CINQUESTELLE: FOTO, MINACCE E “OSCURI INFORMATORI”
PIZZAROTTI: “NON FARO’ IL SOTTOSEGRETARIO”…. MA E’ UN TUTTI CONTRO TUTTI
Minacce, fotografie, sms, “oscuri e segreti informatori”.
L’aria intorno al Movimento Cinque Stelle è piuttosto tesa. Le notizie sul progetto — ancora in divenire e in balìa degli eventi — di un nuovo gruppo al Senato e del suo corrispettivo alla Camera scatenano un coro di smentite.
Prendono le distanze i tre friulani eletti in Parlamento: il senatore Lorenzo Battista e i deputati Aris Prodani (“Mai, dalla mia bocca, è uscita un’ipotesi del genere. Sono stato eletto con il M5S. E con il M5S terminerò il mio mandato”) e Walter Rizzetto (“Vado avanti dritto per la mia strada. Il contraddittorio non è dissidenza come del resto il solo dialogo non è tradimento” ). Si tirano fuori Alessio Tacconi, Ivan Catalano, Gessica Rostellato e Paola Pinna (“Fantasie”), mentre Francesco Campanella manda a dire alla “fonte di quelle voci” che “può rosicare fino allo spasimo”: lui non se ne va.
Ormai è guerra tra bande.
E lo dimostra l’ultima puntata della crisi di nervi a Cinque Stelle.
Si tratta di una foto, scattata con un cellulare l’altro ieri nell’aula del Senato. Ritrae tre dei senatori “indiziati” (lo stesso Campanella, Battista e Fabrizio Bocchino) intenti a leggere qualcosa sul computer.
La paranoia interna ha raggiunto livelli tali che la considera la prova madre della “cospirazione”: pochi minuti dopo quello scatto, Battista pubblicherà su Facebook un post condiviso dal fuoriuscito Zaccagnini e dai colleghi Luis Orellana, Monica Casaletto, Alessio Tacconi, Fabrizio Bocchino in cui, tra le altre cose, si chiedeva: “Mesi fa ebbi modo di chiedere se il M5S si sarebbe fatto trovare pronto quando B. avrebbe staccato la spina al governo. Siamo pronti? ”.
Federico Pizzarotti pare di no.
Ieri ha risposto agli “oscuri informatori” che lo “avrebbero avvisato della certa caduta dell’attuale governo”, secondo i quali “il primo ottobre mi dimetterei da sindaco pronto per essere chiamato a un incarico da sottosegretario in un ipotetico Letta bis, oppure che mi candiderei a futuro premier”.
“Tranquillizzo i detrattori — dice Pizzarotti — sono stato eletto sindaco di Parma e non c’è altro a cui penso”.
È un clima che scatena gli istinti più bassi e retrivi della Rete, tanto che molti degli eletti denunciano inaccettabili minacce ricevute sui profili Facebook e Twitter.
Hanno chiesto a Beppe Grillo in persona di abbassare i toni, perchè l’aria è pesante.
Lui ha risposto ieri aprendo sul blog la tanto attesa sezione dedicata all’attività dei parlamentari e rendendo pubblico il discusso intervento di Gianroberto Casaleggio a Cernobbio.
Il guru agli imprenditori ha parlato dell’avvento della democrazia diretta: “Si diffonderà in futuro grazie all’aumento dell’informazione libera dovuto a Internet”.
Poi ha ricordato la prima apparizione di Nixon e Kennedy in tv: “Allora si disse: ‘mostratemi un politico che non capisce la televisione e vi mostrerò un perdente’, oggi vale la stessa cosa: ‘mostratemi un politico che non capisce Internet e vi mostrerò un perdente
Paola Zanca
(da “il Fatto Quotidiano”)
Leave a Reply