DIVIETO DI SCIVOLO, UNA VITTORIA DEL RIFORMISMO RENZIANO
UNA VOLTA I COMUNISTI I BAMBINI SE LI MANGIAVANO
Tra i problemi che affliggono l’umanità , la presenza di bambini rumorosi nei parchi pubblici si colloca intorno al miliardesimo posto.
Eppure a San Lazzaro di Savena, provincia di Bologna, il sindaco di sinistra ha appena vietato ai pargoli di frequentare scivoli e altalene tra l’una e le quattro del pomeriggio (che d’inverno, quando fa buio presto, significa sempre), prevedendo 500 euro di ammenda per i famigerati trasgressori.
Renzi la saluterà come una vittoria del riformismo: un tempo i comunisti emiliani se li mangiavano, i bambini.
Adesso si accontentano di multarli.
In realtà la ragione del provvedimento è meno nobile: il Comune vuole cautelarsi dal rischio dei risarcimenti reclamati da alcuni condomini anziani che, avendo le finestre affacciate sui parchi, si ritengono vittime degli schiamazzi.
Ed è proprio a quei pensionati insidiati in quanto hanno di più prezioso, la pennichella, che lo scrivente si rivolge.
Avete ragione: gli strilli di un bambino possono essere persino poetici, ma non quando l’uditorio è afflitto da mal di testa.
E chiunque abbia viaggiato nello stesso scompartimento con creature ostinatamente vivaci si sarà sorpreso a pianificare un intervento mirato di Erode che risparmiasse la prole e si accanisse senza pietà sui genitori.
Qui però non si parla di un treno ma di un parco-giochi, cioè di un luogo concepito per consentire all’esuberanza infantile di sfogarsi.
Ricordatevi, signori anziani, di quando da bambini urlavate in cortile e la vecchiaccia dell’ultimo piano vi tirava addosso un secchio di acqua ghiacciata.
Quanto la odiavate. Ebbene: vorreste essere voi, adesso, quella vecchiaccia?
Massimo Gramellini
(da “La Stampa”)
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