BEPPE GRILLO E LE SCUSE MAI ARRIVATE A ILARIA CAPUA
I MEDIA DEVONO CHIEDERE SCUSA PER LE BUFALE, MA I GRILLINI SONO ESENTATI… IL POST DELLA CHIMIENTI FATTO SPARIRE
“Nella vita di errori se ne fanno tanti, e chiedere scusa è doveroso per chi svolge un ruolo di servizio.Quando ho sbagliato mi sono sempre scusato, e non mi formalizzo se a segnalarmi un errore è una parte politica. Quindi fallo pure senza problemi. Aspetto con pazienza. E però — già che ci sono — ricambio in anticipo e ti segnalo un caso in cui a chieder scusa dovrebbero essere sia alcuni media sia il tuo movimento. È il caso di Ilaria Capua, una signora che illustra il nostro paese e che è stata infamata ingiustamente da giornalisti e da parlamentari suoi colleghi, e segnatamente dagli eletti m5s. Chiunque voglia può trovare sul web tutta la sua storia, se interessato. Che ne dici, Beppe, vuoi dare il buon esempio, senza bisogno di tweet, post e hashtag #ChiedeteleScusa?
Di cosa sta parlando Mentana?
Della vicenda di Ilaria Capua, scienziata e all’epoca parlamentare di Scelta Civica e presidente della Commissione Cultura coinvolta dapprima e poi scagionata nella vicenda di un’indagine per traffico di virus.
Quando la Capua venne scagionata si dimise .
Paolo Mieli sul Corriere della Sera scrisse che Silvia Chimienti del M5S, che aveva chiesto le dimissioni, aveva poi telefonato alla Capua per “esprimerle il proprio rammarico” per la posizione espressa due anni prima:
Un ultimo elemento di questa vicenda può offrire uno spunto di riflessione al mondo della politica. Ieri all’alba la parlamentare del Movimento Cinque Stelle di cui si è detto poc’anzi, Silvia Chimienti (quella che aveva chiesto le dimissioni immediate) ha telefonato oltreoceano alla Capua per esprimerle il proprio rammarico per la sua presa di posizione di oltre due anni fa. Lei lo ha fatto. Altri no.
Ma sulla bacheca della pagina Facebook di Silvia Chimienti e sul sito del MoVimento 5 Stelle c’era un comunicato in cui si diceva tutt’altro:
Ci rallegra la notizia del proscioglimento della deputata e collega e in commissione Cultura Ilaria Capua dall’accusa di essere coinvolta in un presunto traffico illegale di virus. Umanamente non potevamo che sperare che la vicenda si concludesse con un esito positivo e così è stato, per cui auguriamo a Capua di superare quanto prima le difficoltà e le angosce che le sono derivate a causa di questa vicenda.
Al contempo però non possiamo condividere alcuni giudizi espressi da Capua nei nostri confronti e rispedire al mittente le accuse che ci sono state rivolte da alcuni suoi colleghi di partito.
Quando, nel 2014, la deputata di Scelta Civica venne iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Roma noi chiedemmo soltanto una cosa: che Capua lasciasse il ruolo di vice presidente della commissione Cultura. Questo per due ragioni: il primo di opportunità politica, il secondo perchè eravamo già privi della presidenza, a causa delle note vicende che avevano coinvolto Giancarlo Galan e, dunque, la situazione rispetto alle cariche di commissione presentava una situazione critica.
Dunque, nessun giustizialismo, attacco violento o ostracismo da parte nostra nei confronti della collega. Un fatto comprovato anche dall’atteggiamento tenuto nei suoi confronti negli ultimi due anni: più di una volta in commissione c’è stato infatti modo di confrontarci positivamente e di collaborare con la collega.
Ovvero ci si rallegrava per il proscioglimento ma contemporaneamente si precisa che si respingono le accuse “rivolte da colleghi di partito” della Capua, ribadendo che all’epoca il M5S chiese “soltanto” le dimissioni da vicepresidente della Commissione cultura.
Il che pare leggermente diverso dall’”esprimere il proprio rammarico per la presa di posizione” dell’epoca.
Curioso, no?
E altrettanto curioso è chela Chimienti abbia cancellato dal suo sito il post (ancora per qualche giorno raggiungibile via cache di google) in cui chiedeva le dimissioni della Capua dalla commissione cultura.
(da “NextQuotidiano”)
Leave a Reply