COMMEDIA AD ALTA VELOCITÀ, GOVERNO FARSA
LA TAV IRROMPE NELLA CAMPAGNA ELETTORALE IN ABRUZZO ED E’ SUBITO AVANSPETTACOLO
All’indomani della visita di Matteo Salvini al cantiere della Tav a Chiomonte, non si placano le polemiche nel governo sul cantiere dell’alta velocità Torino-Lione.
Polemiche accentuate anche dall’imminenza delle prossime tornate elettorali (la prima in Abruzzo il 10 febbraio) e che virano inevitabilmente verso un gioco delle parti.
Con Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista che in mattinata chiudono a ogni possibile avanzamento della Tav, mentre il ministro dell’Interno si dice fiducioso su un accordo con gli alleati di governo. Tanto che poi anche il suo collega vicepremier in serata sfuma i toni.
Durante una diretta su Facebook in mattinata da Penne, in Abruzzo, il vicepremier Di Maio tuona: “Finchè ci sarà il Movimento 5 Stelle al governo per quanto mi riguarda la Tav Torino-Lione non ha storia, non ha futuro”.
Di Maio aggiunge: “Le peggiori lobby di questo Paese vogliono che si inizi a fare la Tav, che è a zero come cantiere. Ma quando tutti i signori che in questi anni hanno sostenuto Renzi e Berlusconi stanno da una parte, il M5s sta dall’altra, dalla parte delle opere utili come la nuova metro a Torino, una linea Roma-Pescara, la Tav Palermo-Catania. Quando i signori dei grandi potentati che hanno ridotto il Paese in queste condizioni tifano per un’opera inutile come la Torino-Lione il M5s sta col popolo”.
Molto duro anche Di Battista, che si rivolge direttamente a Salvini: “Siamo favorevolissimi alle infrastrutture giuste per i cittadini e per i pendolari – afferma -. Se la Lega intende andare avanti su un buco inutile che costa 20 miliardi di euro e non serve ai cittadini, tornasse da Berlusconi e non rompesse i coglioni. È chiaro?”.
Salvini, anche lui in Abruzzo per la campagna elettorale, stempera gli animi (non sia mai che grillini si incazzino e lo mandino in galera) : “Troveremo come sempre una soluzione con i 5stelle – spiega -. Io non vedo spaccature nel governo: non mi interessano inutili polemiche o retroscena. Ci siederemo attorno a un tavolo e faremo la scelta di buon senso che serve agli italiani, all’economia e all’ambiente. Se l’opera riduce i tempi, l’inquinamento ed è conveniente perchè non farla? Questa è la domanda alla quale tutti, senza pregiudizi, dobbiamo rispondere”.
In serata anche Di Maio usa toni più pacati: “Lo dico anche con molta franchezza a Salvini – afferma -: non utilizziamo i temi dei nostri oppositori per farci dividere, andiamo avanti su quei temi su cui siamo d’accordo e vedrai che questo governo farà altre cose buone nei prossimi anni”.
Di Maio chiarisce: “Andiamo avanti, perchè questa pantomima serve a bloccare un governo in cui io mi sono speso tanto, ci metto la faccia ogni giorno, mi prendo anche tutti gli attacchi. Se ho proposto un contratto è perchè sapevo che non andavamo d’accordo su tutto e quindi ho scritto un contratto insieme a un’altra forza politica per vedere quello su cui andavamo d’accordo”
Sulla questione interviene anche il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, attraverso una nota: “Sulla Tav ho preso un impegno a nome del governo: di procedere alla decisione finale non sulla base di sensibilità personali o di una singola forza politica. Il contratto di governo prevede una “revisione” del progetto – spiega il premier -. Abbiamo interpretato questa clausola quale necessità di procedere all’analisi costi-benefici e di riservarci la decisione all’esito di questa valutazione finale che contemplerà tutte le implicazioni tecniche, economiche, sociali”.
Conte prosegue: “Il governo saprà assumersi la responsabilità politica della decisione” sulla Tav “nel rispetto e nell’interesse di tutti i cittadini. Renderemo trasparenti i risultati in modo che tutti gli italiani possano conoscere le motivazioni della nostra decisione”.
C’è poi il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, che in una diretta su Facebook annuncia che “tra pochi giorni avrete l’analisi costi-benefici della Tav”.
Ma tutti vogliono rimandare la decisione vera a dopo le elezioni europee.
Se ci sarà ancora il governo.
(da “Huffingtopost”)
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