Settembre 26th, 2008 Riccardo Fucile
DA LUGLIO A SETTEMBRE IL PETROLIO E’ SCESO DA 142 A 107 DOLLARI A BARILE ( 40% IN MENO) … MA IL PREZZO DELLA BENZINA E’ SCESO SOLO DEL 13%… DAL GIACIMENTO AL SERBATOIO IL PREZZO SALE DEL TREMILA PER CENTO, DA 5 CENTESIMI DI EURO A 1,4 EURO
Estrarre un litro di petrolio costa 5 centesimi di euro, ma arriva al serbatoio della
vostra auto al costo di 1,4 euro, un aumento che sfiora il 3.000%.
Fa un percorso tanto ricco che ci guadagnano tutti, dagli sceicchi ai produttori, dalle compagnie petrolifere alle raffinerie, dai trasportatori ai gestori della pompa. Più di tutti sicuramente gli speculatori e lo Stato italiano che, sul prezzo finale della pompa, si porta a casa 80 centesimi di euro in tasse.
L’Opec ha calcolato che, tra il 2002 e il 2006, i Paesi produttori hanno fatturato mediamente 410 miliardi di dollari l’anno. Meno dei governi del G7 che, con le tasse, hanno portato in cassa 460 miliardi. L’Italia da sola ben 130.
Il greggio rappresenta davvero l’oro nero per tutti i protagonisti della partita, tanto a pagare sono sempre gli automobilisti e gli altri consumatori. I prezzi di produzione sono davvero bassi, proprio per questo lo sviluppo di energie alternative marcia il passo.
Abbiamo parlato del prezzo medio di 5 centesimi, ma in Arabia Saudita tirarlo fuori costa solo 2 centesimi di euro, di più nel mare del Nord. Continua »
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Agosto 21st, 2008 Riccardo Fucile
IN ARRIVO UNA STANGATA DA 600 EURO ANNUI… OCCORRONO MISURE SERIE PER CALMIERARE I PREZZI DI CERTI GENERI DI PRIMA NECESSITA’, ALTRIMENTI TANTE FAMIGLIE SARANNO IN DIFFICOLTA’
Le previsioni sono chiare: appena il tempo di svuotare le valigie di ritorno dalle ferie e per gli Italiani si prospetta un autunno di forti aumenti di molti generi di prima necessità , calcolati dalle associazioni dei consumatori, sulla base delle spese fisse e annue, intorno a circa 600 euro a famiglia.
Questo dopo l’aumento record dell’inflazione registrato a luglio, ovvero un + 4,1% ( mai così alto dal 1996), con un 6,1% per i beni di prima necessità . La mappa dei rincari, secondo le stime previste dagli istituti di ricerca, prevede una maggiore spesa di 180 euro per il riscaldamento, di 120 euro sul carrello della spesa al supermercato, di 90 euro delle bollette della luce e del gas (aggiornamento previsto ad ottobre), come conseguenza del caro petrolio.
