COLPO DI SCENA ALLE REGIONALI LOMBARDIA: LA MORATTI INTENDE PRESENTARSI LO STESSO CON UNA COALIZIONE DI CENTRO E LETTA POTREBBE APPOGGIARLA
SFANCULATA DA SALVINI E BERLUSCONI, CHE LE AVEVANO PROMESSO LA CANDIDATURA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA, LETIZIA MORATTI INTENDE FARGLIELA PAGARE: “MI PRESENTO CON UNA LISTA CENTRISTA”
Una bomba si sta per abbattere sul Pirellone. Letizia Moratti, dopo essere stata sfanculata da Salvini e Berlusconi per la sua auto-candidatura alla Regione Lombardia, è furibonda. Al suo entourage ha confidato di non voler assolutamente ritirare la propria “disponibilità” a scendere in campo alla Regione: “Piuttosto mi presento con una lista centrista”.
Un simile scenario porterebbe a una riedizione della fatal Verona, dove le diatribe interne al centrodestra tra Tosi e Sboarina hanno consegnato la città al centrosinistra.
Il ragionamento della Moratti, che non ha più rapporti né con Salvini né con Berlusconi, giudicato “inaffidabile, vista la presenza ingombrante intorno a lui di Licia Ronzulli, è: “Se avrò successo in Lombardia, posso essere io la nuova leader di quel che resta di Forza Italia”. Una sorta di opa ostile al partito, che imporrebbe la leadership con la forza del consenso. Non solo: quando Enrico Letta ha saputo della pervicace volontà di Letizia Moratti di correre in solitaria, ha accarezzato l’idea di appoggiare la candidatura con tutto il Pd. Per il Nazareno sarebbe la mossa del cavallo per togliere alla Lega il “tesoro” della Lombardia, la regione più ricca d’Italia.
Con la dichiarazione sui migranti alla presentazione del libro di Annalisa Chirico (“L’immigrazione porta benefici e guasti. viviamo in una società con un basso tasso di fertilità ed esistono professioni che i nostri concittadini non vogliono più esercitare. Prevedo flussi in crescita dal continente africano. molte persone abbandonano il proprio paese per una vita migliore, non si può impedire…”), Letizia Moratti ha preso due piccioni con una fava: da un lato ha accarezzato le pulsioni d’accoglienza e dall’altro, ha risposto al bisogno degli imprenditori del nord di disporre di manodopera per mandare avanti le fabbriche.
(da Dagonews)
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