EMERGENZA SICUREZZA E CRIMINALITA’
I PRIMI PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO: COSA CI CONVINCE E COSA NO.
Continuando ad analizzare i primi provvedimenti del Governo Berlusconi, varati nella riunione del Consiglio dei Ministri, tenutosi a Napoli, sottoponiamo alla vostra attenzione qualche altra nostra valutazione su un tema scottante, le misure prese circa l’emergenza sicurezza e criminalità , derivante dalla presenza nel nostro paese di clandestini stranieri dediti a delinquere.
Bisogna distinguere tra misure entrate in vigore e quelle che seguiranno l’iter del disegno di legge, pur con corsia preferenziale. Tra le norme che riteniamo positive, il fatto che in caso di condanna superiore a due anni, il clandestino che commette un reato possa essere espulso, l’aggravante dell’accattonaggio con minori e l’inasprimento delle pene per reati commessi su minori, anziani e disabili. Giusto anche l’allungamento a 18 mesi della permanenza nei Centri di identificazione e di espulsione (sempre che sia confermato l’indirizzo a livello europeo), condiviso il giro di vite sui mafiosi con relativa confisca dei beni e sugli ubriachi al volante.
Perplessità sui poteri ai sindaci che possono negare la residenza in base al reddito ( sarà impugnata a livello europeo sicuramente), anche perchè come e chi stabilirà il reddito giusto per poter risultare “residenti” ? E’ una norma ambigua e che finirà sicuramente davanti alla Corte Costituzionale…aveva un senso come provocazione, quando non c’era una legge quadro, adesso pare una forzatura per andarsi a cercare guai giuridici. L’aumento della pena se il cittadino è straniero non reggerà al primo ricorso alla Consulta, non si può trattare diversamente lo stesso reato a seconda della nazionalità del reo.
Il reato di immigrazione clandestina poi non era necessario (in Francia esiste è vero, ma ormai viene applicata una sanzione amministrativa), anche qui si rischia non solo un contenzioso europeo, ma di dover processare decine di migliaia di arrestati (ammesso che si riescano a identificare), ospitarli in carcere con tre gradi di giudizio e far esplodere di lavoro i tribunali. In Svizzera i singoli cantoni provvedono ad espellere i clandestini senza contestargli tale reato, basta aver i mezzi per accompagnarli alla frontiera.e si procede con una semplice norma giuridica di espulsione.
Inoltre è ridicolo non aver previsto una sanatoria seria per le badanti e gli operai che lavorano in nero, a causa della cazzata di aver sbagliato il numero dei flussi tempo fa. In Italia, secondo la Caritas esistono 700mila badanti che, una volta fosse approvata la legge, potrebbero essere arrestate e condotte in carcere per il reato di “immigrazione clandestina”. Qualcuno obietterà che si sta pensando a come risolvere il problema con una minisanatoria: allora era inutile fare tanta gran cassa, ci voleva la serietà di riconoscere, previo esame dei singoli casi, il diritto a regolarizzare il loro lavoro e la loro presenza nel nostro Paese.
Se svolgono un’attività utile e richiesta, che senso aveva farle passare per “criminali” ? Per accontentare Maroni a farsi il suo spot elettorale al Nord? Basta con l’ipocrisia: dobbiamo fare contenti gli stessi che hanno bisogno delle badanti in nero e poi votano per la Padania libera? Caro Silvio, se la Lega ha necessità di spot elettorali, regalagli qualche passaggio sulle reti Mediaset, invece che permettere certe sceneggiate “gonfiamuscoli” che ci coprono di ridicolo in Europa.
Gli Italiani hanno bisogno di un milione di badanti ? Regolarizziamole, hanno più voglia di lavorare loro di tante fighette padane che passano le ore in palestra a tonificarsi le chiappe, come unico scopo della vita.
Ribadiamo: gli extracomunitari che delinquono vanno espulsi subito, ma vanno trovati. Per trovarli occorre investire in sicurezza, pagare gli straordinari ad agenti e carabinieri, altro che negargli la detassazione degli straordinari, occorre mettere la benzina nei serbatoi delle volanti, potenziare le strutture, creare i Centri di identificazione in ogni Regione, accrescere le strutture investigative, far girare pattuglie in borghese di notte, censire le abitazioni, lavorare di intelligence.
Diritti a chi lavora e vive onestamente, espulsioni immediate per chi delinque. E misure severe per i datori di lavoro italiani che li sfruttano.
Per rimpatriare 100mila delinquenti non è che dobbiamo gonfiare i muscoli per farci forti, basta usare il cervello. E’ così che si dimostra di avere le palle, non agitando in aria la pistolona ad acqua. Altrimenti tra un anno, quando non avremo risolto una mazza, tutti quelli che ora esultano per il “nuovo corso” saranno lì a spernacchiarvi.
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