DI BATTISTA E TAVERNA IN CORSA PER IL RUOLO DI CAPO POLITICO M5S
MA IN TANTI INVOCANO IL RITORNO DI GRILLO CHE E’ TORNATO A FARSI SENTIRE
La fine del lockdown riaccende i motori ai 5Stelle, che iniziano a muoversi di qua e di là alla ricerca di un capo politico e quindi di un equilibrio che per ora non c’è. In teoria entro la fine del 2020 si dovrebbero celebrare gli Stati generali per eleggere la nuova guida grillina. Ma solo in teoria perchè prende corpo anche l’ipotesi di un comitato costituente, una task force, che in questo periodo va molto di moda, per traghettare il Movimento 5 Stelle per un anno. In questo modo verrebbe rimandata l’elezione del capo politico e quindi verrebbe bloccato il percorso ad Alessandro Di Battista, “sempre più in campagna elettorale”, come dicono tanti parlamentari che guardano con sospetto i post dell’ex deputato.
Ormai tra Instagram e Facebook ne appaiono uno dopo l’altro. Dibba insieme al ministro Sergio Costa, Dibba con il sindaco di Roma Virginia Raggi, Dibba che commenta i dati catastrofici dei posti di lavoro persi nel mese di aprile, Dibba che lancia il “servizio ambientale”. “Sta scavalcando tutti illustrando le sue proposte senza passare dal Parlamento, dalle commissioni e prima di tutto dai facilitatori”, commenta un deputato a taccuini chiusi. Si racconta anche di chat e mail che Di Battista sta mandando in questi giorni in cui è tornato sulla scena esponendosi mediaticamente. Della sua squadra fanno parte, tra gli altri, l’eurodeputato Ignazio Corrao e l’ex ministro Barbara Lezzi. Tutti uniti nel dare battaglia a questo governo e all’alleanza con il Pd.
Lo scenario è complesso e in evoluzione. Anche Paola Taverna da tempo immagina un ruolo da protagonista. Alcuni senatori sanno che presto darà vita a tour, forse virtuale, per illustrare il decreto Rilancio e lanciare una sua proposta, ovvero far tornare le competenze regionali sulla sanità in capo allo Stato.
Giugno è il mese decisivo. Nelle prossime settimane si vedrà se il comitato costituente prenderà davvero forma e quindi che ne sarà degli Stati generali. Dalle parti del capo politico Vito Crimi fanno sapere che per il momento non si sta ragionando sulla data della kermesse. In tanti invece ipotizzano che intanto possa essere creato un comitato formato da una decina di persone, ognuna con deleghe precise, tra cui relazioni con i meet up, piattaforma telematica, riforme.
Non è detto quindi che si arrivi agli Stati generali. Luigi Di Maio, all’apparenza resta defilato ma da più parti osservano la sua predilezione nei confronti di Chiara Appendino. Non a caso anche il sindaco di Torino si sta facendo sentire. Tuttavia tra i parlamentari cresce la pattuglia degli insofferenti. Coloro che non hanno voglia di assistere a queste manovre e dunque invocano il ritorno di Beppe Grillo.
Il Garante in fondo è tornato a farsi sentire. Spesso parla al telefono con il premier Giuseppe Conte, scambia messaggi con tutti i deputati e i senatori che lo cercano ed è in contatto con ministri e sottosegretari. Scherzando lancia l’idea di un suo ritorno ma sembra che lo faccia più per ostacolare la corsa di Di Battista sempre pronto a picconare l’attuale governo, che invece il fondatore del Movimento sostiene a spada tratta. In periodo di pandemia o con il rischio di una seconda ondata di Coronavirus i big 5Stelle provano ad evitare scossoni che anche l’elezione del nuovo capo politico potrebbe dare.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply