BAGLIONI FESTEGGIA I 50 ANNI SUL PALCO DELL’ARENA
PER LA PRIMA VOLTA DOPO 100 ANNI, UNA RAPPRESENTAZIONE CON IL PALCO AL CENTRO
«Non è un concerto, è una forma di festa e questo video lo dimostra bene». Claudio Baglioni è entusiasta del “corto” che gli hanno preparato per presentare il suo “Al Centro” (andato in onda su Raiuno qualche giorno fa), un big show che debutta all’Arena di Verona questo week end e si allungherà per altre 39 date durante i prossimi mesi a venire (periodo del Festival di Sanremo escluso).
«Mi hanno fatto vedere l’anteprima di questo corto due o tre giorni fa e non ero a conoscenza delle tante presenze di attori e comedian. Hanno fatto tutto a mia insaputa».
I personaggi di cui parla Claudio sono Diego Abatantuono, Sabrina Impacciatore, Giorgio Panariello, Isabella Ferrari, Claudia Gerini, Neri Marcorè, Valeria Solarino, Vinincio Marchionni, Paola Cortellesi, Edoardo Leo, Vittoria Puccini, Michelle Hunziker, Rocco Papaleo, Ambra Angiolini, Luca Argentero, Marco Giallini, Alessandro Preziosi, Simona Cavallari, Ficarra e Picone, Pier Francesco Favino e Milena Mancini.
«Ho scritto un brano strumentale con accenno di coro perchè dopo 50 anni di lavoro, vita, musica mi è sembrato come se avessi formato un grandissimo coro di tante voci. Loro, voi, siete stati il mio compagno di viaggio e le tante persone che mi hanno permesso di farlo sono coloro che mi fermano e dicono: “sono cresciuto con le tue canzoni” e anche se io rispondo i sempre: poteva andarti meglio ma anche peggio, di fatto devo la mia vita al pubblico. Sono nato in periferia e ho pensato che questo non potesse essere un concerto qualsiasi e per la prima volta vede una festa di questo tipo».
Sono più di 100 anni che l’Arena non vedeva rappresentazioni con il palco al centro. «L’Arena era stata fatta passare da anfiteatro a teatro. Noi siamo in grado di far vivere e occupare questo monumento per intero».
Per la prima volta nella vita artistica di Baglioni ci sarà una scaletta cronologica e le canzoni sono cantate seguendo la linea di incisione e cioè da quando sono state scritte e pubblicate. «La difficoltà è stata quella di mettere insieme questa playlist perchè ho scritto 400 canzoni e qui ne porto “solo” 35. Certo c’è qualche dolorosa assenza ma ce ne faremo una ragione e poi dopo tre ore di concerto anche il cantante puzza e deve smettere».
L’altra grande novità è che per questo tour c’è anche un ritorno alle origini è il «total show». Una delle tante sorprese dello spettacolo è la scenografia di questo palco centrale che vede la visione a 360°.
«Questa volta ho chiamato a disegnare il mio spettacolo il più bravo: Giuliano Peparini. La prima volta che feci uno spettacolo con il palco centrale fu nel 1991 allo stadio Flaminio e nel 1998 all’Olimpico. Allora era presente anche Giuliano che iniziava la sua carriera. Un segno? Chi lo sa ma lui si è preso la briga della regia teatrale illustrando i brani con dei quadri».
Giuliano Peparini, chiamato in causa è felice di tirare fuori i suoi ricordi: «ero al concerto di Roma vent’anni fa e nella mia testa c’è sempre stata la voglia di lavorare con Claudio. Sono cresciuto con lui e mi sono portato appresso le sue canzoni anche quando ho lavorato all’estero. Quello che vedete è uno spettacolo con più di 150 artisti in scena e ballerini che arrivano anche dalle scuole di Verona e Padova».
Non è mancata la dichiarazione di Ferdinando Salzano promoter e manager di Claudio Baglioni con il quale da almeno un anno e mezzo sta lavorando a questo show.
«È un evento unico da tutti i punti di vista e, fatemelo dire, l’Arena di Verona per la prima volta e sulle gradinate sarà tutta numerata, in pratica abbiamo mappato l’Arena. Sui numeri siamo a 450 mq di palco ed è tutto qui, da vedere. 21 musicisti con capacità polistrumentistiche invidiabili con due quartetti di fiati e archi garantiscono una qualità unica».
Nel finale di chiacchierata alcune notizie sparse: «il finalone di questo tour a Verona? Perchè no? Anzi faremo di tutto per chiudere il cerchio nella città da dove partiamo» Qualcuno chiede se tra tour e Festival di Sanremo ci sarà spazio anche per un nuovo album: «ho un album in lavorazione che ho sospeso per quello che devo fare; sto lavorando con Celso Valli siamo a buon punto ma nel momento in cui ho deciso per Sanremo ho frenato la pubblicazione. Dal vivo comunque non farò nessuna delle canzoni nuove. Tutto sarà uguale a quello che ho fatto a Verona ma nei posti più piccoli ci saranno forse meno ragazzi su palchi più piccoli. Per il resto: divertiamoci».
(da “La Repubblica“)
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