FAREFUTURO: QUEI PULMANN SONO NEL LORO DNA
COS’ALTRO ASPETTARSI DA CHI PRATICA IL “METODO BOFFO” E GRIDA “SIGNORSI'”?
Qualcuno ha detto: ma scherzate? Non fa parte del nostro dna!
Qualcun altro l’ha presa a ridere, come se fosse roba da poco, come se fossero quisquilie.
E allora siamo costretti a ribadire, perchè siamo stufi di un’Italia che fa passare le peggiori nefandezze come se fosse acqua fresca, come se fosse tutto uguale, come se le differenze non contassero.
E allora ribadiamo: l’idea di organizzare pullman contro chicchessia (il tutto è confermato da un’intervista sul Secolo d’Italia a Vitale Mattera, che ripubblichiamo) è figlia di una filosofia politica illiberale, totalitaria, assolutista. È il frutto avvelenato che fa coerentemente parte del dna politico di chi pensa alla politica come cieca obbedienza a un leader carismatico.
Per dirla tutta: i pullman sono, purtroppo, la ciliegina sulla torta rancida di un sistema di potere che si fonda sul “signorsì”, sul servilismo verso un unico signore e padrone.
Sono culturalmente complementari ai “meno male che Silvio c’è”, alle campagne di stampa, alle criminalizzazioni dell’avversario.
A quello che, giustamente, Gad Lerner definisce “codice da Feltri”.
A quelli che abbiamo già definito su queste pagine “i bravi di Don Rodrigo”: scagnozzi del potere alla ricerca sistematica del dissidente di turno; cacciatori di teste al soldo del potente.
Ma i pullman “anti-Fini” sono anche culturalmente coerenti con il populismo sciatto e qualunquista di chi si vuole unico depositario della volontà della gente.
Di chi pensa che non possa (non debba?) esistere chi non la pensa come lui, di chi si aspetta solo baciamani e genuflessioni.
Di chi caccia il dissidente, di chi lo definisce traditore.
Di chi considera un partito come proprietà privata.
Di chi pensa di poter andare avanti con gli aut-aut: senza discussioni, senza dialogo, senza confronto.
Di chi pensa che la politica sia nella sostanza solo propaganda e pubblicità . Dicono che non fanno parte del loro dna.
La prendono a ridere.
La realtà è diversa: la questione è molto seria perchè quei pullman sono parte integrante della loro visione politica.
Purtroppo quei pullman non sono l’eccezione, sono la (loro) normalità .
Filippo Rossi
Leave a Reply