DOPO LO SCANDALO, LA REGIONE LAZIO DA’ VIA LIBERA AI TAGLI: “O SVOLTA O TUTTI A CASA”
LA MAGGIORANZA ACCETTA IL “PACCHETTO POLVERINI” PER USCIRE DALLA CRISI INCOMBENTE…MA ALLA MOZIONE MANCA LA FIRMA DEL CAPOGRUPPO PDL BATTISTONI
Un risparmio di 20 milioni di euro entro il 2012.
È la promessa del “pacchetto Polverini” che la governatrice ha illustrato aprendo la drammatica seduta straordinaria del consiglio regionale convocata in seguito allo scandalo dei fondi Pdl.
Una serie di misure che taglieranno i costi della Regione e dovrebbero combattere gli sprechi della classe politica regionale.
Dopo un giorno di discussione anche accesa la maggioranza alla Regione Lazio si è compattata dando via libera alla mozione della governatrice, che prevede tagli alle spese del Consiglio stesso.
Si tratta di una serie di provvedimenti che entro il 2013 prevede la riduzione delle spese dagli attuali 98 milioni di euro a 70. A
favore hanno votato in 41, mentre gli astenuti sono stati 26 e tre gli assenti.
“Attuando questa mozione – aveva detto Polverini al termine del suo intervento – il costo del consiglio scenderebbe dai 98 milioni di euro attuali a 78 milioni già nel 2012. A regime, nel 2013, arriveremmo fino a 70 milioni di euro. Questo significa che per ogni abitante il consiglio costerebbe 13,88 euro. Meno del Piemonte e della Toscana e sotto la media delle Regioni a statuto ordinario”.
Una spending review che prevede misure drastiche.
Per iniziare, niente più auto blu per cariche di natura consiliare, commissioni e componenti dell’ufficio di presidenza.
E poi dimezzamento delle commissioni consiliari ed eliminazioni di quelle speciali, diminuzione dei consiglieri regionali e riduzione degli assessori (non più della metà potranno essere esterni).
Dimezzamento dei rimborsi elettorali e azzeramento dei contributi per le attività dei gruppi consiliari.
A rischio anche la famosa “palazzina della Pisana” con la revoca di tutti gli investimenti in conto capitale previsti per le strutture del Consiglio regionale. La governatrice ha inoltre proposto lo scioglimento dei monogruppi consiliari e l’introduzione del collegio dei revisori regionale, costituito da revisori professionisti esterni nominati con sorteggio.
La Polverini aveva iniziato il suo intervento chiedendo scusa a tutti i cittadini e a nome di tutti i componenti del consiglio regionale.
“Quello che è accaduto alla Regione Lazio – ha commentato – è una catastrofe paragonabile all’alluvione di Firenze del 1966. Sono qui per dire basta. Questo atteggiamento è considerato dai cittadini insopportabile e indecente. I tumori che stanno qui dentro, come quelli nella mia gola, vanno estirpati oggi”.
(da “La Repubblica”)
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