CONTRORDINE, LE PENSIONI MINIME NON AUMENTERANNO DI 6 EURO, MA SOLO DI 3 EURO. LA DESTRA ASOCIALE HA COLPITO ANCORA, I POVERI DEVONO MORIRE DI FAME
SE IL MILIARDO SPUTTANATO IN ALBANIA FOSSE STATO DESTINATO AI PENSIONATI SOCIALI, COSTORO AVREBBERO AVUTO UN AUMENTO DI 50 EURO
Alla fine le pensioni minime aumenteranno solo di 3 euro. La manovra, di cui ora è disponibile un primo testo, prevede un incremento degli importi del 2,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026, che dovrebbe portare gli assegni a circa 617 euro dai 614,77 attuali.
Nella giornata di ieri erano circolate alcune indiscrezioni su un possibile ritocco per le pensioni che sarebbero dovute passare da 614 euro a 620, con un aumento di soli 6 euro, ma ora l’incremento è addirittura più basso.
A una settimana dal Consiglio dei ministri che mercoledì scorso ha varato la manovra, un testo è finalmente disponibile. Finora Palazzo Chigi si era limitato a rilasciare un comunicato stampa con una serie di annunci sugli interventi inseriti nella legge, senza però addentrarsi in ulteriori dettagli.
Tutti i vari chiarimenti, dal cuneo fiscale alle pensioni, passando per bonus nascite e contributi delle banche, erano stati rimandati alle disposizioni ufficiali inserite nella legge. Oggi, dopo giorni di attesa, è possibile prendere visione di come, nero su bianco, il governo intende agire in materia di tasse, natalità, imprese e lavoro per il prossimo anno e non solo.
Verosimilmente, il governo cercherà di blindare il testo, sia nei confronti dei partiti di minoranza, già ai blocchi di partenza, sia con le stesse forze di centrodestra.
Il tentativo sarà quello di tirare dritto, fra Montecitorio e Palazzo Madama, per ottenere l’approvazione della legge di bilancio nei tempi previsti, che fissano al 31 dicembre la scadenza per non incorrere nell’esercizio provvisorio.
Cosa dice la bozza della manovra sull’aumento delle pensioni minime
Nel 2025 le pensioni minime aumenteranno dello 2,2% e dell’1,3% nel 2026. Il rialzo si applica sul trattamento minimo prima della maggiorazione, cioè circa 598 euro, a cui va aggiunto l’1% dell’inflazione del 2024, pari a quasi 6 euro.
In sostanza quindi, i 604 euro di trattamento minimo ricalcolato sull’inflazione subiranno un aumento del 2,2%, che dovrebbe portare l’importo dell’assegno minimo a circa 617 euro al mese.
Questo significa che se la misura non dovesse subire ulteriori modifiche, l’incremento per le pensioni minime sarà di appena 3 euro rispetto agli attuali 614,77 euro. Un intervento ben lontano dall’obiettivo più volte annunciato da Antonio Tajani di portare gli assegni a 1000 euro.
Intanto i sindacati sono già infuriati. “Sulla rivalutazione delle pensioni minime direi No comment”, dice Carmelo Barbagallo, segretario generale Uil Pensionati. “Eravamo certi che la rivalutazione sarebbe partita da 614,77 euro, ossia l’importo minimo di 598,61 con l’incremento del 2,7% previsto per il 2024. Sapevamo che si trattava di un incremento transitorio ma tutte le indiscrezioni facevano presagire che sarebbe stato confermato. Non è stato fatto neanche questo, quindi l’aumento per quest’anno sarà di circa 3 euro, 10 centesimi al giorno”
(da Fanpage)
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