È MORTO A 98 ANNI LO STILISTA RENATO BALESTRA, DECANO DELL’ALTA MODA
LA SUA CARRIERA INIZIÒ PER CASO: FURONO ALCUNI AMICI AD INVIARE UNO DEI SUOI BOZZETTI AL CENTRO ITALIANO DELLA MODA
Addio a Renato Balestra. Il decano dei couturier dell’alta moda romana si è spento ieri nella clinica romana Mater Dei. Aveva 98 anni. I funerali si terranno martedì 29 novembre nella Chiesa di Santa Maria del Popolo nella Capitale. Saranno le figlie Federica e Fabiana, assieme alla nipote Sofia, a gestire il marchio e l’atelier.
Nato a Trieste nel 1924 in una famiglia di ingeneri e architetti, sin da subito ha manifestato l’amore per l’arte e nel tempo libero si dedica alla pittura, alla musica e alla scenografia. La sua carriera nella moda inizia per caso, quando gli amici inviano uno dei suoi bozzetti al Centro Italiano della Moda (CMI): notato subito per il suo talento, partecipa a una sfilata di Alta Moda.
Nel 1953 ha già un tale successo che abbandona gli studi di ingegneria e completa il suo apprendistato nell’atelier di Jole Veneziani. Considerato il “pittore della moda”, grazie al suo spirito artistico riesce a creare una sinergia unica con l’Alta Moda italiana, che trasforma profondamente nel corso dei decenni.
Diventa famoso negli anni Settanta per la “Pittura Ricamo”, sperimentando con i materiali e dipingendo su ogni tipo di tessuto. I suoi giochi di trasparenza attraverso l’innovazione e la libertà di espressione caratterizzano una donna moderna, forte e sensuale.
Nel sito della maison che porta il suo nome è ripercorsa in maniera dettagliata la sua carriera: nel 1954 si trasferisce a Roma per lavorare per le più prestigiose case di Alta Moda, come Emilio Schubert, Maria Antonelli e Sorelle Fontana. Poi arriva il cinema, con i disegni dei costumi di Ava Gardner, Gina Lollobrigida e Sophia Loren. Nel 1958 ‘debutta’ a Hollywood vestendo, tra le tante, Zsa Zsa Gabor e Liz Taylor.
Nel 1970 Renato Balestra ha l’innovativa intuizione di includere l’abbigliamento maschile in una sfilata femminile, ottenendo grande successo. È uno dei primi stilisti a creare collezioni unisex.
Vasto anche il suo lavoro per il teatro. Oltre ai vestiti per ‘Cosi è (se vi pare)’ diretto da Franco Zeffirelli nel 1985, più tardi disegna i costumi del musical Cinderella, prodotto da Broadway-Asia Entertainment, che tocca le maggiori città asiatiche e arriva fino in America in un tour mondiale tra il 2009 e il 2011. Nel 2009 il Presidente Giorgio Napolitano gli conferisce l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, mentre nel 2013 con Altaroma lancia ‘Be Blu Be Balestra’, un concorso per giovani talenti che reinterpretano l’iconico Blu Balestra sotto la sua guida.
Ho sempre amato questo colore! – raccontò Balestra in una intervista – Adoravo molto dipingere e mescolare le nuance. In seguito ho trovato un singolare tono di blu che ho fatto mio. Inserivo sempre in collezione qualche modello di quella tonalità, così i giornalisti hanno cominciato ad identificarlo e a chiamarlo “Blu Balestra”.
Balestra divenne anche un amato personaggio televisivo. A partire dal 2001 aveva partecipato allo show “Chiambretti C’è” su Rai2, collegandosi da casa sua, a cena con i suoi ospiti celebri. Nel 2010 era nel cast del programma Cuore di mamma, sempre su Rai2. Più tardi aveva preso parte come inviato speciale a “I Raccomandati” in onda su Rai1.
Nel 2018 AltaRoma gli rende omaggio con un evento unico: oltre 100 dei suoi abiti d’archivio sfilano a Cinecittà, davanti a un pubblico di 2.500 persone.
L’anno dopo l’Archivio Renato Balestra – oltre 40.000 bozzetti e disegni, centinaia di abiti, video e articoli di giornale – viene dichiarato di interesse storico da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
(da Rainews)
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