Specificatamente il gas costerà 70 euro in più, la luce altri 20 euro. Circa 62 euro se ne andranno per coprire le spese scolastiche dei figli, tra libri, cartelle, astucci, penne e quaderni. Continua »
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Agosto 7th, 2008 Riccardo Fucile
LA TUTELA DEI CONSUMATORI GESTITA DA ASSOCIAZIONI LEGATE A PARTITI E SINDACATI… FINANZIAMENTI A PIOGGIA DAL 2003 …PRENDONO SOLDI DALLO STATO E DOVREBBERO CONTROLLARE POSTE, ACQUA, FERROVIE, GESTIONE RIFIUTI E ALTRI ORGANI DELLO STATO…PERSINO IL NUMERO VERDE E’ A PAGAMENTO ( 1,80 EURO AL MINUTO)
Esiste un’altra Casta nel nostro Paese, non bastavano quelle già esistenti, dalla politica alla
magistratura, dai giornalisti agli affari: ora abbiamo anche quella delle associazioni a tutela del consumatore, sì proprio quelle agguerrite, specializzate, pronte a fare causa contro tutti e tutte per difendere il cittadino che si barcamena tra beni e servizi. Associazioni che non guardano in faccia nessuno, tranne che lo Stato, perchè da Roma esse sono massicciamente finanziate. Ecco i dati: dal 2003 ad oggi sono stati 47,7 milioni di euro i contributi erogati dallo Stato alle associazioni dei consumatori, alle quali va circa il 50% del ricavato delle multe dell’Antitrust. Le società sbagliano, l’Authority le punisce e quei soldi vanno in parte alle Associazioni, ovvero a quelle sigle che dal 1998 fanno parte del Cncu (Consiglio nazionale dei consumatori e utenti, che ha sede presso il Ministero dello Sviluppo Economico). Continua »
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Agosto 6th, 2008 Riccardo Fucile
AL GRIDO DI “ BAMBOLE NON C’E’ UNA LIRA”, TREMONTI CONGEDA IL PARLAMENTO … TRE MESI DI POCHE LEGGI POSITIVE, MOLTI ERRORI E TROPPI SILENZI… IL CENTRODESTRA HA BISOGNO DI UNA BELLA RINFRESCATA… FATTI NON PAROLE
Varata la maxi manovra triennale da 36 miliardi di euro, approvata dal Parlamento con il voto di fiducia, deputati, senatori, ministri, sottosegretari, faccendieri, vivandiere, porta borsette e scorte varie hanno rifatto le valigie in tutta fretta e sono rientrati alla base, pronti a involarsi verso l’agognata meta delle vacanze… se ne riparlerà a settembre. Debiti formativi da recuperare, promesse non mantenute, provvedimenti rinviati, leggi incostituzionali, agitazioni sindacali, siamo a ferragosto e non è tempo di bilanci, meglio pensare ad altro.
Se leggi la stampa vicino alla Sinistra siamo di fronte a un disastro completo, in questi primi tre mesi di Governo Berlusconi, se leggi quella vicino al Centrodestra l’Italia è prossima al Rinascimento. Posizioni estreme, entrambe non veritiere, ma dato che pensiamo di interpretare l’elettore di centrodestra di buonsenso ( e se ci seguono in centinaia ogni giorno sul ns. sito anche in pieno periodo estivo, qualcosa vorrà pur dire…), non ci uniamo ai “servi di corte” che, se vedono il Principe accoltellare un domestico in un momento d’ira, sono disposti a giurare che è stato il maggiordomo a volersi dirigere volontariamente sulla lama affilata. Continua »
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Giugno 6th, 2008 Riccardo Fucile
DUE MILIARDI DI EURO AI PARTITI IN 5 ANNI …I PIU’ CARI D’EUROPA…NEL 1993 IL 90,3% DEGLI ITALIANI CON UN REFERENDUM AVEVA ABOLITO IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI …FONDI STATALI PER TUTTI…UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA
Paolo Baroni, in un recente articolo su “la Stampa” ha definito i partiti italiani i più
cari d’Europa: come dargli torto?. Ogni anno assorbono centinaia di milioni di fondi pubblici, più delle presidenziali americane. In Francia i partiti costano 80 milioni, la punta massima in Germania con 130 milioni, per non parlare dell’Inghilterra dove il finanziamento pubblico, tranne alcuni servizi a disposizione nel corso delle campagne elettorali, è limitato ad alcuni contributi modesti concessi solo ai partiti di opposizione.
In Italia, l’ultimo rimborso per le politiche è stato di 408 milioni di euro…. In Francia poi chi non raggiunge il 5% dei consensi, si vede rimborsare meno della metà di quello che ha effettivamente speso, in Italia rimborsiamo cinque volte quello viene documentato come spesa reale.
