BOCCIATO L’EMENDAMENTO GATOR MA IL PATTO DEL NAZARENO PERDE PER STRADA 70 VOTI
LA LEGGE TRUFFA PASSA PER UN PELO NONOSTANTE IL SOCCORSO AZZURRO
In aula a palazzo Madama è cominciata la votazione degli emendamenti.
La modifica presentata dall’esponente della minoranza Miguel Gotor, che puntava a modificare la proporzione tra nominati ed eletti con il sistema delle preferenze a favore di questi ultimi, è stata bocciata con 170 voti contrari: i sì sono stati 116, 5 le astensioni.
L’emendamento, sottoscritto da 29 senatori dem, era stato al centro della spaccatura tra minoranza e la linea di Matteo Renzi.
La proposta avrebbe legato l’entrata in vigore dell’Italicum all’approvazione della riforma costituzionale (attualmente in discussione alla Camera) che supera il bicameralismo perfetto.
Oltre alla cancellazione dei capilista bloccati, l’emendamento avrebbe stabilito al 40% la soglia per il premio di maggioranza (in un testo 1 stabilita al 37%) da assegnare alla lista e lo sbarramento al 3% (mentre nella versione iniziale era fissato all’8%), come prevede l’accordo di maggioranza.
Il Senato ha respinto anche il secondo emendamento Gotor: la proposta è stata bocciata con 168 no, 3 astensioni, mentre 108 senatori hanno votato a favore.
Ricordiamo che i senatori sono 315 più 6 senatori a vita e la soglia di maggioranza è fissata a 162, quindi si è arrivati a pochi voti in più.
Il governo partiva da 175 voti teorici (Pd, Ncd, Scelta civica e parte del Gruppo delle autonomie). A favore del governo anche i 60 senatori di Forza Italia e 3 ex grillini. In teoria il governo quindi doveva arrivare a circa 240 voti, ne ha persi circa 70 per strada.
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