BERSANI ROTTAMA RENZI, CON OLTRE IL 60% CORRERA’ PER DIVENTARE PREMIER: ORA IL PDL DOVRA’ TROVARE UN ALTRO CANDIDATO
PER RENZI “E’ STATO BELLO PROVARCI”, MA SE NE SONO ACCORTI: IL MESTO RITORNO AD ARCORE
Pier Luigi Bersani vince le primarie del centrosinistra e sarà il candidato premier alle prossime elezioni politiche.
Con oltre i due terzi dei seggi scrutinati, il segretario del Partito democratico ottiene al ballottaggio oltre il 60 per cento dei voti mentre il sindaco di Firenze Matteo Renzi si ferma di poco sotto il 40 per cento.
«È un risultato inaspettato nelle proporzioni» commenta in serata Bersani, parlando al teatro Capranica di Roma.
Il segretario riconosce a Renzi il contributo «fresco» dato alle primarie.
Poi indica i primi obiettivi: «Dare un profilo di governo e di cambiamento al centrosinistra e predisporre gli spazi per dare voce alla nuova generazione».
Il sindaco di Firenze riconosce la sconfitta su Twitter appena un quarto d’ora dopo l’uscita dei primi dati: «Era giusto provarci, è stato bello farlo insieme. Grazie di cuore a tutti».
Più tardi, parlando alla Fortezza da Basso, nel capoluogo toscano, il sindaco rivolge i complimenti a Bersani.
E sottolinea: «La sua è una vittoria netta, che nessun discorso sulle regole può compromettere».
«È stata una partita bellissima, ma qui finisce – aggiunge -. Torno a fare quello che ho sempre fatto, il militante del Pd e il sindaco di Firenze, con il sorriso sulle labbra».
Nichi Vendola, leader di Sinistra Ecologia Libertà , candidato alle primarie e terzo al primo turno, è tra i primi a commentare i risultati: «Il segno prevalente del voto del nostro popolo è un’uscita a sinistra» dice in onda su a La7.
«Sono rilassato, ora posso lavorare tranquillamente senza dare battaglia», reagisce Massimo D’Alema.
E riconosce a Renzi di essere «una risorsa».
«Non so quanta parte del suo consenso venga dal Partito democratico – precisa – ma è importante che adesso il sindaco lo mobiliti in vista delle elezioni».
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