BERLUSCONI ESULTA PER LA SCONFITTA DELLA LE PEN, UNA LEZIONE PER SALVINI E LA MELONI
ORA ANCHE TOTI SI SMARCA DAI SOVRANISTI: “OCCORRE RINNOVARSI, LA DESTRA SOVRANISTA NON VINCE, SE NON SI CREA QUALCOSA DI NUOVO ARRIVERA’ ANCHE IN ITALIA UN MACRON E FINIREMO MARGINALIZZATI”
Un sospiro di sollievo ha accolto, dalle parti di Arcore, il primo verdetto degli elettori francesi. Non perchè Macron rappresenti agli occhi di Berlusconi il candidato ideale, tuttavia l’esito più rovinoso dal punto di vista del Cav è quello per cui tifava e tifa apertamente Salvini, cioè un trionfo politico della Le Pen.
Anche se per scaramanzia non lo diranno mai, è previsione del giro berlusconiano che Marine non avrà scampo nemmeno nel ballottaggio.
Ciò significa che la Francia resterà ancorata all’Europa e che l’Unione non crollerà .
Ma se l’Unione non cadrà per effetto della spallata lepenista, pure la Lega e i «sovranisti» di casa nostra dovranno necessariamente darsi una calmata: questo, perlomeno, è l’argomento che rende ottimisti i berlusconiani nella lunga lotta per la supremazia del centrodestra.
In un certo senso, a desiderare la sconfitta populista sono soprattutto quanti desiderano accordi con la Lega in vista delle prossime elezioni politiche, perchè così Salvini avrà meno argomenti da far pesare, anzi nel nome del realismo dovrà pur rendersi conto che l’estremismo non è vincente, senza i moderati non andrà da nessuna parte e, comunque, il tema europeo non potrà essere utilizzato per dividere le forze del centrodestra.
Giovanni Toti, governatore della Liguria ma anche trait d’union tra le varie anime del centrodestra, prende le distanze dai sovranisti: «La gente vuole novità », spiega, «in meno di un anno Macron ha fatto un partito che supera quelli tradizionali». Ciò detto, la destra-destra «da sola è testimonianza e non ha la forza di vincere».
Il che rappresenta, agli occhi di Toti, una lezione politica da trasferire in Italia, dove il centro-destra «deve al più presto unirsi in qualcosa di nuovo, sennò arriverà un Macron italiano che marginalizzerà tutti gli altri».
Col risultato di far piangere tutti coloro che oggi cantano vittoria.
Ugo Magri
(da “La Stampa”)
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