Giugno 25th, 2010 Riccardo Fucile
AL SENATO IL GOVERNO AVEVA PRESENTATO UNA NORMA CHE VIETAVA L’ARRESTO IN FLAGRANZA PER I PEDOFILI RESPONSABILI DI “MOLESTIE DI LIEVE ENTITA”: ERA STATO RITIRATO SULL’ONDA DELLE PROTESTE SOLLEVATE..L’ART 609-QUATER SUGLI ATTI SESSUALI ESCLUDE SI’ L’ARRESTO SE IL MINORE E’ CONSENZIENTE, MA COME PUO’ ESSERLO, IN CASO DI PEDOFILIA, UN MINORE?
Il decreto sulle intercettazioni ha fatto emergere, oltre alle polemiche di cui ci siamo già occupati in merito alla lotta alla criminalità e alla libertà di stampa, anche risvolti giuridici non certo di secondo piano e che riguardano l’allarme sociale di certi reati.
Il centrodestra, che i guai pare vada a cercarseli, al Senato aveva presentato una norma contorta, relativa al divieto di arresto in flagranza per i pedofili responsabili di “molestie di lieve entità “.
L’art. 380 del nostro codice penale prevede l’arresto obbligatorio per il reato di violenza sessuale, tranne nei “casi di minore entità “.
L’arresto obbligatorio non era invece previsto per il reato 609-quater, atti sessuali con minore consenziente, quindi il governo intendeva prevederlo, escludendo però al contempo i casi di minore gravità .
A quel punto erano insorti associazioni e esperti del diritto: secondo costoro, proprio il fatto che uno dei protagonisti di un atto di pedofilia sia un minore, comporta che non esiste “possibilità di consenso”, in quanto può essere consenziente solo un maggiorenne.
Prima di ritirare la proposta il governo ha replicato che, a causa dell’errore formale contenuto nel codice di procedura penale, allora si dovrebbe arrestare anche un ragazzo di 17 anni che bacia una ragazzina di 14, in quanto, documenti alla mano, anche quell’atto risulterebbe pedofilia. Continua »
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Febbraio 11th, 2009 Riccardo Fucile
LA SOSPETTA IMPUNITA’ DELLA MULTINAZIONALE DELLA PEDOFILIA… OGNI ANNO SU INTERNET VIAGGIANO 20 MILIARDI DI TRANSAZIONI A CARATTERE PEDOPORNOGRAFICO… IL 42% DELLE VITTIME HA MENO DI 7 ANNI, IL 77% MENO DI 9 ANNI… 300 SEGNALAZIONI AL GIORNO, 42.396 I SITI INDIVIDUATI, MA I PROCESSI SONO POCHI… TROPPE PROTEZIONI PER GENTE IMPORTANTE
I dati segnalati dall’Osservatorio internazionale di Telefono Arcobaleno sono allucinanti.
Oltre 36.000 bambini sono stati scambiati via internet, sul web viaggiano annualmente 20 miliardi di transazioni. Il mercato della pedofilia on-line non conosce crisi, anzi è in continua ascesa, perchè i “clienti”, anche se individuati, restano spesso impuniti per il meccanismo farraginoso dell’accusa, per la lentezza dei processi e soprattutto perchè quello dei pedofili è diventato una sorte di potente partito transnazionale trasversale.
Vi militano “raffinati pensatori” che, nel nome della tutela della “diversità sessuale”, propinano la tesi che approfittare di un bambino è assolutamente normale.
Vediamo alcuni dati.
Il 42% delle piccole vittime dei pedofili ha meno di 7 anni, il 77% meno di 9. In tredici anni di attività “Telefono Azzurro” ha effettuato 228.079 segnalazioni, con punte di 300 al giorno.
Ma quanti sono stati i processi per pedofilia giunti attraverso i tre gradi di giudizio alla giusta condanna?