Nel 1993, ricorderete che, a seguito di un referendum, il 90,3% degli Italiani si era espresso per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Rammentiamo le parole di Giuliano Amato allora premier: ” L’abolizione del finanziamento statale esprime il ripudio del partito parificato agli organi pubblici e collocato tra essi”. Continua »
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Giugno 1st, 2008 Riccardo Fucile
SALARI CRESCIUTI DEL 2,8%, MA L’INFLAZIONE DEI BENI AD ALTA FREQUENZA DI ACQUISTO SCATTA AL 5,1%… SENZA CONTRATTO ANCORA 7 MILIONI DI LAVORATORI
I salari non corrono quanti i prezzi. Ufficialmente è uno stacco di mezzo punto in percentuale a lasciare dietro le retribuzioni, per le quali l’incremento del 2,8% su base tendenziale, registrato ad aprile, non è bastato ad eguagliare la performance messa a segno dall’inflazione, che lo scorso mese ha raggiunto il 3,6% . In realtà l’inflazione vera, ossia quella sui beni ad alta frequenza di acquisto, in altre parole sulla spesa di tutti i giorni, sempre per l’Istat è salita al 5,1% ad aprile, rispetto allo stesso mese del 2007. Sono dati che non confortano certamente i consumatori e che confermano una vera e propria emergenza salariale in atto. Interventi in difesa di redditi e potere di acquisto non sono, a detta di molti, più rinviabili.
A influire sull’andamento delle retribuzioni sono certamente anche le tensioni contrattuali. La quota di dipendenti in attesa di rinnovo è nettamente più alta degli occupati con un contratto nazionale in vigore: si tratta del 57,8% contro il 42,2%. Continua »
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Aprile 13th, 2008 Riccardo Fucile
MENTRE LE FAMIGLIE RICORRONO AI PRESTITI .. .. ARRIVATI A 16.000 EURO A NUCLEO FAMILIARE ( + 91%)
L’Italia è il Paese dove uno degli ultimi amministratori di Alitalia, Giancarlo Cimoli, percepiva uno stipendio da 2,7 milioni di euro l’anno, per tentare di rilanciare l’Alitalia. Il tentativo non si può dire che sia andato troppo bene, eppure gli hanno dato una buonuscita di 5 milioni di euro per ringraziamento…
L’Italia è il Paese in vi sono 50 manager che prendono più di 2 milione di euro l’anno e altri 150 che ne prendono più di un milione. Con la semplice osservazione che negli Stati Uniti gli emolumenti sono legati ai risultati, da noi a prescindere dagli stessi. Negli States, se non fai risultati vai a casa, in Italia manager lasciano passivi devastanti ( vedi Alitalia e Ferrovie) e vengono riempiti di denaro all’atto del congedo. Banche, assicurazioni, società finanziarie, capitali spesso pubblici, con manager da un milione di euro e con risultati dubbi, se non negativi, che si riciclano da una società ad un altra.
Nel frattempo leggiamo ( studio Cgia di Mestre) che dall’entrata in vigore dell’euro ad oggi, l’indebitamento medio di una famiglia italiana è aumentato del 91% , fino ad arrivare alla impressionante cifra di 15.578 euro a nucleo. Solo nell’ultimo anno le “sofferenze” sono cresciute del 9,2 %. Continua »
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Ottobre 1st, 2007 Riccardo Fucile
INFLAZIONE VERA O PRESUNTA? I CONTI NON TORNANO
Italia povera o povera Italia? A settembre vi è stato uno sciopero dei consumatori contro l’aumento dei prezzi, si è data la colpa all’introduzione dell’euro, alla disonestà dei commercianti, alle ricorrenti crisi economiche che si riflettono sul mercato globale; ora tocca ai mutui casa americani deprimere consumi ed aumentare prezzi.
Eppure Prodi si vanta di varare finanziarie con “cento buone notizie” (ricordate i “cento fiori” maoisti?), di aver rimesso in moto la nazione, aver aumentato il benessere e diminuito il deficit e promette che il luminoso sole dell’avvenire splenderà sul nostro futuro. Allora siamo vittime di un colossale abbaglio collettivo, sentiamo come reali aumenti inesistenti, vediamo un futuro nero laddove vi è solo felicità e speranza. Cosa ci attende nei prossimi mesi?Servizi, consumi alimentari, scuola ed istruzione sono le voci che faranno registrare gli aumenti più elevati. Aumenteranno rispettivamente del 14,7%, del 7,4% e del 11,9% molto al di sopra del tasso d’inflazione programmato. Ma gli aumenti riguarderanno quasi tutti i settori dalle banche alle abitazioni, dal tempo libero ai trasporti. Aumenteranno luce, gas, acqua, treni, autobus, pane , pasta. Continua »
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