CANTONE, ESPOSTO SULLA RAGGI PER LE CONSULENZE ALLA ASL NON DICHIARATE: IPOTESI FALSO IDEOLOGICO IN ATTO PUBBLICO
IL REATO PREVEDE FINO A SEI ANNI DI CARCERE
Proprio l’Anac di Raffaele Cantone, baluardo di incorruttibilità spesso usato come scudo e solido rifugio dal Movimento 5 stelle, rischia di inguaiare le sorti di Virginia Raggi.
Già , perchè l’Autorità anticorruzione ha presentato un esposto sulle consulenze alla Asl di Civitavecchia (firmate da un dirigente che è, casualmente, anche la madre della deputata M5s Marta Grande) non dichiarate dall’allora consigliere comunale se non dopo il deflagrare del “caso scontrini” che ha portato alla caduta di Ignazio Marino.
Scrive Ilario Lombardo su La Stampa
La Procura di Roma apre un fascicolo dopo l’esposto presentato da tale Associazione nazionale Libertà e Progresso, considerata vicina al Pd. Il fascicolo è un atto dovuto, spiegano i magistrati, senza indagati e senza ipotesi di reato. Ma è solo la prima scossa. La successiva, che in molti sanno arriverà , è firmata dall’Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone chiamata a vigilare su eventuali violazioni delle norme sulla trasparenza.
L’Anac prova a fare chiarezza con un’indagine. Infine, spedisce un’altra segnalazione in Procura. Questa volta però il peso è totalmente diverso.
Perchè potrebbe prefigurare la formulazione di un’accusa precisa: la sindaca di Roma rischia un’indagine per falso ideologico in atto pubblico.
La pena arriva fino a sei anni di carcere. Saranno i magistrati a stabilire se le dimenticanze di Raggi siano un reato o meno.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply