DOCCIA CALDA NEGATA AL BIMBO CADUTO IN ACQUA, E’ L’ITALIA DELLA SOLIDARIETA: “TREMAVA, NEMMENO UNA COPERTA”
BEN 4 HOTEL A LERICI SI SONO RIFIUTATI DI ASSISTERE IL RAGAZZINO…. ORA ARRIVANO LE SCUSE DEL SINDACO, MA QUEGLI ALBERGHI ANDREBBERO CHIUSI
«Sono sinceramente dispiaciuto. Sto cercando elementi per capire. Spero si sia trattato di una spiacevole serie di equivoci, e che si possa spiegare, anche se non giustificare, un episodio che appare inaccettabile. E comunque, a prescindere, desidero scusarmi con la famiglia del piccolo. Immagino che i genitori si siano spaventati, e non poco. Una creatura di 4 anni, fradicia, che trema, non può che preoccupare. Sono sollevato solo dal fatto che il bimbo stia bene».
Il sindaco di Lerici Leonardo Paoletti è rimasto male, per l’accusa della famiglia che ha denunciato di non aver ricevuto aiuto da nessun albergo della fascia a mare, quando il figlio è caduto in mare.
«Leggo che hanno chiesto di fargli fare una doccia calda, e sono stati respinti — riassume il sindaco — e non è certo una bella cosa: non comprendo come mai non ci sia stata accoglienza. Sto cercando di capire cosa possa essere accaduto. Posso immaginare che le camere fossero tutte occupate, ma di fronte a un bimbo, fradicio, non capisco come mai non ci sia stata solidarietà ».
Il racconto dei turisti, arrivati dalla costa toscana per un giorno di vacanza, ha sollevato inevitabile clamore.
A Lerici, c’è chi minimizza, dicendo che in fondo «è ancora caldo», e chi dice che forse «i genitori si sono preoccupati troppo». Sono i soliti cultori dell'”aiutiamoli a casa loro”
Certo è che Giorgio — il bimbo — è caduto in acqua, vestito, ed è stato subito soccorso dai suoi cari, che sono entrati in tre hotel, e hanno telefonato ad un quarto, chiedendo di poter far fare al piccolo la famosa doccia calda.
E hanno trovato solo dei no. «Intendo appurare le ragioni dei ripetuti dinieghi — sottolinea Paoletti — e fare chiarezza. Per fortuna, leggo che i carabinieri e la pubblica assistenza si sono mostrati cortesi e presenti, e non posso che rallegrarmene».
I militi Paolo Perotta, Gloria Papa e Francesca Gianardi, sono accorsi per riscaldare il bimbo. Si sono prodigati, e sono stati ringraziati dalla famiglia del bimbo.
Quanto alla famiglia, ha depositato l’esposto che aveva annunciato, ed anche una segnalazione alla Asl e all’associazione italiana albergatori: ha rilevato che per legge gli alberghi devono avere una doccia di servizio, quella del personale, ed avrebbero potuto usarla, a fronte dell’emergenza, se le camere erano tutte occupate.
(da “il Secolo XIX”)
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