Pochissimi, la magistratura fa fatica a dare risposte certe. Spesso i pedofili hanno nomi altisonanti, professioni di prestigio, incarichi pubblici, sono anche docenti e uomini di religione, industriali e magistrati, uomini di cultura e industriali con grossi mezzi economici e avvocati di grido. Continua »
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Novembre 15th, 2008 Riccardo Fucile
LA DENUNCIA DI TELEFONO ARCOBALENO: I CONSUMATORI DI PORNOGRAFIA MINORILE TRIPLICATI NEGLI ULTIMI QUATTRO ANNI… ITALIANI AL QUINTO POSTO AL MONDO… IL 90% DEI BAMBINI SFRUTTATI E’ DI RAZZA EUROPEA, L’86% DEI MATERIALI E’ OSPITATO IN EUROPA, I DUE TERZI DEI CLIENTI SONO EUROPEI… AL PROSSIMO G8, L’ITALIA ASSUMA L’INIZIATIVA DI UN VERO COORDINAMENTO DI CONTRASTO ALLA PEDOFILIA VIA INTERNET… ESISTONO ANCHE I VALORI DI CUI SI PUO’ PARLARE, NON SOLO L’ECONOMIA.
I consumatori italiani di pornografia minorile sono triplicati in quattro anni, con un incremento del 188% rispetto al 2004. E’ un dato decisamente agghiacciante che pone l’Italia al quinto posto nella triste classifica dei Paesi del G8, per quanto riguarda la pedofilia che naviga su internet.
Lo segnala il rapporto mensile dell’Osservatorio Internazionale sulla pedofilia on line di Telefono Arcobaleno.
L’organizzazione italiana, specifica il rapporto reso noto due giorni fa, nell’ultimo anno ha inoltrato alle autorità di tutto il mondo 37.263 segnalazioni, in media 850 la settimana, 122 al giorno, con un incremento del 21,56% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Germania, Usa, Russia, Regno Unito, Italia, Canada, Francia e Giappone, ovvero i Paesi del G8, gli Stati più industrializzati del mondo, sono proprio i primi otto Paesi al mondo maggiormente “consumatori” di pornografia minorile, con una domanda che assorbe circa i 3/4 degli scambi mondiali e alimenta incessantemente il circuito perverso e criminale della richiesta di nuovi materiali e della loro produzione e distribuzione. Continua »
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Giugno 4th, 2008 Riccardo Fucile
LA SUA TESTIMONIANZA AI PROCESSI E’ FONDAMENTALE: LO STATO GLI RIMBORSA 0,72 EURO AL GIORNO PER VITTO E ALLOGGIO. MARONI SVEGLIA !
C’e’ il rischio che se l’agente Lucio Cutillo, salernitano, agente in pensione della Polizia Ferroviaria, specializzato in crimini informatici, non si presentasse a uno delle centinaia di processi che vedono, grazie a lui, imputati un numero elevato di pedofili, scadano i termini di prescrizione e il pedofilo torni impunito per strada. L’agente ha servito lo Stato fino al 30 marzo scorso: in 10 anni ha visionato milioni e milioni di filmati nascosti nella rete e ha fatto arrestare centinaia di pedofili, ha lavorato giorno e notte, ha visto le cose più turpi che si possano immaginare, violenze sessuali su bambini anche di sei mesi. Afferma oggi ” che non riusciva più a dormire”, in preda a un perdurante stato ansioso reattivo.
Ora lo Stato gli chiede l’ennesima prova, chiamandolo a testimoniare contro quelle persone che ha sbattuto in galera, in manicomi o in centri di recupero. Una prova che intende dare per senso del dovere e per evitare la prescrizione dei termini dei processi: si tratta di girare le aule di tribunale di mezza Italia. Continua »
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Aprile 11th, 2008 Riccardo Fucile
L’ALGERINO STUPRATORE AVEVA DUE ORDINI DI ESPLUSIONE MAI ESEGUITI: VOGLIAMO I RESPONSABILI IN GALERA…SI PUO’ FARE, WALTER ?
Lunedì scorso il 43 enne algerino Yousef Maazi, irregolare da 6 anni in Italia, con
una decina di precedenti penali, con 2 ordini di espulsione mai eseguiti, ha avvicinato alla Stazione Centrale di Milano un ragazzo 17enne con problemi psichici fin dalla nascita, lo ha portato in un sottopasso isolato e l’ha violentato. Avvisate da un passante, sono intervenute due vigilesse che l’hanno bloccato per poi consegnarlo agli agenti che l’hanno tratto in arresto. I genitori del ragazzo, che ne avevano denunciato la scomparsa la domenica, sono corsi in lacrime a riprendersi il figlio disabile in evidente stato di choc e in stato confusionale.
Vediamo chi è Yousef Maazi, nato in Algeria il 16 novembre 1964, ufficialmente in Italia dal 30 marzo 1996, residente a Campobello di Licata, in Via Crispi 33, da cui peraltro si è allontanato anni fa. Ha goduto del permesso di soggiorno, grazie a una sanatoria che nel 1995 ha regolarizzato 270mila stranieri clandestini, fino al 30 marzo 2002. Da quella data e per 6 anni in Italia è un clandestino e quindi soggetto a espulsione forzata. Continua »
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Febbraio 21st, 2008 Riccardo Fucile
LA SOCIETA’ DEVE TUTELARSI: ALTRO CHE GARANTISMO, IN CELLA E BUTTARE LA CHIAVE
Migliaia di europei ogni anno prendono il loro bell’aereo per la Thailandia, magari in business class, con qualche migliaio di dollari in tasca e
per una o due settimane si dedicano a Bangkok a quello che ora si definisce elegantemente “turismo sessuale”, per non chiamarlo “ricerca” di rapporti sessuali a pagamento con bambini e bambine anche di meno di dieci anni. Lasciano la loro bella vita borghese per qualche giorno, l’affezionata moglie e magari pure i figli, una professione spesso di ottimo livello ( molti sono laureati, professionisti, imprenditori, docenti ), il loro perbenismo borghese e si dedicano alla pedofilia, comprando corpi innocenti di un Paese povero, dove con il denaro tutto è permesso di possedere. Nella società civile magari occupano posti importanti, nel privato sono dei rifiuti umani che sfogano la propria violenza e le proprie frustrazioni su corpicini innocenti.
Pochi rischi, rientro sereno tra le pareti domestiche, magari altri viaggi da programmare nel futuro.
Altri si limitano a scambiarsi su internet file con foto di bambini violentati, seviziati e persino uccisi, un mercato miliardario per malati mentali, ma sempre più diffuso e a cui la Polizia postale cerca di porre un argine non sempre efficace.
Altri ancora si dedicano invece alla pratica…magari recidivi, magari con l’obbligo di firma, magari con una condanna sulle spalle…ma in attesa di scontarla colpiscono ancora bambine innocenti. Come è successo ad Agrigento, dove un uomo di 45 anni, Vincenzo Jacono, ha abusato di una bambina di 4 anni che gli era stata incautamente affidata dalla madre. La polizia l’ha arrestato dopo 3 ore di interrogatorio, in cui l’imputato ha ammesso la violenza e fornito “particolari raccapriccianti”, come li ha definiti la polizia. Continua »
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Febbraio 14th, 2008 Riccardo Fucile
ASSENTEISTI, PEDOFILI, STUPRATORI, FUNZIONARI CORROTTI: IN ITALIA LO STATALE NON PUO’ ESSERE LICENZIATO E TORNA SUL LUOGO DEL DELITTO…
Notizia di qualche giorno fa: a Milano un funzionario della Agenzia delle Entrate viene arrestato mentre sta per incassare una mazzetta di 150.000 euro a fronte di una verifica fiscale. Ora è a San Vittore, ma lo Stato continuerà a pagargli metà stipendio, circa 1.000 euro al mese. Se il giudizio,
nei vari gradi, non arriverà entro 5 anni ( come è quasi certo), il funzionario potrà tornare in servizio. Girolamo Pastorello, direttore del Personale della Agenzia spiega infatti che ” a differenza del settore privato, il datore di lavoro pubblico può solo sospendere in via cautelare il dipendente indagato o imputato. La sospensione cautelare può durare al massimo cinque anni con il pagamento del 50% dello stipendio”. Il problema è che la condanna definitiva arriva spesso trascorsi i 5 anni e così accade che dipendenti rei confessi di episodi di corruzione e concussione vengano reintegrati in servizio. Oggi sono 22 quelli che lavorano tranquillamente al loro posto in tale situazione…
Cambiamo settore: una relazione della Corte dei Conti evidenzia che sono 47 gli insegnanti e i bidelli condannati per reati a sfondo sessuale dal 2001 in poi. Di questi, solo 23 sono stati allontani dal lavoro a contatto con i fanciulli e il tempo medio tra il reato e la sospensione cautelare è di 575 giorni. Altri 6 dipendenti se ne sono andati volontariamente. Per gli altri 18 lo Stato non è riuscito a fare nulla per allontanarli da un incarico a stretto contatto con i bambini. Emblematico il caso dell’insegnante campano condannato per abusi sessuali su minori, ma rimasto per 12 anni nella stessa scuola. Continua »
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