ASSEMBLEA SERALE M5S: A DI MAIO NON BASTA AVER DIMEZZATO I VOTI IN UN ANNO, VUOLE RIUSCIRE NELL’IMPRESA DI SCENDERE SOTTO IL 10% L’ANNO PROSSIMO
“VOTAZIONE SU ROUSSEAU PERCHE’ ANCHE IO HO UNA DIGNITA'”: NO, SE TU L’AVESSI TI SARESTI DIMESSO GIA’ LUNEDI’… “CONTE CI CHIEDE SE IL GOVERNO CONTINUA”: TRANQUILLO CHE VOTANO SI’, I PARLAMENTARI NON RINUNCIANO ALLO STIPENDIO, I MINISTRI AI PRIVILEGI DELLA CASTA E CASALEGGIO ALLA MARCHETTA DI 300 EURO AL MESE A CRANIO… SIETE I TAXISTI DEI RAZZISTI, AFFOGHERETE NEL MARE DEI MERCENARI CHE HANNO IMPEDITO AI GIUDICI DI PROCESSARE UN SEQUESTRATORE DI PERSONE
“Sì a una riorganizzazione del Movimento 5 stelle, ma si deve partire dalla fiducia nel capo politico o da un nuovo capo politico. Dobbiamo decidere se sostenere o no questo governo, Conte vuole saperlo”.
Luigi Di Maio si è presentato da dimissionario all’assemblea dei parlamentari 5 stelle e, stando alle ricostruzioni delle agenzie, come prima cosa ha chiesto al gruppo di prendere posizione sulla vita dell’esecutivo.
Il Carroccio e i 5 stelle devono continuare a essere soci e portare a terminare la legislatura? Il primo round dello scontro “Di Maio contro tutti” è andato in scena questa sera davanti agli eletti di Camera e Senato.
Il secondo è previsto per domani mattina 30 maggio, quando il capo politico del Movimento, per la prima volta nella storia M5s, chiederà di essere riconfermato dalla sua stessa base con un voto online.
L’assemblea è iniziata intorno alle 21.
Presenti, oltre al capo politico Luigi Di Maio, i ministri Alfonso Bonafede, Giulia Grillo, Riccardo Fraccaro, Elisabetta Trenta, Barbara Lezzi e Alberto Bonisoli. Presente il presidente della Camera Roberto Fico che, già in giornata, ha garantito che interverrà . Presente anche l’ex deputato 5 stelle Alessandro Di Battista.
Non escluso che al termine ci sarà una votazione. “Ringrazio tutti coloro che hanno dato il massimo. Felice che siamo tutti qui perchè siamo una famiglia”, ha detto Di Maio.
Quindi, davanti ai suoi, ha spiegato come mai ha deciso di chiedere la riconferma della base: “Ho chiesto la fiducia agli iscritti perchè anche io ho una dignità e negli ultimi due giorni mi sono sentito dire di tutto. A me non me ne frega nulla della poltrona. Non sto attaccato al ruolo di capo politico, ci ho sempre messo la faccia e continuerò a mettercela. Molti pensano sia bello stare in prima linea, ma il punto è che quando va tutto bene e vinciamo il merito è di tutti, giustamente, il problema è che se si perde prendo schiaffi solo io“.
Il vicepremier ha anche ribadito la volontà di lavorare per la riorganizzazione del movimento come già più volte annunciato: “Se domani vengo riconfermato non restiamo fermi, dobbiamo cambiare delle cose. Dobbiamo avviare una nuova organizzazione. Il M5s non perde mai, o vince o impara, io la vedo così, questa è la nostra storia e da qui dobbiamo ripartire”.
Nel corso dell’assemblea ha preso la parola tra i primi il senatore e giornalista Primo Di Nicola. “Fiducia piena in Di Maio, ha fatto un miracolo”, ha detto (il senso del ridicolo non ha limiti)
Il deputato Emilio Carelli invece, intervenendo poco dopo, ha parlato della necessità di “valutare se sia necessario un cambio della compagine ministeriale”.
Dopo l’intervento del capo politico l’intero staff della comunicazione ha lasciato l’assemblea dei parlamentari.
Nella riunione si alternano in questi minuti gli interventi che confermano la fiducia a Di Maio. E, a quanto raccontano fonti presenti alla riunione, un deputato ha preso la parola a nome di 60 colleghi chiedendo al vicepremier di ritirare il voto dalla piattaforma Rousseau su di lui. Non devi metterti in discussione, è il senso del ragionamento fatto dal deputato.
“Se non fosse per Luigi molti di voi non sarebbero qui oggi”. È la difesa di Di Maio fatta da Di Battista durante l’assemblea dei parlamentari cinque stelle in corso alla Camera. “Si vince e si perde tutti insieme- avrebbe ripetuto ancora una volta l’ex deputato secondo quanto riferito da uno dei presenti- nel movimento funziona così”. “Ti chiedo scusa per non aver fatto abbastanza in questi mesi per aiutarti”, ha aggiunto Di Battista rivolgendosi a Di Maio.
Alla luce delle dichiarazioni di questi giorni, hai ancora fiducia in me? Lo avrebbe chiesto Gianluigi Paragone a Luigi Di Maio durante l’assemblea congiunta M5S. Il senatore 5 Stelle ha assicurato che le sue non erano critiche rivolte “al buon lavoro” del titolare del Mise, ma è tornato a ribadire che “due ministeri sono troppi”.
(da agenzie)
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