AttualitÃ
GRAMELLINI DOCET FINE DEI MAGHI …E’ TEMPO DI MIRACOLI
Massimo Gramellini dalla tribuna de “La Stampa” ha lanciato un grido di allarme: la gente ha smesso di consultare maghi ed oroscopi ed è tornata a credere nei miracoli. Caspita! Dopo l’allarme per il cambiamento del clima, quello dei miracoli è una di quelle emergenze che dovrebbero farci rizzare i capelli e indurci ad aprire subito una parentesi di seria riflessione su come questo possa accadere in un Paese civile come il nostro… E continua il Gramellini “Oltre ai lettori dell’oroscopo sono in calo coloro che credono alla reincarnazione”. Ricaspita! Ma come è possibile non credere di diventare un domani, che so, una farfalla, un carciofo o un opossum? Semplice, ciò accade perchè ormai la reincarnazione è un metodo obsoleto che poteva giusto andar bene al tempo dei figli dei fiori e dell’indiamania, ma che oggi è decisamente superato. Con la manipolazione del genoma, giorno più giorno meno, potremo essere al 50% uomo e al 50% coniglio, oppure quasi del tutto coniglio e poco uomo o quello che sarà meglio. Chi ha più bisogno della reincarnazione che, tra l’altro, ti fa diventare quello che nessuno sa, quando la scienza ti permetterà di nascere come meglio e più utile è per la società ? Peccato però che non sarai tu a decidere, piccolo Frankenstein… Ma tutto ciò è nulla al pensiero che la gente crede ancora, anzi sempre più ai miracoli. Per Gramellini l’unico santo che può cambiarci la vita siamo solo noi stessi, non dobbiamo abdicare a questa possibilità confidando in “Madonne pigre” o in una religione che ci fa “ripiegare drammaticamente su noi stessi”. Giusto, non ripieghiamoci su noi stessi, ma continuiamo ad essere gli allegri crapuloni che siamo. Tiè . Arcivescovo Bagnasco, uccellaccio del malaugurio che osi dire che siamo un Paese spaesato ! Ma non vedi che bel mondo abbiamo intrallazzato? Sì, c’è povertà e disperazione, ma basta girarsi dall’altra parte – è questa la nostra libertà – per non vederle e poi, come Dio ci ha dato gli occhi per guardare, così ha fatto le palpebre per chiuderli. E quindi viva l’eccesso che ci spaesa. Lunghe lista d’attesa, non davanti al collocamento, ma per spendere 2.500 eurini per la borsa che celebra i 60 anni della maison Dior, e chi è fuori resta con i soldi in mano perchè la tiratura è limitata. “Creme forziere prodigiose e costosissime” per mantenere giovane la pelle. Con estratti di zaffiro, tormalina e bachelite (eurini 230) con “Or de vie” trovato nei tralci dei vitigni Chateau d’Yquem (eurini 372,14…notare virgola 14) e con caviale (eurini 254) . E di sciccheria in sciccheria si va a mangiare, secondo la ricetta del cuoco-divo Ferran Adrià , caramello di olio di oliva extravergine. Naturalmente viene servito in un astuccio per gioielli tanto è costoso. E’ il successo dell’eccesso che, come scrive monsignor Ravasi ” non si estingue solo nella sguaiataggine, ma va a finire anche nell’orizzonte oscuro del dramma, con la droga, l’alcool, gli incidenti del sabato sera e così via”. Ma Gramellini, anima candida e cervello che naviga tra le nuvole.aggiunge “chi crede nei miracoli aspetta che la soluzione approdi dal cielo”… Beh allora, vista la situazione del nostro spaesato Paese, forse ha ragione a dire che la maggioranza degli italiani ormai la pensi così….
Flora
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