BERLUSCONI PONE LA FIDUCIA “SENZA VOTI TUTTI A CASA”, MA A CASA RISCHIA DI ANDARCI LUI, DOPO UN GIRO IN TRIBUNALE
E’ LA DIMOSTRAZIONE CHE NON HA RAGGIUNTO QUOTA 316 SENZA I FINIANI… DOMANI O RESTA NEL VAGO SUL PROGRAMMA E FORSE SE LA CAVA O CONTINUA A DISCRIMINARE I FINIANI E ALLORA SI PRENDERA’ LA RESPONSABILITA’ DELLA CRISI
“Silvio Berlusconi ha convocato per domattina il Consiglio dei ministri per porre la questione di fiducia” alla Camera dopo il suo intervento, ha riferito il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti.
Una decisione, riferiscono alcuni dei partecipanti al vertice a palazzo Grazioli, motivata dallo stesso premier come una necessità per fare chiarezza, da privilegiare rispetto a un mero calcolo numerico.
Alcuni dei partecipanti al vertice con Berlusconi riferiscono che la decisione sia stata dettata anche dalla volontà di evitare che domani ci possano essere diversi voti su parti separate e anche diversi documenti, alla luce delle indiscrezioni che ipotizzavano la presentazione di un documento alternativo da parte dei finiani.
Ma la scelta sembra avere ricompattato il Fli, che rimanda ogni decisione a dopo il discorso alla Camera.
Ma precisa che voterà solo i punti contenuti nel programma di governo.
Quasi una minaccia che Fabio Granata spiega così: “Se nella fiducia ci mettono cose che non sono nel programma, noi non la votiamo perchè non è una fiducia verso il premier ma verso il programma”.
Detto questo, Granata osserva che porre la fiducia “non è una scelta improntata a una grande sicurezza sui numeri. Dà l’idea che, forse, ancora una volta si tratta di calcoli sbagliati”.
E comunque, “non si può andare avanti solo con una maggioranza numerica – conclude – serve una maggioranza politica”.
Il premier ha fallito la campagna acquisti e anche il tentativo di dividere i finiani.
“Sì, il Cavaliere ha capito che i suoi 316 voti non li trova – è la riflessione di molti- “Così con la fiducia raggruppa tutti, e per questo sarà un discorso conciliante”
Il primo intervento di Berlusconi è fissato per le 11 di mercoledì mattina, poi è previsto un dibattito che si concluderà alle 18 quando toccherà al premier replicare.
A quel punto, se si decidesse di votare la fiducia subito ci sarebbe ancora un’ora di dichiarazioni di voto sulla fiducia, quindi la prima e al seconda chiama per appello nominale.
Se la fiducia passa con il voto dei finiani, perchè il premier fa un discorso conciliante, sarà una vittoria di Fini.
Se non passa perchè il premier fa un discorso di rottura, la responsabilità sarà sempre solo sua.
“Senza voti tutti a casa” ha detto Silvio.
In realtà l’unico che andrebbe a casa sarebbe solo lui.
Chi ha detto che si andrebbe ad elezioni?
Magari prima di andare a casa, potrebbe dover andare a testimoniare ai suoi processi.
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