BERLUSCONI STOPPA BERTOLASO: “NON ANDARE DA RUTELLI”
MARCHINI GONGOLA: “SONO L’UNICO CANDIDATO INDIPENDENTE”
È stata una telefonata di Silvio Berlusconi in persona a far desistere Guido Bertolaso dal proposito di partecipare all’iniziativa dell’ex-sindaco della Capitale Francesco Rutelli, che si è svolta in mattinata al’Auditorium della Conciliazione e ha visto la presenza di tutti gli altri candidati a sindaco (a parte Francesco Storace).
Una defezione che è maturata negli ultimissimi minuti, visto che l’ex-Capo della Protezione civile aveva ribadito, ancora ieri sera, la propria partecipazione all’evento e risultava in scaletta stamani.
Dallo staff del diretto interessato si è giustificata l’improvvisa defezione con “altri impegni” sopravvenuti, ma è evidente che la scelta è legata alle polemiche degli ultimi giorni, che vedono un Bertolaso già sotto pressione a causa della malcelata perplessità di di Matteo Salvini sulla sua candidatura, tramutatasi in aperto scetticismo dopo le esternazioni pro-Rom dell’aspirante sindaco.
Anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, nella giornata di ieri avrebbe consigliato a Bertolaso di non andare alla kermesse rutelliana, e non è un caso se anche oggi Salvini ha rincarato la dose, affermando che “a Roma ci sono problemi” e che interpellerà i romani tra una settimana per chiedergli “cosa pensino dei Rom” (unico argomento leghista).
Il padrone di casa Rutelli ha poi confermato all’Huffington che “Bertolaso ha avuto uno stop autorizzativo”.
Nemmeno le affermazioni in cui ha detto di preferire Giachetti a Storace e a Marchini hanno di certo aiutato Bertolaso, sulla cui assenza ha preso la palla al balzo Alfio Marchini, per rivendicare l’indipendenza della propria candidatura.
“Vedo che c’è gente — ha detto Marchini – che non venuta qui perchè il capo di un partito gli ha detto di non andare, e ha obbedito. Io invece vi chiedo – ha aggiunto — di ragionare con la vostra testa”.
Marchini rafforza dunque il profilo di candidato bipartisan, rivolgendosi in termini lusinghieri al padrone di casa Rutelli, che a suo avviso “ha segnato uno spartiacque” nella storia recente della Capitale e invitando a sostenere la sua candidatura anche quanti hanno votato Pd nelle scorse tornate elettorali.
Sul fronte del centrosinistra, presenza-lampo da parte del principale candidato Pd alla primarie Roberto Giachetti, che è passato a salutare il suo amico Rutelli, non è intervenuto dal palco, ma ha avuto il tempo di lanciare una stoccata a Fassina (anch’esso presente), affermando che “sta cercando un alibi perchè vuole, ovviamente, far perdere il centrosinistra. Io sono in campo perchè vinca”. Presenti anche gli altri candidati di centrosinistra Roberto Morassut, Domenico Rossi e il verde Gianfranco Mascia, salito sul palco con un orso gigante in pelouche.
In sala anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin (con bebè), che a margine ha annunciato una “sorpresa”, e cioè la nascita a breve di un soggetto di centrodestra totalmente nuovo, dato che la coalizione, “come la abbiamo conosciuta negli ultimi 20 anni, non esiste più”.
Voleva partecipare in platea, ma non è riuscita a farlo, la deputata del Pd Ileana Argentin, disabile, che ha definito “vergognosa” la mancanza di accessibilità alla platea dell’Auditorium, proprio mentre all’interno si sottolineavano i ritardi di Roma rispetto alle altri capitali europee sotto questo punto a altri punti di vista, tra cui la diffusione della banda larga.
Inutile aggiungere che la sala non era provvista nè di wi-fi, nè di connessione Adsl.
(da “Huffingtonpost”)
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