FIAT, DA STASERA SI VOTA, A CONFRONTO LE RAGIONI DEL “SI” E QUELLE DEL “NO”: SCIOPERO, ORARI E PAUSE
VENTI MILIARDI DI INVESTIMENTI PROMESSI, RIDUZIONE DEI DIRITTI, AUMENTO DEI RITMI DI LAVORO: GLI OPERAI CHIAMATI A SCEGLIERE IL PROPRIO FUTURO IN UN CLIMA DI TENSIONE E DI RICATTO… CON L’ANOMALIA DI UN PREMIER CHE INVITA LA FIAT AD ANDARE ALL’ESTERO IN CASO DI SCONFITTA
Gli operai delle carrozzerie di Mirafiori, 5500, cominceranno a votare questa sera durante il turno che inizia alle 22.
Le votazioni si chiuderanno domani.
Molto probabile la vittoria dei “Sì” all’accordo, ma è molto rilevante quale sarà la percentuale dei “No”.
Queste le ragioni per scegliere l’approvazione o la bocciatura dell’accordo che prevede investimenti in cambio di flessibilità e minori tutele…
Limiti al diritto di sciopero
SàŒ: Sanzionare chi sciopera contro l’accordo (fino al licenziamento) è l’unico modo che ha l’azienda per assicurarsi che sia rispettato, visto che neppure gli iscritti dei sindacati firmatari sono vincolati a farlo
NO: Il diritto di sciopero è garantito dalla Costituzione (articolo 40) ed è un diritto individuale, i sindacati non possono porvi limiti, non è nella loro disponibilità …
Aumentano Turni e straordinari
SàŒ: La flessibilità è indispensabile per competere nel mercato dopo la crisi e approfittare dei picchi di domanda. Le retribuzioni mensili aumenteranno grazie al maggior ricorso al lavoro notturno e agli straordinari…
NO: La totale discrezionalità dell’azienda nel decidere quando e come chiedere straordinari e turni aggiuntivi impedisce di organizzarsi la vita. E passare da 40 a 200 ore (120 su richiesta dell’azienda) di straordinario significa un aumento sensibile del carico di lavoro…
Pause più brevi e taglio di 10 minuti
SàŒ: La variazione è poco rilevante, i 10 minuti che si perdono vengono anche retribuiti (32 euro al mese).
NO: I lavori ripetitivi richiedono pause abbastanza lunghe da far riposare il corpo, altrimentisono inutili. Tre pause da dieci minuti non equivalgono a una di trenta…
Sanzioni per l’assenteismo
SàŒ: Scattano solo in situazione di evidente anomalia, quando ci sono picchi, vicino ad altri riposi o ferie, che fanno sospettare un comportamento scorretto. I furbi penalizzano chi si comporta correttamente, quindi ben venga la linea dura.
NO: Il problema di Mirafiori non è l’assenteismo, come non lo era a Pomigliano, ma che le fabbriche sono ferme perchè non c’è domanda di auto Fiat. Misure come queste servono solo a marcare il controllo aziendale sui dipendenti, impedendo di valutare caso per caso…
Fiom senza rappresentanza
SàŒ: Lo statuto dei lavoratori, nuova norma di riferimento visto che la nuova Mirafiori non sarà in Confindustria e quindi non si applica l’accordo del 1993, prevede rappresentanze soltanto per chi firma l’accordo. La Fiom lo sapeva e ha scelto di non aderire. Visto che la Fiom non ne condivide i contenuti, è logico che siano gli altri sindacati a vigilare sulla sua applicazione.
NO: Il problema non è solo la Fiom. Non ci saranno più elezioni dei rappresentanti: ne vengono assegnati 15 a ogni sindacato firmatario a prescindere da quanto sia rappresentativo. I sindacati firmatari, come Cisl, Uil e Fismic, hanno poi diritto di veto sull’eventuale adesione della Fiom, che non potrà più neppure usufruire dei normali strumenti sindacali, come le trattenute in busta paga e i permessi per i delegati…
Investimenti per 20 miliardi di euro
SàŒ: In questo momento non si può contraddire Marchionne perchè altrimenti si rimette in discussione il piano industriale che prevede 20 miliardi di investimenti in Italia. È l’ultima chance di rendere il Paese rilevante nel settore, perchè solo sfruttando al massimo gli impianti (una volta adeguati) si può essere competitivi…
L’alternativa agli investimenti è lo spostamento della produzione all’estero e, in prospettiva, forse la chiusura.
NO: La Fiat non ha 20 miliardi cash da investire, forse spera di recuperarli dalla quotazione di Chrysler. Per ora ci sono soltanto 700 milioni a Pomigliano. In ogni caso non c’è alcuna garanzia che ci sia la domanda di auto Fiat per raddoppiare la produzione di qui al 2014, come prevede il piano industriale…
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