CRITICHE A FINI: DIVENTA DI SINISTRA TUTTO QUELLO CHE NON PIACE A UNA MINORANZA DI DESTRA
E’ SINGOLARE COME QUALSIASI ERRORE FACCIA BERLUSCONI LA STAMPA DI CENTRODESTRA LO GIUDICI UN SUCCESSO… SE FINI INVECE DICE QUELLO CHE PENSA IL 70% DEGLI ELETTORI, DIVENTA UN “TRADITORE” CHE SI SPOSTA A SINISTRA… GIUSTE O SBAGLIATE CHE SIANO LE SUE SCELTE, ALMENO FINI PARLA DI POLITICA
Non pensavo che un giorno dovessi proprio io difendere il diritto di Fini a “fare politica”, visto che mai in passato sono stato un suo sostenitore e tanto meno estimatore.
Anzi diciamo che là dove si collocava il Gianfri, mi trovavo sempre dall’altra parte.
Sgombero il campo pertanto da ogni pregiudiziale, il personaggio non mi è mai piaciuto caratterialmente, culturalmente e politicamente, ma i suoi ultimi “riposizionamenti” meritano certamente un’analisi politica. In buona o cattiva fede che sia, ha poca importanza.
Qua restiamo ai fatti e alle dichiarazioni, altrimenti si fa dietrologia per tutta la vita. Anche perchè i suoi ex amici che ora vestono la livrea ad Arcore e sputano sentenze in Tv, portavoci solo di stessi, ci stanno bloccando veramente lo stomaco.
Vedere personaggi che hanno passato la vita a stendergli il tappeto prima che suo passaggio e ora criticarlo come il peggior nemico, la dice lunga sullo squallore che sta attraversando il Pdl, dove onestà , coerenza e gratitudine non hanno più patria.
Non vogliamo entrare neanche nel merito del testamento biologico, ognuno ha le proprie idee, ma sentire certi figuri parlare di morale, rimproverando a Fini una posizione poco etica, è veramente troppo.
Una classe dirigente che ha accettato tutte le decisioni di Gianfri, senza mai battere ciglio, nel timore di perdere una poltrona, ora improvvisamente legge le veline di palazzo e ogni sera ci “indica la via maestra” di un Governo pasticcione che non ne azzecca una.
E chi critica cos’è? Uno di sinistra, ovvio.
Oddio magari sono gli stessi metodi usati dal Gianfri e “corte dei miracolati” tanti anni fa nel Msi, corsi e ricorsi storici, direbbe qualcuno, magari se la merita pure l’accusa, vista che l’ha usata ingiustamente anche lui contro altri.
Ma un conto era un dibattito libero, un conto le litanie di oggi, dove dovrebbero insegnarci l’etica personaggi usciti dai consigli di amministrazione di Mediaset. Un po’ troppo, non credete?
O forse dovremmo eleggere a “insigni maestri” quattro cialtroni leghisti che hanno trovato il sistema di mantenersi a corte, speculando sulle miserie e gli egoismi di una minoranza di italiani? Fini di sinistra? E’ un gioco stucchevole, riflesso ignorante di una stampa di destra conservatrice non di valori ma solo di privilegi e riflesso di una destra da catacombe rimasta indietro di decenni. Molte delle posizioni attribuite a Fini come “di sinistra” in realtà sono patrimonio della destra occidentale da diverso tempo ( vedi altri riferimenti europei, tipo Sarkozy).
Chi rappresenta l’elettorato di centrodestra? Fini o i berluscones ex di An?
Sul testamento biologico lo sapete che il 70,9% degli elettori del Pdl la pensa come Fini? Ovvero che vogliono stabilire loro ( quando sono in vita ancora lucidi) i trattamenti sanitari che gli siano un domani praticati quando non fossero più in sè?
E così su altri temi. Non è che le opinioni di Fini sono di sinistra e quelle di Gasparri e Quagliarella sono di destra.
Semplicemente quelle del primo sono condivise dalla maggioranza degli italiani (destra compresa), quelle dei secondi a una minoranza. Giuste o sbagliate che siano.
Il vezzo di sbolognare “a sinistra” certe opinioni è un trucco di bassa lega. Semmai è il Parlamento che forse non rappresenta la maggioranza degli italiani su quel tema, ma che c’entra Fini? Semmai che c’entrano Gasparri ed ex camerati?
Come pure le prese di posizione di Fini sul pericolo razzista sono semmai anticipatrici di una linea politica che ci sta portando a perdere consensi.
Con gente infoiata che ogni giorno in Tv spara spot ( quando va bene) o cazzate stratosferiche (quando va male): è semmai dovere di Fini richiamare al buon senso.
Diremo di più: in altri paesi ci sarebbe gente in galera per certe affermazioni o complicità , in altri tempi ( anni di piombo e scontri tra estremisti) per dichiarazioni meno gravi c’e stata gente che si è fatta anni di carcere magari solo ” per concorso morale” in chissà quale contorto teorema giudiziario.
E se il Presidente della Camera esprime riserve sul reato di clandestinità che qualsiasi giurista al mondo casserebbe come ridicolo e patetico, oltre che illegale ( si punisce uno non perchè ha commesso un reato, ma solo perchè sta in Italia ), deve forse subire “lezioni di etica” da quattro cialtroni che avrebbero senza di lui trascorso la propria vita con le pezze al culo?
E poi basta con un partito caserma, dove ogni dibattito è vietato e tutto si decide a Palazzo Grazioli, tra una sfilata di dame in nero e una sonata di Apicella.
Imparate a discutere, a essere fieri delle proprie idee contrapposte, altro che chinare sempre il capo per avere la mancetta. Gli italiani hanno problemi seri che non si risolvono con le mancette sottobanco, oggi a uno e domani all’altro.
Vogliono politica vera, vedere volare alto, vogliono dire la loro.
Ben vengano le “cose di sinistra” che direbbe Fini: almeno dice qualcosa di sensato e ogni tanto anche di destra vera e sociale, non quella dei capitalisti che fanno marchette con la sinistra italiana da una vita.
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