A TUNISI PER TACITARE LA LEGA, MA E’ SOLO UN GRANDE FLOP
IL GOVERNO ITALIANO RASSEGNATO SUL VERTICE DI OGGI, ALLA FINE GIUSTIFICHERA’ I PERMESSI TEMPORANEI COME TUTTE LE PERSONE SANE DI MENTE AVREBBERO GIA’ FATTO UN MESE FA…E PER LA LEGA SARA’ UNA CAPORETTO DI FRONTE ALLA SUA BASE XENOFOBA
Un viaggio a Tunisi per Berlusconi e Maroni, ben sapendo che la soluzione all’emergenza non passerà di lì.
Semmai la si troverà nelle Questure che potrebbero rilasciare a breve permessi temporanei ai clandestini approdati in Italia ma diretti all’estero per raggiungere i propri familiari.
Palazzo Chigi, parlando della possibilità di verificare “se il nuovo governo, che non è forte, nè eletto, potrà trovare il modo per evitare nuove partenze”, di fatto mette le mani avanti su un possibile fallimento della missione, sia per quanto concerne la richiesta di bloccare il flusso dei migranti che per quanto riguarda l’ipotesi di rinviare in patria un centinaio di tunisini al giorno.
Quel “non c’è nulla di scritto” diffuso dal governo tunisino è la conferma ufficiale di quanto il governo italiano sapeva da tempo: con gli accordi attuali non si possono rimpatriare più di 4 tunisini al giorno, tutto il resto sono chiacchiere.
Non restava che mettere sul piatto della bilancia degli aiuti economici e la cooperazione su altri fronti,in cambio di un innalzamento della quota dei rientri e del pattugliamento delle coste?
Sarà anche uno schema ragionevole, ma che mette a nudo l’inefficacia del “mandiamoli a casa” che ha premiato in passato elettoralmente la Lega.
E che, a un passo dalle amministrative, vanificherebbe il tentatvo del Senatur di passare all’incasso.
Così Maroni ha prodotto un piano per l’emergenza tutto giocato sull’equivico tra lo status di profugo e di clandestino, gestito dal Viminale in maniera caotica e insulsa, sistemando gli immigrati solo al Sud e generando persino le dimissioni di Mantovano.
Il “ghe pensi mi” di Maroni si è rivelato un pauroso flop e ora non resta che concedere i permessi temporanei da rifiugiati ai clandestini, soluzione di buon senso e gradita anche da Berlusconi, ma che rappresenta la fine della grandeur leghista.
E se permessi saranno, sarà in ogni caso un contendersi il merito tra il premier e la Lega, mentre rappresenteerbbe di fatto solo la dimostrazione che non ne hanno azzeccata una fino ad ora e si sono alla fine dovuti arrendere alla proposta civile che tutte le persone con la psiche stabile avevano suggerito da subito.
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