CONDANNATO A 4 ANNI L’EX SINDACO LEGHISTA DI VARESE PER PECULATO E CONCUSSIONE
TRAVOLTO ANNI FA DA UN SEXY GATE, IL LEGHISTA FUMAGALLI RITENUTO COLPEVOLE DI USO IMPROPRIO SI AUTO BLU E AUTISTI PER VIAGGI DI PIACERE IN COMPAGNIA DI GIOVANI ESCORT
L’ex sindaco leghista di Varese Aldo Fumagalli è stato condannato a quattro anni di reclusione per peculato e concussione per induzione, al termine del processo per il sexy gate che lo ha travolto otto anni fa.
I fatti risalgono al periodo in cui Fumagalli sedeva sulla poltrona di primo cittadino, nel 2005, quando la Procura gli contestò l’utilizzo improprio di auto blu e autisti usati per viaggi di piacere in compagnia di giovani straniere.
Viaggi che, a detta del Pm Agostino Abate “non avevano nulla di istituzionale”.
Auto con autista stipendiato dal Comune per raggiungere le ragazze o accompagnarle da qualche parte; compresa quella volta che, sulla strada per Monza, l’auto blu rimase in panne e Fumagalli la fece sostituire con un’altra da Varese.
Testimone dei fatti l’imprenditore Roberto Pasin, amico di Aldo Fumagalli: l’ex sindaco avrebbe frequentato un giro di escort.
Pasin ha dichiarato di essere stato personalmente testimone di uno di questi appuntamenti a luci rosse con una russa, che si è svolto nell’Hotel Regina di Savoia di Stresa.
Più volte, inoltre, Fumagalli avrebbe utilizzato l’auto di servizio per trasportare giovani straniere in varie zone della provincia; una di loro usufruì perfino di un appartamento che il Comune destina ai bisognosi.
Appuntamenti dello stesso tenore venivano presi in una casa sul lago di Monate, frequentata da giovani cubane, mentre altri appartamenti erano frequentati da ragazze rumene.
Oltre ai viaggi Fumagalli era stato accusato di aver fatto pressioni per l’assunzione delle giovani donne nella cooperativa che aveva in appalto la pulizia del Comune.
E infine era stato accusato di aver aggirato i regolamenti per trovare un alloggio alle stesse amiche straniere.
Quattro diversi capi d’accusa per cui la Procura varesina aveva chiesto in totale sei anni.
Alla fine Fumagalli è stato assolto solo dall’accusa di peculato per avere concesso indebitamente una casa comunale a una donna che non ne aveva diritto, mentre è stato dichiarato colpevole per gli altri capi d’accusa.
(da “il Fatto Quotidiano“)
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