CARTA STRACCIATISSIMA: ANCHE GIUGNO È STATO IL SOLITO BAGNO DI SANGUE PER I QUOTIDIANI ITALIANI
SE CONTINUA COSÌ, A COLPI DI 100 MILA COPIE PERSE OGNI ANNO, NEL GIRO DI UNA DOZZINA D’ANNI NON CI SARÀ PIÙ UNA COPIA DI CARTA IN CIRCOLAZIONE
Le vendite in edicola dei giornali quotidiani italiani nel mese di giugno confermano la crisi. Un altro dieci per cento del mercato si è dileguato. Se continua così, a colpi di 100 mila copie perse ogni anno, nel giro di una dozzina d’anni non ci sarà più una copia di carta in circolazione.
Che fine farà la più o meno libera ma abbastanza variegata informazione professionale nella nostra cara Italia? Resteranno le varie “Bestie” e i social network, roba buona per gli zombie di Beppe Grillo.
I risultati di questa auspicabile evoluzione sembrano purtroppo modesti. A fronte di poco più di 1,1 milioni di copie vendute in edicola nel giugno del 2022, gli abbonamenti digitali sono stati 439 mila, appena 25 mila in più sul 2021. Cioè: l’edicola vende un 10% in meno di copie di carta mentre quelle digitali non prendono momento, crescendo solo del 6%.
A fronte dei 25 mila abbonamenti in più, ci sono 126 mila copie perse in edicola. All’interno del numero ci sono miglioramenti e peggioramenti ma qui mi limito al dato complessivo.
Negli anni ‘60 e ‘70 i giornali erano dati per spacciati. Poi arrivò la legge 81 del 1981, che inaugurò un ventennio glorioso, si arrivò a vendere sette volte il numero di copie di oggi.
(da agenzie)
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