A ZAGAROLO IL PARTITO COMUNISTA FESTEGGIA LA VITTORIA SOVIETICA SUI NAZISTI CON LA Z DI PUTIN
QUALCUNO LI AVVISI CHE L’URSS NON C’E PIU’, ORA CI SONO SOLO ALTRI CRIMINALI SOVRANISTI (OLTRE CHE A MOLTI FUORI DI TESTA CHE GLI REGGONO IL MOCCOLO)
Sta sollevando molte polemiche, ampiamente giustificate, la locandina preparata dal Partito Comunista di Zagarolo che l’8 maggio ha organizzato la “festa della vittoria” che celebra “l’Unione Sovietica che libera l’Europa dal nazifascismo”.
Ora l’Unione Sovietica non esiste più e identificare la Russia con il comunismo sembra davvero arduo, ma non per gli organizzatori che hanno piazzato una grande ed evidente “Z”, l’iniziale del nome del paese dove si svolgerà la manifestazione, Zagarolo per l’appunto, non lasciando molti dubbi sul fatto che sia un chiarissimo richiamo al simbolo usato dai soldati e dalla propaganda russa nazionalista come vessillo di vittoria nel conflitto ucraino. Oltretutto la manifestazione festeggia proprio la data che Putin vorrebbe essere quella della vittoria della guerra.
Il post sulla pagina del Partito Comunista di Zagarolo recita, non mettendo per nulla in dubbio la legittimità dell’azione militare lanciata da Putin con il pretesto della “denazificazione” dell’Ucraina:
ZAGAROLO ( ROMA): DOMENICA 8 MAGGIO 2022 FESTA DELLA VITTORIA. CELEBRIAMO LA VITTORIA DELL’ UNIONE SOVIETICA SULLA BESTIA NAZIFASCISTA
Nei commenti in tanti fanno notare quanto sia poco opportuna la “Z” nella locandina: “Che vergogna specie quella zeta…”, o ancora “la Z sul manifesto è veramente una pessima idea, qui si rischiano commistioni pericolose che vanno evitate. La propaganda di Putin punta sulla presunta ‘denazificazione’ dell’Ucraina e questo è il momento peggiore per tirare fuori argomenti storici usati in chiave distorta dall’attuale dittatore, utilizzando persino la stessa simbologia. Avete fatto un autogoal clamoroso”, ma le risposte sono abbastanza disarmanti: “non prendiamo lezioni dai socialisti”.
Insomma identificare una manifestazione con un simbolo che viene usato per giustificare i massacri avvenuti in Ucraina non è da mettere in discussione secondo il Partito Comunista di Zagarolo.
(da NextQuotidiano)
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