milano, possiede due locali che non aprono le serrande ormai da mesi (contando anche il periodo di lockdown). Ma il suo messaggio di disperazione si può estendere da Nord a Sud dell’Italia.
Poi leggendo i giornali, i titoli riportano alla ‘paura’: focolaio a Pavia dopo un pranzo di nozze 32 invitati, 21 positivi, a Natale e Capodanno, rientro alle ore 22.00 stop ai cenoni, le messe saranno fatte in sicurezza, la città di New York non accende le sue luci e così via.
Però, c’è un però.
Ieri sera, anzi da qualche sera, anzi da qualche settimana a Milano: si fa festa! Non ci credete? Basta guardare le immagini. Il luogo, no non è più la Terrazza Sentimento e senza controlli di Alberto Genovese, ma è un noto hotel milanese con ristorante.
Il giochetto sarebbe questo: prenoti la stanza e puoi cenare nella zona ristorante dell’hotel, nessuna distanza, tavoli da otto o dieci persone e le regole, quelle che almeno noi rispettiamo da casa, e gli altri ristoratori eseguono piangendo sempre “da casa”; se ne vanno a quel paese.
Ieri sera a Milano festeggiava il compleanno l’influencer Elisa De Panicis, 1 milone di seguaci, una settimana al “Gfvip” lo scorso anno, che ha invitato le sue amiche per il party. Tra queste: Carla Cruz, 115 mila seguaci, anche per lei una settimana al “Gfvip 2”, un video sexy sui social (nessun Revenge porn, sia chiaro, ndr), Mila Suarez, 309 mila followers, ex di Alex Belli, con qualche apparizione in tv nel salotti da Barbara D’Urso, la giovanissima modella Elena Gusmeroli, 260 mila seguaci, Sasha Burci, 2,2 milioni di seguaci, Youtubers del gruppo “Mates”, Vlady Rotaru, truccatore e un altro amico. Insomma tutti con un gran seguito, con una responsabilità legata alla parola “esempio” da dare, almeno in teoria.
Tavolata fino a tarda notte con alcool in bella vista, poi passeggiata nella terrazza. niente mascherina e il resto non è dato sapersi perchè questo è il racconto che noi abbiamo potuto osservare dalle numerose segnalazioni; tra questi, tra i “segnalatori” molti sono imprenditori e ristoratori del mondo della notte che non capiscono se questo sistema, utilizzato dagli Hotel (e su Milano sono molti) sia un sistema in linea che le regole del DPCM o meno.
Insomma: in hotel si possono far cene e feste e party, e passeggiate e selfie e respirare la vita di prima, senza distanze, disertando il numero “idoneo” delle persone sedute al tavolo e così via ma il tutto in piena PANDEMIA?
Le regole valgono per tutti? Mentre le scuole chiudono, non esiste la possibilità di prender un caffè al bar se non al volo e d’asporto, stop alle riunioni se non in ZOOM o SMART WORKING; mentre aperitivi, aperi-cena, cena e cenone se vanno a quel PAESE per una nostra tutela, nello stesso PAESE c’è chi invece può godersi una serata di quelle serate dei bei tempi, prima del Covid_19 dimenticandosi della Pandemia.
In tutto questo c’è chi invece pur essendo “seguito” da oltre 4 milioni di seguaci al tavolo (sommando i l totale dei seguaci al compleanno della De Panicis) se ne frega altamente. L’importante è brindare, mostrare e non pensare. Soprattutto non pensare.
(da agenzie)
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