D’ALEMA HA GIA’ PRESO LA STRADA DELLA MONTAGNA: “PRONTO A OGNI EVENIENZA”, RICHIAMATI I RISERVISTI
RIUNISCE I “RESISTENTI” PER “DARE VITA A UN MOVIMENTO”… SPERANZA SARA’ L’ULTIMO A MORIRE?
“Questa non è una riunione per festeggiare la vittoria del no, è una riunione di lavoro: il dibattito tra sì e no è finito, concluso da circa 20 milioni di italiani, non c’è possibilità di replica”.
Lo dice Massimo D’Alema, all’iniziativa ‘Consenso per un nuovo centrosinistra’.
Poi, annuncia: “Vogliamo dare vita a un movimento di cui potranno fare parte anche tantissimi cittadini che hanno votato sì, vogliamo creare confronto, dibattito, raccogliere adesioni, non avremo un tesseramento altrimenti ci direbbero subito che vogliamo fare un partito. Oltre alle adesioni vogliamo che i comitati raccolgano fondi, non per arricchire Roma, ma per lavorare e per essere pronti alle evenienze che potranno esserci”.
Boato in sala. “Dobbiamo guardare al futuro e organizzare il mondo del centrosinistra italiano che oggi si riconosce in diverse formazioni politiche tra cui molti cittadini che non aderiscono più ad alcun partito”, aggiunge l’ex premier.
I “comitati per il no” sono archiviati, quel dibattito è “chiuso”. Adesso c’è da “organizzare un nuovo centrosinistra” e per farlo servono “comitati in ogni città “. Massimo D’Alema chiama a raccolta il mondo di sinistra che ha votato no al referendum ma precisa che le porte sono aperte anche a chi “ha votato sì in buona fede”.
Dobbiamo “organizzare queste forze, sviluppare un dibattito, un confronto. Creare comitati in tutte le città , in tutti i paesi dove è possibile. Raccogliere adesioni. Si possono non stampare le tessere, non avremo un tesseramento nazionale, non vogliamo generare equivoci, scriverebbero subito che vogliamo fare un partito.
C’è un sistema informativo orientato a sostenere l’establishment. Ma l’opinione pubblica è ormai piuttosto smaliziata”, ha detto D’Alema intervenendo all’assemblea per un nuovo centrosinistra al centro congressi Frentani, a Roma, dove sono presenti esponenti del Pd e di Sinistra italiana.
“Suggerirei – aggiunge – che oltre alle adesioni i singoli comitati raccolgano fondi. Non perchè affluiscano a Roma, ma perchè siano pronti alle evenienze che potranno esserci. Siamo in un tale conflitto che è necessario richiamare i riservisti, mantenerli in servizio per supportare l’azione di una nuova generazione”.
A chiedere “un nuovo Pd e un nuovo centrosinistra”, oggi, è anche Roberto Speranza, deputato della minoranza dem. “C’è il centrodestra, i cinquestelle e poi ci siamo noi: questa comunità democratica, divisa, frammentata, piena di grandi personalità e che è l’unica speranza per il Paese. Il Pd da solo non ce la fa più a rappresentarla, ma prescindere dal Pd non è possibile se si vuole vincere questa sfida”, ha detto Speranza parlando dal palco dell’Assemblea dei comitati io “scelgo no”.
“Come si cambia il Pd e si ricostruisce il centrosinistra? – si chiede Speranza – Occorre rimettere al centro i valori di fondo di questa comunità . Non è impossibile, non arrendiamoci e non disperdiamo energie. Un Pd e un centrosinistra nuovo si possono costruire”.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply