Editoriale
CENTRODESTRA IN LIGURIA ….TRA CAVALLI DI RAZZA, FANTINI, RAGLI DI ASINI E MULI… ALLE ELEZIONI QUALCUNO REMA CONTRO ?
E’ di domenica una intervista concessa al Secolo XIX da Sergio Castellaneta in cui, prendendo spunto dal piano sanitario regionale, l’eccentrico ma stimato tribuno, gia’ assessore della giunta Biasotti, mette in rilievo una sorta di patto di non belligeranza tra il presidente diessino della Regione, Claudio Burlando e il plenipotenziario ligure, nonchè ex ministro del governo Berlusconi, Claudio Scajola, affinchè “nulla cambi”. E da attento osservatore Sergio Castellaneta evidenzia alcuni fatti incontestabili, trattandosi di cifre: Biasotti nel 2.000 viene eletto e da Imperia lo sospingono ben 44.000 voti dati a Forza Italia, nel 2005 Biasotti perde le elezioni regionali con appena un contributo di 32.000 voti di Forza Italia a Imperia, ma un anno appena dopo, per le politiche, F.I. a Imperia risale a 47.000 voti..un fatto singolare diciamo. Se ne potrebbe dedurre che a Biasotti sia venuto meno il sostegno di Claudio Scajola…e, conclude Castellaneta, se Biasotti non è gradito dall’elettorato imperiese o a chi per esso sarebbe meglio alle prossime elezioni puntare su Enrico Musso e cambiare quindi cavallo.
Bene, partiamo da qua, ma allarghiamo l’orizzonte ed esaminiamo altri aspetti…ogni volta che si presenta una scadenza elettorale in Liguria è indubbio che per il Centrodestra non esista mai un “candidato forte” che ci metta la faccia…ma si assiste da tempo “alla ricerca dell’esterno”, con tempi più o meno lunghi. Così fu per Biasotti, che ebbe un successo personale notevole ed “imprevisto”, ma così fu anche per altri candidati (Signorini, Magnani, ecc.) che sembravano portati apposta per ratificare una onorevole sconfitta. Accadde che Biasotti, nei 5 anni di presidenza della Regione, si rivelasse uomo capace ma fuori dagli schemi, una variabile poco controllata, con grande seguito popolare e decisionismo che lo portava a scontrarsi con potentati politici ed economici (anche di Centrodestra) . Forse ha perso le elezioni per una congiuntura nazionale negativa, certamente ha preso una percentuale enorme di voti personali oltre la lista dei partiti che lo sosteneva, certamente qualche aiuto gli è venuto meno…
Veniamo alle ultime elezioni..il centrodestra brancola nel buio, alla fine viene candidato Enrico Musso che non era una prima scelta, tanto per chiarire…un avversario debole in apparenza e adatto forse al ruolo sacrificale? Senonchè accade che Enrico Musso si riveli a sorpresa un tipo tosto davvero, buca il video, dice cose concrete, conquista l’elettorato scettico e arriva fino al 45,90% di voti ( ben 3% in più dei partiti che lo sostengono). La Marta Vincenzi vince col 51,21% (3,5% in meno della somma dei partiti di centrosinista), qualcuno che voleva indebolire la Vincenzi c’è riuscito mentre Musso ha dimostrato che ha corso per vincere (e a noi ha dichiarato “se tutti ci avessero creduto nel Centrodestra , avrei vinto” ). Ma si arriva al ballottaggio in provincia, impensabile prima delle elezioni. Renata Oliveri incalza col 46,38% l’uscente Repetto che si ferma alprimo turno al 49,06, appena 11.690 voti di differenza. Il 10 giugno si va al ballottaggio, quindici giorni di fuoco dove, tra gli altri, Biasotti e Musso si spendono per la Oliveri, conquistare la Provincia di Genova sarebbe un successo enorme per il Polo, si romperebbero molti equilibri, ci sarebbe un ente locale non in sintonia…Sicuramente la base di centrodestra “sente” molto la scadenza ed è mobilitata, si respira aria di sorpasso ma, chissà perchè, non da tutti i dirigenti…Gelosie? Timori di perdere potere interno? Venir meno di accordi già presi? Chi vive nell’ambiente sa…Caso strano in quei 15gg in cui persino Berlusconi torna a Genova per dare impulso alla Oliveri, qualcuno si “rilassa”…risultato la Oliveri perde per 10.504 voti ( 48,56% contro il 51,44% di Repetto) , la percentuale di distacco tra i due si amplia appena (da 2,68% a 2,85%).
Mobilitazione della Sinistra? Non facciamo ridere… se la facevano ormai sotto, se ricordate bene. Esaminate i dati elettorali scorporati per sezioni e zone, qualcuno l’ha fatto e ci risulta che un dossier di “denuncia” in tal senso sia stato consegnato direttamente nelle mani di Silvio Berlusconi …Tante cose hanno un significato, ne converrete..o si vuole negare che all’interno ci siano state polemiche tra i candidati che ce l’hanno messa tutta e un apparato di partiti più interessati a non far emergere “il nuovo” che potrebbe mettere in ombra chi tira le fila? Disimpegni, strane assenze…ma anche offerte speciali…che dire della voce di un ex consigliere di centrodestra che durante il ballottaggio avrebbe offerto a Repetto un congruo pacchetto di voti personali (in cambio di cosa?) e che quel galantuomo di Repetto avrebbe rifiutato? Sono questi gli uomini di centrodestra che un domani, riciclati, dovremmo accogliere tra le nostre fila, in base a idee e “valori” ? Stiamo scherzando? Se Biasotti, Musso e la Oliveri hanno dato un valore aggiunto al centrodestra genovese, vanno difesi e sostenuti. Castellaneta ha ragione quando denuncia un certo andazzo, ma ha torto quando auspica di “cambiare un cavallo vincente” perchè fa ombra al fantino. Al Palio di Siena, caro Sergio, i fantini che non si impegnano e fanno perdere la loro Contrada a fine corsa vengono anche malmenati…saggezza antica. Il popolo di Destra ne ha le scatole piene di ragli di asini e teste di mulo, di ronzini spacciati per Varenne, di cavalli dopati e di strani giochi di scuderia…vogliamo continuare a essere diversi se permettete e (per dirla alla Silvio) ci consenta…vorremmo solo correre per vincere una gara non truccata.
Leave a Reply