ALTRO SOVRANISTA DA COMICHE, LA GAFFE DI JOHNSON: “QUESTA ARINGA COSI’ INCARTATA E’ SIMBOLO DELLA FOLLIA UE”
MA E UNA LEGGE BRITANNICA LA PICCOLA BORSA DI GHIACCIO ASSOCIATA ALLA VENDITA DEL PESCE
Forse lo chiameranno l’aringa-gate. Fatto sta che il “brexiter” e molto probabile prossimo premier britannico Boris Johnson è riuscito anche in questo: attaccare la burocrazia dell’Unione Europea per una legge che è in realtà britannica.
Tutto è nato ieri sera, durante l’ultimo comizio a Londra delle “primarie” dei conservatori tra Johnson e lo sfidante ministro degli Esteri Jeremy Hunt.
A un certo punto, Johnson dal palco ha fatto una delle sue sceneggiate che divertono molto il pubblico: da una borsa ha tirato fuori una aringa affumicata sottovuoto che gli avrebbe mandato un pescatore dell’isola di Man e ha iniziato ad agitarla alla folla. “Ecco vedete, questa aringa secondo le leggi europee e i burocrati di Bruxelles deve essere incartata con questa borsa del ghiaccio. Che cosa costosa, inquinante e inutile! Ecco che cos’è l’Unione Europea!”.
Ma l’Unione Europea smentisce in toto. Un portavoce della commissione Ue ha detto: “La vendita di un alimento dal suo produttore al cliente non fa parte delle leggi dell’Unione Europea sull’igiene del cibo. Il caso descritto dal signor Johnson esula dalla legislazione europea e dunque fa riferimento totalmente a quella britannica. Le nostre norme, inoltre, si applicano al pesce fresco, non a quello confezionato, come nel caso citato da Boris Johnson”.
Un curioso contrappasso, perchè più di una volta, quando era corrispondente da Bruxelles negli anni Ottanta-Novanta, Johnson ha gonfiato notizie sull’Ue spesso inconsistenti.
Ora, per la sua ultima mezza bufala, è rimasto scottato lui. Il membro lituano della commissione Europea Vytenis Andriukaitis, che si occupa proprio di alimentazione e sanità , ha twittato: “Il pesce puzza dalla testa”.
(da agenzie)
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