BOCCIATURA DEFINITIVA: “VIOLATA REGOLA DEL DEBITO”
MINACCIA D’AUSTERITà€: SI APRE LA PROCEDURA DI INFRAZIONE
La Commissione europea ha definitivamente bocciato il documento programmatico di bilancio del governo italiano per il 2019. Lo si apprende al termine della riunione del collegio dei commissari. L’esecutivo comunitario ha anche adottato il rapporto sul debito, aprendo così la strada a una procedura per deficit eccessivo nelle prossime settimane.
Nel suo rapporto sul debito italiano, la Commissione ha scritto: “La nostra analisi di oggi – rapporto 126.3 – suggerisce che il criterio del debito deve essere considerato non rispettato. Concludiamo che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è quindi giustificata”.
La manovra italiana vede un “non rispetto particolarmente grave” delle regole di bilancio, in particolare della raccomandazione dell’Ecofin dello scorso 13 luglio.
È con “rammarico” quindi che Bruxelles “conferma” la sua precedente valutazione della bozza del bilancio dell’Italia.
La Commissione europea è giunta alla conclusione che “l’apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul deficit è giustificata”.
Lo conferma il vicepresidente responsabile per l’Euro, Valdis Dombrovskis, durante una conferenza stampa. “Abbiamo riesaminato il rispetto dell’Italia degli obblighi sulla riduzione del debito e l’analisi di oggi, il nostro rapporto articolo 126.3, suggerisce che il criterio del debito dovrebbe essere considerato come non rispettato”, ha spiegato Dombrovskis.
“Oggi confermiamo la nostra valutazione che il documento programmatico di bilancio è in violazione particolarmente grave rispetto alle raccomandazioni” indirizzate all’Italia, ha aggiunto Dombrovskis.
“Il 13 luglio il Consiglio aveva raccomandato all’Italia di ridurre il suo deficit strutturale dello 0,6% di Pil ne 2019”, mentre nel documento programmatico di bilancio rivisto presentato dal governo “il deficit strutturale vedrebbe un aumento di circa l’1% del Pil il prossimo anno. Questi numeri parlano da soli”.
Dombrovskis ha continuato: “In una situazione di debito molto alto, l’Italia sta essenzialmente pianificando una spesa aggiuntiva significativa, invece della necessaria prudenza di bilancio. Inoltre, voglio dire che l’impatto di questa manovra sulla crescita sarà probabilmente negativo dal nostro punto di vista. Non contiene misure significative per rafforzare il potenziale di crescita, anzi, possibilmente il contrario”.
Il vicepresidente della Commissione Ue ha poi spiegato: “Il debito italiano rimarrà attorno al 131% per i prossimi due anni. Non vedo come perpetrare questa vulnerabilità potrebbe aumentare la sovranità economica. Invece, credo che porterà nuova austerity. Con quello che il Governo italiano ha messo sul tavolo, vediamo un rischio che il Paese cammini nel sonno verso l’instabilità . Spero che questo rischio sia evitato”.
Se dalle tensioni sui mercati legati alla manovra italiana ci sarà un contagio alla stabilità di tutta l’eurozona, “ora” quest’ultima “ha strumenti sufficienti a far fronte agli shock” grazie ai provvedimenti presi in seguito alla crisi, con una “cassetta degli attrezzi sostanzialmente rafforzata”.
Così Dombrovskis a chi gli chiedeva se ci fosse già un contagio dall’Italia. “Al momento c’è solo un piccolo effetto spillover su alcuni Paesi, ma continuiamo a monitorare”, ha aggiunto.
(da agenzie)
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