BROGLI ALLE PRIMARIE PD, QUI COSENZA: “PIU’ 150, 150, 50 E FACCIAMO CONTENTI TUTTI”
E NELLA SEZIONE 4 I VOTANTI PASSANO DA 51 A 230
In un seggio di Cosenza, durante le primarie del Pd, ha vinto la mozione “contenti tutti”: aggiungiamo 150 voti bonus a Cuperlo, 150 a Renzi e 50 a Civati.
Peccato che al momento di aumentare i voti, i promotori della mozione-tarocco si siano resi conto di un particolare: “I due euro per ogni scheda, chi li mette?”.
E si parla di 350 voti fantasma, mica spicci. Allora meglio ridurre.
“Facciamo 70 a Cuperlo, 70 a Renzi e 30 a Civati”. Così risparmiamo tutti.
Il racconto di uno basito scrutatore pro Civati non è rimasto circoscritto al seggio numero 4 di via Popilia, a Cosenza.
Ma è andato a finire dritto sul tavolo della commissione regionale (quella provinciale ha bocciato il ricorso), che valuterà se annullare o meno le elezioni in quel seggio. Anche perchè lo scrutatore Francesco Bruno, il civatiano, ha raccontato un altro particolare: all’inizio i renziani hanno accusato i cuperliani di aver inbucato, prima dell’apertura del seggio, schede pro-Cuperlo in un doppiofondo.
Il trucco, degno di David Copperfield, non è piaciuto.
Ma un punto d’incontro lo si è trovato: voti bonus per tutti.
Bruno chiude sconsolato la denuncia: “Gli iscritti al Pd che hanno votato vengono fatti passare da 51 a circa 230, in modo da risparmiare la quota di due euro per i voti fittizi. La restante somma per coprire i voti viene versata dai rappresentanti delle mozioni Cuperlo e Renzi”
Non è l’unico caso di presunti brogli a Cosenza: Giuseppe Caporale, garante regionale della mozione pro Civati, ha chiesto l’annullamento di un’altra votazione alla commissione provinciale del Pd. Bocciato.
Caporale non ha mollato: ora toccherà alla commissione regionale valutare il caso. Anche nel seggio 5 è un civatiano, Costantino Covelli, ad aver notato qualcosa di strano il giorno dell’Immacolata.
In quel seggio, allestito in un centro anziani, hanno votato in più di 900.
Un po’ troppi per i registri, che non avrebbero potuto contenere tanti nominativi. Lì ha vinto Cuperlo, che in città ha incassato 1300 voti e ha battuto Renzi di circa 300 lunghezze. Civati ne ha presi poco più di 200.
Covelli ha seguito le operazioni a urne aperte. Poi, in serata, dopo la chiusura, ha chiamato Caporale.
Insieme sono andati alla federazione provinciale di Cosenza. Volevano controllare meglio i registri, nel frattempo portati da altri.
Dovevano essere lì, ma non c’erano, spiegano ora Caporale e Covelli. Che fine hanno fatto? Si sono materializzati il giorno successivo.
Dall’area Cuperlo e Renzi, a Cosenza, rispediscono le accuse al mittente, facendo notare che in via Popilia, il verbale di chiusura del seggio è stato sottoscritto anche da un civatiano.
I renziani spiegano di aver mandato ai seggi “vigilantes”, perchè “qui può succedere di tutto”.
L’ultima parola spetta alla commissione regionale.
Emmanuele Lentini
(da “il Fatto Quotidiano“)
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