“COSA HA DAVVERO IN MANO LA BONEV SU SILVIO E LA PASCALE?”: NEL CERCHIO MAGICO DI BERLUSCONI E’ ALLARME ROSSO
SI TEME LA TRAPPOLA: SE LA PASCALE QUERELA E POI LA BONEV TIRASSE FUORI FOTO E FILMATI SAREBBE LA CATASTROFE
Lo spettro di un nuovo sex gate si materializza quando nello studio di Servizio pubblico Michelle Bonev inizia a rispondere alle domande di Michele Santoro.
Inizia così una ventiquattrore che sembra spostare le lancette dell’orologio di palazzo Grazioli ai tempi degli scandali delle escort (maggiorenni o minorenni che siano).
Il nuovo “ciarpame senza pudore” (per usare le espressioni di Veronica) ha il volto dell’attrice bulgara.
È allarme rosso a palazzo Grazioli. Tanto che viene convocata un’unità di crisi per guardare la trasmissione Santoro.
Ci sono i direttori dei tg Mediaset Clemente Mimun e Giovanni Toti, corsi da Milano a Roma, e Francesca è in costante collegamento telefonico con gli avvocati. Taccuino degli appunti in mano.
Francesca è furiosa, perchè la trasmissione è un massacro dell’operazione “sacra famiglia” tutte coccole e Dudù che il duo Rossi-Pascale ha messo su sui giornali patinati negli ultimi mesi.
Si torna indietro a quando Francesca era una delle tante ragazze che partecipava alle feste, a quando palazzo Grazioli e Arcore erano gironi della lussuria.
Risuonano — come se fossero dette da una Cassandra — le parole di Veronica (“mio marito è un uomo malato, aiutatelo”), forse le uniche che precisano il carattere ossessivo del rapporto tra Berlusconi e le donne.
È uno shock. Tanto che, nella prima mezz’ora di trasmissione, era previsto che chiamasse in diretta Daniela Santanchè di fronte una performance difensiva di Belpietro in studio giudicata deludente dal Cavaliere.
Una mossa stoppata per non fare il gioco di Santoro.
Anche se Daniela resta pronta alla pugna e sente più volte Berlusconi fino a notte. A questo punto parte l’ordine ai dichiaratori.
Nel secondo blocco di trasmissione, quando la Bonev ha già chiarito che per premiarla a Venezia i ministri del governo Berlusconi misero in atto un’operazione degna di un film di Totò, piovono una trentina di dichiarazioni di parlamentari di fascia medio-alta del Pdl contro la “macchina del fango”.
Nello spazio delle ventiquattrore successive Santoro viene insultato da mezzo Pdl: “serial killer dell’informazione” (Francesco Paolo Sisto), “utilizzatore finale” (Daniela Santanchè) “cloaca” (Luca D’Alessandro), “macelleria” (Brunetta).
Sono i segni di un nervosismo crescente, praticamente di panico.
Su twitter e sui social, a trsmissione in corso, la task force per arginare i danni all’immagine di Francesca è un flop.
Insulti dalla rete che crede alla Bonev. Silvio Berlusconi è una furia.
Le sue parole verso Santoro sono irriferibili. Nella war room di palazzo Grazioli la domanda che resta senza risposte è la più inquietante: “Che cosa ha davvero in mano la Bonev per esporsi così?”.
Già , perchè delle due l’una, dicono gli esperti del Cavaliere: o è una pazza o ha qualcosa in mano per ricattare Francesca e Silvio.
I taccuini degli esperti sono pieni di appunti. Buoni per ricapitolare la tesi della Bonev.
Sono tre i pizzini bulgari.
Primo, il pizzino della zizzania: la Pascale, secondo il racconto dell’attrice, è una delle tante ragazze ma a Silvio non piace, tanto che non partecipa al giro delle feste “eleganti” ad Arcore; va ogni tanto a Grazioli, ma non è la preferita del Capo. Secondo, e qui il pizzino si fa pesante: Francesca “è lesbica” e avrebbe avuto una relazione con la Bonev stessa.
Terzo: “Francesca sa tutto” di Berlusconi, è stata osservatrice e testimone degli scandali, delle abitudini impronunciabili, anzi ha ricoperto il ruolo di colei che mette ordine nell’harem, “facendo pulizia” delle presenze più imbarazzanti.
Tanto che proprio su questo terreno una lite col Cavaliere sarebbe degenerata fino alle mani.
Insomma, è la tesi che a notte fonda viene condivisa da tutti, la Bonev sta ricattando direttamente Francesca parlando della loro presunta relazione saffica.
E sta ricattando indirettamente Berlusconi tramite Francesca che “sa tutto”.
E qui si torna alla domanda che resta senza risposta: “Si è esposta così tanto che o ha qualcosa in mano o è pazza”.
Ecco l’incubo dell’ultimo sex gate: le ipotesi che rimbalzano dal palazzo (Grazioli) dove le luci restano accese almeno fino alle due di notte sono le più fantasiose: foto, filmini vietati ai minori, materiale in grado di alimentare lo scandalo.
Torna l’incubo della manovra premeditata, studiata a tavolino per accompagnare l’assedio finale di Berlusconi sul punto di decadere.
Un incubo che la reazione dell’attrice bulgara alla denuncia di Francesca conferma in modo allarmante.
Alla notizia di una richiesta di danni per dieci milioni di euro, Michelle risponde in modo quasi sprezzante: “Non ho ricevuto alcuna querela — scrive su twitter – Ma sono pronta a sostenere la verità anche davanti ai magistrati, come ho fatto a Servizio pubblico”.
La sensazione è che il nuovo capitolo del sexgate sia solo all’inizio.
Un indizio arriva dalla strategia comunicativa di Francesca Pascale. Giovedì sera in studio Maurizio Belpietro, contestando le affermazioni della Bonev riguardo al suo essersi “allontanata” dall’entourage di Berlusconi già da diversi mesi, ha parlato di “messaggini” recentissimi inviati da Michelle alla Pascale.
Evidentemente avuti dalla stessa Francesca per una più efficace difesa in diretta.
In uno di questi, rivelato dal corrieredelmezzogiorno.it, dello scorso 4 ottobre (giorno di San Francesco) la Bonev scrive: “Sono stata l’unica a credere in te, l’unica a ripetere che eri tu la donna giusta per lui. Questi sono i fatti. Il risultato è che oggi voi state sulle copertine dei settimanali e io sono distrutta professionalmente e psicologicamente, con un’azienda messa in liquidazione. Due mesi fa ti avevo scritto che avevo bisogno di incontrare Silvio e ancora sto aspettando la risposta. Questa è la verità ”.
È il primo sms di una serie. Il tono si fa poi incalzante: “Perciò non scrivere che tu per me ci sei sempre – prosegue un messaggio della Bonev alla Pascale di 15 giorni fa – perchè è una delle tante bugie che racconti. Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perchè saranno saziati”.
I pidiellini esperti di scaldali notano a microfoni spenti che, evidentemente, questo sms presuppone che Francesca le abbia detto “io per te ci sono sempre”, frase che si presterebbe a più interpretazioni.
Chissà .
Resta la domanda: che cosa ha in mano la Bonev?
Forse qualcuno a palazzo Grazioli sa cosa potrebbe avere.
(da “Huffingtonpost“)
Leave a Reply