ALLE ELEZIONI DELL’ASSOCIAZIONE MAGISTRATI I SOVRANISTI DI “MAGISTRATURA INDIPENDENTE” ARRIVANO PRIMA MA LA SINISTRA (DIVISA) HA PIÙ VOTI . RESTA UN FATTO: IL 30% DEI MAGISTRATI E’ DI AREA SOVRANISTA, IL 43% DI AREA DI SINISTRA, IL 20% DI CENTRO
IN CRESCITA I PROOGRESSISTI DI “AREA” E DI “MAGISTRATURA DEMOCRATICA”…BOOM DELL’AFFLUENZA GRAZIE ALLA BATTAGLIA CONTRO LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE
La battaglia contro la separazione delle carriere non solo compatta le correnti, ma galvanizza le urne. Elezioni chiuse all’Anm e il responso è quello previsto. Del sindacato delle toghe del dopo-Santalucia vince Magistratura indipendente.
La corrente di centrodestra dei magistrati sale sul podio con 2065 voti. È seguita da Area, la componente progressista con 1803 preferenze, terza la lista di Unicost, i centristi di Unità per la Costituzione, con 1560. Il più votato è Giuseppe Tango di Mi, con circa 700 voti.
Arriva quarta la sinistra di Magistratura democratica, Md, con 1081, infine la lista di Articolo 101, gli outsider del dibattito interno, che si attestano comunque a quota 304.
Ma forse la notizia è nell’affluenza molto più importante di quattro anni fa: 6855 votanti, l’81 per cento, segno della partecipazione suscitata dalle settimane incandescenti della battaglia contro la riforma targata Nordio.
E, più di tutto, spicca un dato, la crescita di entrambe le componenti di sinistra: sia Area, sia Md, quest’ultima costantemente finita nel mirino delle polemiche della destra di governo, negli ultimi mesi, con un’escalation di toni assai poco istituzionali rivolti in particolare a pm e giudici appartenenti a quell’ambito politico-culturale. Basti ricordare gli attacchi contro Silvia Albano, giudice della sezione migranti e presidente nazionale di Md e Stefano Musolino, procuratore aggiunto a Reggio Calabria e aderente alla stessa corrente.
Ebbene, “per Md è stato un exploit”, è il primo commento a caldo Albano a Repubblica, “il segno di una continuità e coerenza nella tutela della giurisdizione”.
A Magistratura Indipendente, dunque, andranno 11 seggi nel ‘parlamentino’ delle toghe, mentre ad Area ne saranno assegnati 9, otto seggi per Unicost, 6 per MD, e 2 per Articolo 101 (che hanno ottenuto 304 voti). I 36 rappresentanti del direttivo eletti oggi rimarranno in carica 4 anni e, dopo il loro insediamento, saranno chiamati a nominare i nuovi vertici dell’Anm, in una riunione che dovrebbe essere convocata per l’8 febbraio prossimo.
(da agenzie)
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