CASAL SAN NICOLA, SONO TANTI I RESIDENTI FAVOREVOLI AD ACCOGLIERE I PROFUGHI
“DOVEVAMO PORTARE DELE TORTE, ALTRO CHE SALUTI ROMANI”
“Vogliamo dare una mano in modo attivo. Dovevamo portare delle torte, accoglierli bene. Sono profughi che fuggono da una guerra, nel loro Paese in molti casi erano ricchi. Non sono disperati che vanno rubando. Ma se anche ci fosse questo rischio, non è generando situazioni come ieri che si risolvono”.
Così Aldo Zappalà , produttore tv e residente di Casal San Nicola, dove da ieri sono ospitati in una ex scuola 19 profughi.
Zappalà , che vive nella zona da 30 anni, fa parte di un gruppo di residenti che non si oppongono al centro di accoglienza.
“Siamo pratici – aggiunge – se loro arrivano e trovano gli imbecilli con il saluto romano, è proprio per quello che è successo ieri che si possono creare situazioni critiche. Già da tempo all’interno del vecchio comitato avevamo detto che siamo 20 famiglie a cui non va questa logica contro i centri d’accoglienza, siamo contrari al nimby. Questa situazione è di natura epocale, e dobbiamo essere contenti di non avere la guerra civile nel nostro Paese. Per eliminare situazioni come Mafia capitale bisogna evitare ghetti da 2000 persone, e il prefetto ha deciso di evitarlo dividendoli in gruppi da 100 persone. Questa è una zona isolata? Qual è la novità , ci viviamo da 20 anni – aggiunge – quale sarà il problema con 100 profughi? Ce l’hanno con i ‘diversi’.
La struttura è stata rimessa in ordine, lo stesso Gabrielli era ammirato. E’ stata sequestrata e poi dissequestrata. E’ una posizione ideologica quella di chi contesta”
(da “Huffingtonpost“)
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