BERLUSCONI PUNTA SUI MERCENARI: UN “GRUPPO DI RESPONSABILITA'” ALLA CAMERA CHE APPOGGI IL GOVERNO
SONO CANI SCIOLTI DEL GRUPPO MISTO: ALCUNI RECUPERABILI GARANTENDO POSTI DI SOTTOGOVERNO… OBIETTIVO QUOTA 20, MA FINORA LA CAMPAGNA ACQUISTI STA ANDANDO MALE….ECCO I NOMI DEI PAPABILI
L’obiettivo è creare la cosidetta “area di responsabilità ” contraria al voto anticipato che si estrinsecherebbe in un nuovo Gruppo parlamentare composto in gran parte da deputati che già votano con la maggioranza e da coloro che sono ancora incerti sul da farsi e che fino ad oggi votavano contro il governo. Se si arriva a 20, ecco nuovi posti remunerati nelle varie commissioni, auto blu, privilegi, rimborsi, presidenze. E la promessa di posti di sottogoverno per i più riottosi, oltre alla promessa di ricandidatura.
Per ora esiste solo il potenziale capogruppo, il repubblicano Francesco Nucera, lunedì a rapporto ad Arcore, che ha sempre votato peraltro per il governo.
Chi ha aderito al progetto è il gruppo di “Noi Sud”, cinque deputati che non c’entrano nulla con la Poli Bortone, ma sono quelli fuoriusciti tempo fa dall’Mpa di Lombardo e sono capitanati dal sottosegretario Vincenzo Scotti e che già votano per il governo.
Niente da fare invece per l’Mpa di Lombardo che mantiene l’asse con Fini: voteranno sì alla fiducia sui cinque punti, come i finiani, ma nulla di più, il loro progetto con Fini al Sud è ormai messo a punto ( in Sicilia un terzo polo è quotato al 33% come primo partito).
Poi ci sono i possibilisti come i tre ex diniani liberaldemoratici Tanoni, Melchiorre e Grassano: per ora si astengono, sperando di alzare il prezzo.
Da segnalare che la Melchiorre ha già cambiato tre partiti, Grassano è l’ex leghista sotto processo per aver sottratto 700.000 euro alle casse del comune di Alessandria.
Vota già a favore del governo anche Francesco Pionati dell’Adc, cambierebbe poco la sua adesione al nuovo gruppo.
La proposta è stata respinta invece dai due deputati della Svp e dal valdostano Nicco.
Stesso discorso da un paio di deputati eletti all’estero.
Considerando che tra i finiani non vi sono defezioni, il premier spera di agganciare Cuffaro e un paio di Udc, ma anche qua Casini pare abbia buoni argomenti per respingere l’attacco.
Insomma la pattuglia dei mercenari rischia di sciogliersi prima ancora della battaglia.
Vale la pena ricorrere a questi metodi?
Per una destra seria, assolutamente no.
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