BASILICATA, IL CANDIDATO DEL CAMPO LARGO LACERENZA: “ME LO HANNO COMUNICATO AL TERMINE DI OTTO OPERAZIONE CHIRURGICHE: MAI FATTO POLITICA, MI HANNO SCELTO PERCHE’ SONO PRAGMATICO”
IL PRIMARIO DI OCULISTICA DEL SAN CARLO DI POTENZA CHE ALLE 5,45 E’ GIA’ IN OSPEDALE E CHE E’ RIUSCITO AD ABBATTERE LE LISTE DI ATTESA: “UN MIO OBIETTIVO? CHE I GIOVANI LAUREATI LUCANI NON SIANO PIU’ COSTRETTI A EMIGRARE ALTROVE”
Domenico Lacerenza, primario di oculistica all’ospedale San Carlo di Potenza. Con lei i progressisti in Basilicata possono cominciare finalmente a vedere la vittoria alle elezioni del 21 e 22 aprile?
“Voglio far vedere che c’è la possibilità, in questa regione, di tirar fuori potenzialità che solo parzialmente sono espresse. E l’obiettivo è vederla sorridere, perché qui non si sorride più tanto”.
Originario di Barletta ma residente a Venosa, sessantasei anni, una lunga esperienza come direttore di dipartimento nelle aziende sanitarie lucane e consulente dell’assessorato regionale alla Sanità, trentamila interventi chirurgici all’attivo, due figli che per lui sono un pezzo del suo programma, riportare i ragazzi lucani che sono andati via: uno lavora a Barcellona, l’altro studia a Ferrara.
Ecco chi è il candidato alla presidenza della Regione Basilicata che tenterà di sfidare l’uscente Vito Bardi, di Forza Italia. Con lui Il Partito democratico, il movimento “Basilicata Casa Comune” di Angelo Chiorazzo, i Cinquestelle, l’Alleanza Verdi-Sinistra, +Europa.
Dottore, quando ha scoperto di essere candidato?
“L’ho saputo ieri pomeriggio, poche ore prima che la notizia diventasse di dominio pubblico”.
Dove si trovava?
“Fino alle 15 stavo facendo il mio lavoro. Mentre uscivo dall’ospedale, come faccio tutti i giorni, dopo aver fatto otto interventi chirurgici di alta specialità, mi è arrivata la telefonata. Posso puntualizzare che io non ho fatto niente”.
Niente per proporsi come candidato?
“Assolutamente. Hanno ritenuto che io sia la persona giusta e ne prendo atto. Questo mi carica di responsabilità che spero di riempire di massimi contenuti”.
Davvero non ha mai fatto politica prima?
“Mai, glielo assicuro. Certo, ho delle importanti amicizie con tanti politici di quest’area, in particolare con Vito De Filippo, l’ex presidente della Regione. Forse sarà stato lui una delle figure che avrà spinto, penso. Con Chiorazzo ci siamo visti oggi la prima volta, ho avuto il piacere di conoscerlo. Avrà fatto una valutazione, se ha puntato sulla mia figura, e gli sono molto riconoscente”.
Come si sente?
“Da stasera mi sto catapultando in un’esperienza nuova, in un impegno civile e sociale importante. Lo faccio perché nella mia attività, interagendo con tantissimi pazienti, tocco con mano le tante situazioni critiche che vivono i cittadini di questa regione”.
Quali la preoccupano di più?
“Innanzitutto la sanità, le liste d’attesa infinite che noi, invece, con un’organizzazione oculata siamo riusciti ad abbattere. E poi il dramma dei giovani che sono costretti ad andar via”.
E’ totalmente estraneo alla politica. Ma farà parte almeno di qualche associazione…
“No, non ho neanche hobby. Ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace tantissimo. Mi alzo la mattina alle 5, all’ospedale arrivo alle 5.45. Parto da Venosa e faccio con piacere ogni giorno tutti questi chilometri. E siccome lavoro full time, non ho il tempo di fare altro”.
Ha all’attivo tanti interventi chirurgici. L’hanno scelta perché è un bravo medico?
“Non credo solo per questo. Nella sanità ho svolto ruoli anche di tipo dirigenziale in momenti di oggettive difficoltà. Non solo al San Carlo di Potenza, ma anche a Venosa, Chiaromonte, Melfi e in altri centri della Basilicata. Nel 2015 quando arrivai a Venosa riuscimmo a effettuare 4500 interventi, 1500 dei quali da fuori regione. In molti casi siamo riusciti a diventare competitivi con le strutture private”.
Il suo nome è spuntato nel tavolo delle trattative tra Chiorazzo, Elly Schlein e Giuseppe Conte. Conosce i due leader nazionali?
“Non ho mai avuto l’onore. Se hanno avuto buone informazioni su di me è perché sono un pragmatico. Se vinceremo? Se andremo avanti metteremo a fuoco problemi e soluzioni. Come ho sempre fatto”.
(da La Repubblica)
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