DEBACLE DEL CENTRODESTRA, BONDI: “VINCIAMO SOLO CON BERLUSCONI”
GASPARRI: “I NUMERI SONO CHIARI”… SALVINI: “BATOSTA SALUTARE”
Il centrosinistra vince ovunque. E di conseguenza il centrodestra perde.
Il centrosinistra festeggia, riporta le proprie bandiere in Campidoglio e in piazza della Loggia, ovvero nei palazzi comunali di Roma e di Brescia, dove la parentesi pidiellina è durata una sola legislatura.
E strappa agli avversari alcune delle sue roccaforti storiche: Imperia, la città di Claudio Scajola; Viterbo, feudo democristiano fino agli anni Novanta (fu sindaco anche Giuseppe Fioroni, oggi uomo di punta del Pd) e poi territorio di conquista per Alleanza Nazionale; Treviso, uno dei primi capoluoghi conquistati dalla Lega Nord proprio con il sindaco-«sceriffo» Giancarlo Gentilini che ora parla di «fine di un’era».
«VINCIAMO SOLO CON BERLUSCONI»
Le dichiarazioni ufficiali dei vertici del partito sono arrivate a quasi tre ore dalla chiusura dei seggi, quando il quadro era ormai chiaro e definitivo.
«I risultati elettorali del secondo turno confermano che, quando vince, il Pdl vince grazie al carisma e alle qualità politiche del presidente Silvio Berlusconi» commenta il coordinatore Sandro Bondi, coordinatore del partito.
Che aggiunge un’autocritica: «Senza un confronto all’interno del Pdl, fondato sulle idee, da parte di persone capaci di testimoniarle credibilmente, con onestà e un’autorevolezza non riflessa, il nostro movimento non sarà mai in grado di produrre candidati vincenti perchè dotati di una forza propria».
Maurizio Gasparri, che ha fatto parte del comitato a sostegno di Alemanno, non ci gira attorno: «Il risultato – ha commentato a caldo – è negativo sulle varie piazze chiamate al voto. Prendiamo atto di questo risultato e proseguiremo la nostra azione politica. Non faremo come ha fatto Bersani che ci ha messo dei giorni per prendere atto dei numeri. I numeri sono chiari ma rivendichiamo quanto abbiamo fatto».
«UNA BATOSTA PUO’ FAR BENE»
Dal fronte leghista parla invece il vicesegretario Matteo Salvini: «Ogni tanto una batosta può far bene, a Brescia e Treviso abbiamo sbattuto la faccia contro il muro – ha detto – ma sono ottimista per il futuro».
(da “il Corriere della Sera“)
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