IN VISTA UN AUTUNNO CALDO PER I PREZZI
IN ARRIVO UNA STANGATA DA 600 EURO ANNUI… OCCORRONO MISURE SERIE PER CALMIERARE I PREZZI DI CERTI GENERI DI PRIMA NECESSITA’, ALTRIMENTI TANTE FAMIGLIE SARANNO IN DIFFICOLTA’
Le previsioni sono chiare: appena il tempo di svuotare le valigie di ritorno dalle ferie e per gli Italiani si prospetta un autunno di forti aumenti di molti generi di prima necessità , calcolati dalle associazioni dei consumatori, sulla base delle spese fisse e annue, intorno a circa 600 euro a famiglia.
Questo dopo l’aumento record dell’inflazione registrato a luglio, ovvero un + 4,1% ( mai così alto dal 1996), con un 6,1% per i beni di prima necessità . La mappa dei rincari, secondo le stime previste dagli istituti di ricerca, prevede una maggiore spesa di 180 euro per il riscaldamento, di 120 euro sul carrello della spesa al supermercato, di 90 euro delle bollette della luce e del gas (aggiornamento previsto ad ottobre), come conseguenza del caro petrolio.
Specificatamente il gas costerà 70 euro in più, la luce altri 20 euro. Circa 62 euro se ne andranno per coprire le spese scolastiche dei figli, tra libri, cartelle, astucci, penne e quaderni. Altri 35 euro saranno spesi in più per i servizi di nettezza urbana, 30 per l’acqua e, tanto per cambiare, 45 euro per i servizi bancari e finanziari.
Fatti i conti totali ne viene fuori la cifra, da qui a 12 mesi, fino quindi all’estate 2009, di un salasso di 600 euro. Tenendo presente che quanto sopra si va ad aggiungere agli aumenti del primo semestre 2008, con una previsione di spesa maggiore totale per l’anno in corso di oltre 120 euro a famiglia.
Significativo, a proposito delle reali disponibilità degli Italiani, l’andamento negativo della stagione dei saldi appena conclusa: solo il 44% degli Italiani, ovvero 10milioni e 350mila famiglie, ha potuto approfittare degli sconti. Il motivo, secondo le ricerche di mercato, è da individuare nel fatto che la maggioranza degli Italiani non aveva più soldi da spendere. Siamo di fronte a un vero e proprio crollo: la spesa complessiva è stata di 2,3 miliardi di euro, pari a 220 euro per ogni famiglia e 80 euro per ogni singolo consumatore. Le cause ormai sono evidenti a tutti: la perdita del potere di acquisto delle famiglie e i prezzi sempre più cari. Alla ripresa della stagione invernale, secondo le associazioni dei consumatori, i commercianti dovrebbero avere il coraggio di abbattere i prezzi di un 15/20% per calmierare il mercato.
Non sono ancora disponibili i dati ufficiali dei flussi turistici di questa estate, ma già di parlava di un forte contrazione, sia in termini di spesa che di durata delle vacanze. La tendenza in tutti i settori, dal turismo ai generi alimentari è ormai la solita: a fronte dei prezzi che aumentano, si compra di meno e cosi si fa quadrare faticosamente il bilancio familiare.
Il problema è che il Governo ha provato a intervenire, ma con scarsi risultati, perchè aver abolito il 60% dell’Ici ( l’altro 40% era stato ridotto da Prodi) e non dare poi ai Comuni sicurezza di entrate statali corrispondenti al mancato introito, alla fine genera nuove tasse locali e un perverso giroconto di cui unica vittima è il cittadino.
Tassare un minimo le banche a che serve se poi aumentano già di 45 euro annui i servizi bancari ? Sembra una presa in giro, come il prezzo del petrolio che, se aumenta, genera un aumento del prezzo della benzina, se diminuisce, il prezzo resta fisso come prima…
Siamo d’accordo che c’e’ un clima internazionale di recessione, per carità , ma qua si sta tagliando oltre ogni limite. Sentir parlare di federalismo da approvare entro fine anno, o delle leggi sulla immunità per le alte cariche dello Stato come delle priorità , sinceramente infastidisce di fronte a una emergenza carovita che invece dovrebbe essere la “madre di tutte le battaglie”.
Possibile che non si possano raggiungere accordi con le grandi catene distribuitive per bloccare semestralmente il prezzo di un migliaio di prodotti di generi di prima necessità ? Lo fanno certe Regioni, con minore peso contrattuale, perchè non lo può fare il Governo di Centrodestra ? Lo vogliamo capire che i voti ce li hanno dati i ceti deboli, delusi da anni di demagogia della Sinistra, quelle fasce medio borghesi che adesso stanno scalando in uno status sociale alla soglia della povertà ?
La società è in declino e stiamo a discutere del sesso degli angeli, la gente vuole sicurezza ( vera, non pastrocchiata mediaticamente da Maroni e La Russa) e poter vivere con dignità e decoro, senza finire alla mensa della Caritas.
Possibile che non si possa dedicare un Consiglio dei Ministri alle misure per fronteggiare il carovita? Vi diamo un consiglio: avete riunito un consiglio dei ministri a Napoli, fatene uno in un mercato rionale, magari capirete che aria tira… sveglia popolo del Centrodestra.
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