DEMOCRAZIA (IN)DIRETTA: IL REFERENDUM SULLO STADIO PER GRILLO NON S’HA DA FARE
IPOCRISIA A CINQUESTELLE: SE SI TRATTA DI OLIMPIADE SONO “PALAZZINARI”, SE SI TRATTA DELLO STADIO SONO “COSTRUTTORI”
Lasciando l’hotel romano che lo ospita per andare ad incontrare Virginia Raggi, Beppe Grillo aveva parlato anche di un non meglio precisato “referendum” da tenere sullo Stadio della Roma a Tor di Valle: “Lo stadio? Ancora non so se sarà fatto ma se lo faremo sarà fatto con criteri innovativi e in modo condiviso; prima sentiremo la popolazione interessata dal progetto e con loro potremo costruire una cosa straordinaria”.
Curiosamente, a molti la frase di Grillo era sembrata come l’annuncio dell’indizione di un referendum o di una consultazione popolare.
E questo a scapito dei precedenti, visto che Virginia Raggi in campagna elettorale aveva detto che avrebbe indetto un referendum sulle Olimpiadi salvo poi rimangiarsi la parola.
E anche sullo stadio a quanto pare non si farà nessun referendum: le agenzie di stampa al termine dell’incontro di Grillo con Raggi hanno diffuso una serie di lanci sulle notizie ufficiali riguardo l’incontro.
Da queste si evince che Grillo ha detto a Raggi che la decisione deve essere presa “dagli amministratori capitolini”, senza lasciarsi influenzare “dalle pressioni esterne” (e quindi anche da quelle degli attivisti).
E il referendum?
Al centro del confronto anche il dossier stadio. Al riguardo, sempre a quanto si apprende, Beppe Grillo si è fatto raccontare dal sindaco Raggi tutta la situazione inerente alla possibile realizzazione dell’arena a Tor di Valle, dalla delibera Marino in poi.
Sempre a quanto si apprende Grillo ha manifestato particolare interesse alla questione ambientale e all’impatto zero del progetto e poi ha sottolineato rivolgendosi agli amministratori capitolini che quella finale è una decisione che devono prendere loro e che è importante che non si facciano condizionare dalle pressioni esterne.
Dello stesso avviso anche Davide Casaleggio che ha raccomandato di non lasciarsi influenzare.
Nel corso dell’incontro, durato quasi tre ore, non si sarebbe parlato di un referendum o una consultazione sullo stadio dell’As Roma. All’incontro non hanno preso parte il presidente dell’aula Marcello De Vito e il capogruppo capitolino del M5s Paolo Ferrara.
(da “NextQuotidiano”)
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